Abbiamo ancora ben impressa in mente la festa rossa per il doppio Mondiale conquistato nell’emozionante 2007. La Formula Uno che riparte il prossimo 16 marzo in Australia ci aveva lasciato così l’anno scorso, con la gara più emozionante degli ultimi anni che in Brasile aveva consegnato un insperato titolo iridato a Kimi Raikkonen.
Il finlandese aveva ribaltato tutti i pronostici, l`impresa del Cavallino Rampante si era materializzata con un perfetto incastro di circostanze, tra le lotte intestine dei rivali della McLaren-Mercedes, il debuttante Hamilton e Fernando Alonso.
Un inverno di test con duelli tutt’altro che cruenti, in pista e fuori, ha contribuito a rasserenare il cielo sopra il Mondiale e a smaltire i tanti veleni accumulati l’anno precedente.
È cambiato tutto: la Ferrari di Raikkonen ha il numero 1 sul muso, Lewis Hamilton non è più un debuttante, e al suo fianco non c’è più l’odiato Alonso, ma il più mansueto (almeno sulla carta) Heikki Kovalainen. Il “figliol prodigo” Fernando è tornato in casa Briatore, alla Renault che lo vide iridato nel 2005 e 2006.
Saranno loro, insieme a Felipe Massa con la Ferrari numero 2, a giocarsi il titolo anche in questo 2008 che presenta la novità della minore incidenza dell’elettronica sulla guida, con l’abolizione del controllo di trazione sulle vetture e l’adozione della centralina standard imposta dalla Federazione sul modello di quella della McLaren (un buono spunto di polemica per il primo che ne avesse voglia).
Le uscite invernali delle nuove monoposto hanno evidenziato un sostanziale equilibrio nei valori in campo rispetto alla passata stagione, con la Ferrari F2008 e la McLaren-Mercedes MP4/23 a fare la parte del leone.
La Rossa ha avuto più problemi di affidabilità ma ha saputo mostrarsi velocissima in alcune occasioni, così come le “frecce d`argento” che nel frattempo hanno dovuto tenere a bada le voci di un imminente addio del boss, Ron Dennis.