Grande sorpresa dai test drive della CSI Spa, che controlla le omologazioni delle auto in Europa. Se guidi bene, o guidi male, emetti la stessa quantità di ossidi di azoto (NOx). Chiaramente, guidare bene riduce il consumo e quindi le emissioni di CO2 che invece risentono molto dello stile di guida.
È questa la conclusione dei test. Accelerare e frenare bruscamente, avere una guida troppo frenetica, emette gli stessi ossidi di azoto di chi va piano, e ha il piede leggero, non forzando il motore con numeri di giri alti.
I test drive
Le prove sono state fatte sullo stile dei test internazionali, guidando una Peugeot 3008 diesel. Sono stati applicati due stili di guida diametralmente opposti, che hanno comunque sorpreso i responsabili dei test, non solo perché non è stata trovata alcuna differenza nelle emissioni, ma anche perché il quantitativo di ossidi emesso è sempre minimo, parecchio inferiore al limite imposto dalla UE.
Salvatore Musumeci, Responsabile Laboratorio test drive della CSI SpA, spiega che le nuove auto sono progettate per mantenersi molto al di sotto dei limiti. Probabilmente anche in previsione di eventuali abbassamenti legislativi da parte delle autorità nel prossimo futuro.
La UE infatti ha richiesto uno studio sanitario sull’inquinamento, da quale si evince che nei prossimi anni, i morti per questa causa potrebbero essere anche mezzo milione l’anno.
Le aziende, e la Bosch in particolare, vogliono portare a zero le emissioni di azoto, ora a 13mg per chilometro. Nei test sono state ripetute le prove con diversi conducenti, che hanno provato secondo molteplici condizioni., su un tracciato vicino a Stoccarda.
Nel 2020, il limite imposto dalla Ue sarà di 130 mg/km, e i risultati dei test parlano di emissioni di appena il 10% del limite legale.
I diesel sono così molto meno inquinanti, se parliamo di ossido di azoto, di quanto la legge stabilisce, grazie al sistema di controllo della temperatura nel convertitore catalitico. I gas di scarico, per mantenere i limiti bassi, devono essere costantemente superiori a 200°C.
Questo risultato è stato ottenuto grazie all’avvicinamento del sistema al motore e alla combinazione tra filtro antiparticolato e convertitore catalitico, oltre ad un convertitore supplementare alla fine del ciclo e alla gestione elettronica.
Ecco allora che la temperatura è mantenuta costantemente alta, anche grazie ai materiali utilizzati che non la disperdono.