Eccoci al record del mondo delle automobili: l’auto più piccola che entra di diritto nel Guinness dei primati. A realizzare l’utilitaria mignon è stato l’inglese Perry Watkins, a cui è riuscita l’impresa di catalizzare sulla vettura le attenzioni del mondo intero.
A scanso di equivoci, diciamo subito che la quattro ruote è stata omologata per poter girare su strada, nonostante le sue misure non facciano affatto pensare a ciò: già, perche la vettura è alta 99 soli centimetri, lunga 130 e larga 66. Una scatoletta con motore, pneumatici, cambio e volante.
Anche in questo, la tecnologia si è superata! Come nasce il tentativo di Watkins? E’ presto detto: prima l’uomo ha deciso di investire 55 euro per acquistare ad un’asta online su eBay un furgoncino postale rosso di una vecchia giostra a gettoni per bambini; poi, il 47enne si è dedicato per la bellezza di otto mesi alla sua messa a punto. Prima di addentrarci nelle caratteristiche del’automobilina – che richiama al mondo dei fumetti ancor prima che alla realtà – va detto che Perry Watkins non è nuovo a tentativi di record e primati che hanno per oggetto le vetture: nel 1990, infatti, costruì la “Impressed”, che misurava un’altezza di 66 centimetri circa.
Qualche anno dopo presentò la “Lowlife“, di poco più bassa rispetto alla vettura precedente. Lo scorso anno, infine, con la “Flatmobile” è riuscito a raggiungere un’altezza di 48,26 centimetri. L’attuale invenzione si chiama Wind Up. Ecco i dettagli strutturali: telaio modificato e prelevato da un quad di fabbricazione cinese; peso di 150 chilogrammi; quattro ruote azionata da un motore da 150 cc; le ruote anteriori appartengono ad una vecchia moto militare, quelle posteriori provengono da una Honda Monkey; cambio a variazione continua; manubrio originale rimpiazzato con uno più pratico e adatto alle dimensioni della Wind Up. La mini vettura può raggiungere i 65 chilometri orari e, elemento non irrilevante in questo periodo, per percorrere 25 chilometri consuma poco meno di 1 litro di benzina. Essendo omologata, è garantita senza ombra di dubbio la presenza di specchietti, frecce e luci. Per non parlare di vetri e tergicristalli. Unico difetto: pare che per gli individui alti di statura, la posizione di guida sia quasi sdraiata.
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