Dopo la settimana di fuoco che ha tenuto inchiodati ai bollettini informativi rispetto alle vicende che hanno intrecciato i destini di Opel, Fiat e Magna e dopo la successiva opzione del governo tedesco in favore della compagnia canadese (con contemporaneo diniego da parte del gruppo rappresentato da Sergio Marchionne), ecco che i colpi sdi scena non sembrano affatto conclusi.
A prendere la parola, stavolta, è stata la Volkswagen che, attraverso un portavoce, ha fatto sapere di non ritenere per nulla lineare il presunto accordo tra Magna e Opel. La presa di posizione del colosso di Wolfsburg è netta, infuocata e pone le sue basi su solide motivazioni: ovvero, il conflitto di interessi tra quello che è il più grande produttore europeo di componentistica e la Opel.
“La Magna entra in conflitto di interessi in futuro come costruttore di auto”:
queste le parole rilasciate all’agenzia di stampa Reuters da un portavoce della Volkswagen, il quale ha puntualizzato che la società di cui fa le veci seguirà da vicino il proseguo e gli sviluppi dell’operazione. Il forte atteggiamento critico porterà con sè qualche strascico, soprattutto in virtù degli aiuti statali garantiti a Opel.
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