La nuova citycar firmata dalla casa automobilistica tedesca Volkswagen, denominata momentaneamente Up, è in fase di messa a punto, prima della presentazione della versione ufficiale e della commercializzazione, che dovrebbero avvenire nel corso dell’anno venturo. Sono trapelate alcune indiscrezioni in merito allo sviluppo dell’utilitaria compatta di segmento A, che dovrebbe rivestire un ruolo molto importante nella parte più bassa della gamma Volkswagen (oggi lasciata soltanto nelle mani di Volkswagen Fox, con poca efficacia): pare, dunque, che nella lista di propulsori che equipaggeranno la nuova Volkswagen Up non ci sia spazio per motori bicilindrici.
L’esempio – beh, è lampante – è quello della divisione Fiat Powertrain Technologies (FPT) del Gruppo Fiat, che ha realizzato il motore TwinAir dotato di due cilindri soltanto, per ora destinato esclusivamente alla nuova Fiat 500. Una beffa al propulsore tre cilindri TDI diesel dello scaffale del Gruppo Volkswagen, che non si fa amare per raffinatezza meccanica. Ulrich Hackenberg, Responsabile del comparto Ricerca e Sviluppo di Volkswagen, ha ammesso che è stata considerata la possibilità di realizzare un motore con due cilindri soltanto: il costo di un simile investimento (pare che le casse della società italiana, per dare vita alla tecnologia TwinAir, siano state alleggerite di circa 350 milioni di euro), unito alla difficoltà di dare vita a motori bicilindrici interessanti, hanno fatto propendere il Gruppo Volkswagen per abbandonare l’idea, anche se con essa s’aveva flirtato.
Dunque, Hackenberg ha specificato che il miglioramento non avviene soltanto con la diminuzione del numero dei cilindri, ma anche con le prestazioni e con l’efficienza (anche economica). Pare, perciò, che per Volkswagen Up il futuro sia fatto di tre cilindri, largamente utilizzati – promettono – per l’utilitaria tedesca. I propulsori saranno resi maggiormente efficienti e migliorati ove possibile, prima della commercializzazione dell’utilitaria Up, nonostante l’operazione non sia economicamente indifferente. Nulla esclude, aggiungo io, che il Gruppo Volkswagen, nel futuro, possa spremere la propria forza per dare vita a motori bicilindrici tedeschi come il TwinAir.