Pare sarà chiamato Volvo XC30: si tratta di un’indiscrezione, e non di un comunicato ufficiale, dunque, questa notizia potrebbe anche non rispecchiare la realtà dei fatti ed il futuro della casa automobilistica nordeuropea. Un nuovo crossover, che potrebbe aggiungersi alla gamma “XC” (la sigla, all’interno del dizionario Volvo, identifica gli Sport Utility Vehicle), composta oggi da una famiglia di dimensioni rilevanti: Volvo XC60, che poi è il più magro dei tre componenti del nucleo, misura 463 centimetri di lunghezza, mentre Volvo XC90 supera i 480 centimetri (di uno soltanto) in lunghezza e Volvo XC70 sfiora i 484 centimetri (e quindi si posiziona come la più ingombrante delle tre automobili).
Non la vedremo sino al 2013: la nuova Volvo XC30, dunque, nata oggi dall’idea di aumentare le vendite nel comparto dei SUV, potrebbe risentire, una volta arrivata in listino, della perdita di appeal di questa moda, del declino della tendenza (certo, non c’è ragione di fasciarsi la testa prima che questa sia rotta, ma curare è meglio che prevenire), che oggi è costellata di sempre maggiore concorrenza e affollamento. Due anni per lo sviluppo, che – pare – sono la causa dello slittamento della nuova generazione della berlina Volvo S40, il cui debutto sul mercato – si dice – è stato procrastinato di circa diciotto mesi proprio per far posto alla messa a punto di XC30.
La piattaforma della nuova Volvo XC30, che prenderà spunto, esteticamente parlando, dal linguaggio stilistico di Volvo XC60 e delle nuove Volvo S60 e Volvo V60, è quella della media di segmento C Volvo C30: pare che la dimensione del passo del SUV compatto sarà pari a 435 centimetri, che equivale a dire circa 28 centimetri più corto di XC60. La commercializzazione di un crossover compatto sembra essere un desiderio dell’Amministratore Delegato, Stefan Jacoby, che vuole portare il volume di vendite di Volvo ad 800.000 unità per anno entro il 2020. Sono in arrivo, da dietro l’angolo, la nuova Audi Q3 e la nuova Range Rover Evoque (BMW X1 è già lì: attende).