Come tutti sanno il piccolo team giapponese è in crisi, ma è ora di analizzare per bene i motivi che lo hanno portato in questa situazione. Perché la Honda non interviene ad aiutare il suo team satellite? Perché i soldi sono mancati così all’improvviso, quando solo un mese fa tutto sembrava andare per il meglio?
I problemi di budget che costringono la Super Aguri a rinunciare ad un elevato numero di dipendenti durante l’inverno, partono dallo sponsor SS United di Hong Kong: questa società non onera gli impegni presi e ciò obbliga Aguri Suzuki a rivedere tutto il piano finanziario.
Inizialmente il team avrebbe dovuto utilizzare nel 2008 le nuove Honda RA108, uguali a quelle del team ufficiale, ma durante l’inverno viene deciso che la squadra satellite della Honda dovrà utilizzare le vecchie e fallimentari RA107 del 2007.
Nei test invernali comunque, Davidson prova questa vettura leggermente modificata nell’air–scoop e nel fondo scocca e subito riesce a girare più velocemente dei piloti ufficiali Honda con l’analogo modello.
Intanto nella direzione Honda arriva Ross Brawn, che inizia la riorganizzazione e ottimizzazione delle risorse, tecniche ed economiche.
Subito Ross individua nella Super Aguri una scomoda presenza politica ed economica.
In Giappone la Honda viene derisa per i risultati deludenti, mentre la Super Aguri è vista come una squadra simpatica ed irriverente, che con pochi mezzi sfida i grandi colossi della Formula 1.
Ross Brawn, cresciuto alla corte di Jean Todt, sa bene che in F1 non c’è spazio per sentimentalismi e sportività, e così decide che tutte le risorse devono essere concentrate su un unico obiettivo. Fa così pressioni alla Honda affinché rompa il rapporto di assistenza finanziaria e tecnica con la Super Aguri.
In realtà Brawn è consapevole dei propri problemi tecnici e ha paura di trovarsi a concludere il campionato dietro la piccola Super Aguri; una macchia indelebile per la sua reputazione.
Così le parole di Brawn pesano come un macigno su Aguri Suzuki, che, incapace di trovare un partner, cerca di nuovo sostegno finanziario alla Honda.
Ma in Giappone il clima è cambiato, la Honda non vede più la Super Aguricome la squadra partner, così propone ad Aguri Suzuki un generico piano di risanamento, chiede la testa di quasi tutto il management, e soprattutto non offre garanzie che vanno oltre il 2008.
Intanto il patron della Force India chiede 16 milioni di dollari alla Honda, la cifra che la Super Aguri dovrebbe pagare secondo un precedente accordo, ma con grande sorpresa si sente rispondere dai giapponesi che non intendono più intervenire nelle questioni finanziarie della Super Aguri.
Infine, durante i test a Barcellona si viene a sapere che la Honda ha ritirato i motori precedentemente consegnati alla Super Aguri.
La squadra si trova così senza più alcun appoggio, ed è costretta a vendere. Aguri Suzuki tratta con molte società, non sappiamo ancora se sia riuscito a trovare un accordo, sappiamo solo che comunque sia, il team sarà presente a Melbourne.