Una storia quasi inverosimile, se non fosse che i clienti hanno portato Toyota in tribunale, perdendo anche la causa. Motivo?
L’isolamento in soia dei cablaggi, utilizzato dai giapponesi, attirerebbe i topi. Tantissimi fili sono stati rosicchiati dai roditori, che a quanto pare ne andrebbero ghiotti.
Toyota in tribunale
Così, dopo i numerosi casi, alcuni clienti hanno intentato causa alla casa automobilistica. Coinvolte le vetture prodotte dal 2012 al 2016, che utilizzavano l’isolamento elettrico in soia. E i roditori, tra l’altro, sono morti quasi tutti, fulminati dalle scariche elettriche.
Potrebbe essere un nuovo modo di disinfestare le città, se non fosse che molti clienti hanno dovuto sostenere le spese per riparare gli impianti elettrici delle loro auto.
Albert Heber, nell’Indiana, avrebbe dovuto riparare ben tre volte la sua Tundra del 2012 a causa dei topi, perché l’isolamento con plastiche a base di soia avrebbe attirato i roditori.
Riparazioni da 1500-2000 dollari per ogni autovettura. Ma a chiedere giustizia ci sarebbero anche alcune associazioni di animalisti. Anche loro hanno puntato il dito contro i giapponesi, per la moria di topi dovuta alle scariche elettriche.
Una situazione da film comico, sfociata su battute e accuse via social. Il tribunale invece è stato più sobrio, anche se la sua sentenza è stata abbastanza sorprendente.
Il giudice federale della California, nel buttare giù le motivazioni che hanno salvato le Toyota Motor Sales USA da migliaia di dollari di risarcimento, ha sentenziato: “Il danno dei roditori alle auto è diffusissimo. Mordono di tutto. Non ci sono prove che i roditori siano attratti in particolare dall’isolamento del cablaggio a base di soia usato sulle Toyota”.