Il vincitore e lo sconfitto. Ovvero, Jean Todt e Ari Vatanen. Per il francese, l’incarico a Presidente Fia è arrivato in seguito ad una votazione netta: punteggio chiaro, con il finlandese a cui non resta che insaccare la batosta e tentare di ripartire. Le prime dichiarazioni a caldo, dopo l’avvenuta proclamazione, sono proprio dei due candidati. Jean Todt ha toccato più di un argomento e coinvolto più di un personaggio nella sua analisi post – voto:
“Voglio creare una commissione disciplinare indipendente. Le ultime controversie hanno aperto gli occhi alla gente. Potrei nominare un vice che mi coadiuvi nell’attività: Michael Schumacher per me è come un figlio, ci sarà sempre un posto per lui. C’è stato prima, c’è adesso e ci sarà anche dopo. Non è vero che io ho avuto dei problemi con Luca Cordero di Montezemolo, è stato anzi la prima persona che ho sentito oggi dopo essere stato eletto e anche ieri sera mi ha mandato un messaggio sms molto carino. Rispetto alla vicenda che ha coinvolto Flavio Briatore, la competenza è del tribunale civile, la Fia non è coinvolta direttamente. Quello che conosco dell’organizzazione è dietro la porta. Ora quella porta devo aprirla”.
Gli fanno seguito le dichiarazioni di resa, ma anche la ferma contrarietà, di Vatanen, a cui è parso che l’intento dei più sia stato quello di cambiare – come accade spesso – per non cambiare nulla:
“Pensavo che ci fosse molta più gente a voler cambiare la Fia. Ma sappiamo come funziona e molti delegati hanno paura di perdere il posto. È molto difficile sovvertire l’attuale regime. Spero che la Fia diventi democratica ma questo è solo un desiderio perchè per ora non è così. Mi congratulo con Jean Todt che ha molte qualità, ma è difficile che possa cambiare qualcosa. Per quel che mi riguarda avrò qualcos’altro di interessante da fare”.
Almeno tre gli attestati di stima giunti in queste ore a Jean Todt e che vale la pena richiamare. Il primo è del Presidente francese Nicolas Sarkozy, che si è espresso attraverso un comunicato:
“E’ molto importante che la Francia sia rappresentata ai più alti livelli dello sport internazionale. Il presidente si dichiara estremamente felice per l’elezione del connazionale Jean Todt alla presidenza della Federazione internazionale dell’automobile”.
Fanno eco a quelle di Sarkozy, le parole di Montezemolo, anch’egli soddisfatto per l’esito della votazione, nonostante le dicerie volessero lui e Jean Todt non più in buoni rapporti:
“L’ho sempre apprezzato e non ho dubbi che sarà all’altezza anche del nuovo incarico. La Formula 1 sta per iniziare una nuova fase e lui è l’uomo giusto per ristabilire un clima sereno e costruttivo tra tutte le componenti del nostro mondo e rilanciare questo sport. La Ferrari è sempre rimasta neutrale, ma a capo della Fia ora c’è una persona di indubbie capacità”.
Sulla falsariga di Montezemolo, pure Michael Schumacher, che a Todt è molto legato:
“L’elezione di Todt è un fatto positivo, molto positivo. Ne sono felice”.