Toyota rilancia con la Auris, anche in versione ibrida da 20 mila euro

La Toyota si rinnova con la sua ultima Auris in versione anche ibrida.  Si presenta con un look esterno rinnovato, specie ed un’inedita schiera di motorizzazioni frutto della tecnologia Optimal Drive. Inoltre, grazie all’Easy Flat System, la tecnologia Toyota permette di rovesciare i sedili posteriori anche individualmente, il bagagliaio invece è davvero pieno di spazio.Alla base dell’offerta si pongono quella definita 1.33  con 99 Cv e la turbodiesel D-4D di 1,4 litri con 90 Cv, poi ci sono il 1.600 a benzina da 132 Cv e il D-4D di 2 litri da 126 Cv.Il prezzo dovrebbe essere intorno ai 20 mila euro e sarà disponibile sul mercato a partire dala seconda metà di Marzo. Dal mese estivo di Luglio invece,  arriverà anche la versione ibrida HSD, dotata di un sistema propulsivo da 136 Cv.

1 commento su “Toyota rilancia con la Auris, anche in versione ibrida da 20 mila euro”

  1. La tecnologia ibrida della Toyota è ancora troppo pericolosa. Fino al mese scorso avevo riscontrato sulla mia Prius solo una serie di piccoli difetti alla parte elettrica/elettronica, e in particolare uno che mi sembrava trascurabile, ma che adesso, alla luce degli ultimi avvenimenti, mi sta dando da pensare: di tanto in tanto il sistema, al momento in cui entro in auto o mentre sto conducendo, non mi riconosce la chiave elettronica e si accende l’indicatore di avaria, anche se la vettura continua a funzionare come se tutto fosse in ordine. Il mese scorso mi è invece successo qualcosa di molto più allarmante: sono entrato in auto, mi sono seduto al posto di guida, e… sono rimasto intrappolato. La vettura era assolutamente morta: non solo non si accendevano le luci sul cruscotto, ma non riuscivo più nemmeno ad aprire le portiere o i finestrini, neppure inserendo la chiave nell’apposito alloggiamento sotto il cruscotto (avviamento con riconoscimento non automatico). Ho chiamato col telefonino mia moglie, che non era lontana, ma anche la sua chiave, azionata ovviamente dall’esterno, non funzionava, e il tentativo di usare la serratura meccanica non ha dato migliori risultati. Stavo già pensando di rompere un finestrino quando, dopo una ventina di minuti, le spie sul cruscotto si sono riaccese e i circuiti elettronici hanno ripreso a funzionare. Mi sono immediatamente recato, c’è bisogno di dirlo?, presso la mia concessionaria, che ha proceduto a un controllo approfondito usando le apparecchiature di analisi elettronica di cui è dotata. La cosa veramente preoccupante è che non è stata riscontrata alcuna anomalia (anche se per combinazione il non riconoscimento della chiave elettronica si è verificato ancora una volta proprio mentre spostavano l’auto in officina). Dunque: la mia Prius ha un difetto potenzialmente molto grave, ma la Toyota non è in grado di rilevarlo e meno ancora di porvi rimedio. E se ci fosse un problema al circuito di frenaggio, come quello che ha causato la morte accertata di una cinquantina di persone (come avrete appreso, se il circuito elettronico di frenaggio va in tilt siete spacciati)? Se penso che nel suo intervento al Congresso il presidente della Toyota ha dovuto ammettere che i tecnici della casa non solo non hanno una soluzione ai problemi riscontrati ma non riescono nemmeno a capire quali possano esserne le cause, ho la sgradevole sensazione di essere non un cliente ma una cavia.

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