F1 Williams, Wolff: Maldonado e Bottas possono essere top driver

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Rivelazione ad inganno quella fatta dal co-proprietario della Williams Toto Wolff, dopo aver spiegato che il team non ha fretta di decidere la coppia piloti per il 2013.
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In verità l’uomo ha spiegato che è difficile giudicare se gli attuali risultati sono da accreditare alla bravura dei piloti o ai miglioramenti della macchina. Wolff è solo sicuro che una futura coppia Maldonado-Bottas può offrire alla Williams i risultati di due top driver.

Sponsor brasiliani sicuri del matrimonio Senna-Williams


Bruno Senna ha recentemente smentito il suo passaggio alla Williams nonostante sia uno tra i contendenti, ma a rivelare il contrario insistendo sull’ingaggio sicuro sono gli sponsor che gli hanno permesso di sostituire Nick Heidfeld alla Renault nel 2011. Stando a questi il brasiliano sarà senza dubbi presente tra i piloti partecipanti al campionato 2012.

Senna ha le spalle coperte dalla EBX Holding, società brasiliana fondata da Eike Batista, considerato da molti l’uomo più ricco del Brasile. La EBX possiede la OGX, una società petrolifera che nel 2011 ha sponsorizzato la Renault, quando Bruno è stato ingaggiato a metà campionato per affiancare Vitaly Petrov.

Nel fine settimana il pilota aveva risposto con discrezione che è “ancora in lotta per un posto in F1”, questo perché ovviamente non è stato confermato con nessuna squadra, ma in una intervista presso l’O Estado de S. Paulo, Batista ha citato con fermezza:” Semplice, correrà per la Williams”.

Barrichello disperato alla ricerca di soldi


Nonostante sia il pilota più esperto in F1, con alle spalle 321 gare e quasi 20 anni di corse non ci si spiega perché il brasiliano si ostini così tanto a raccogliere i soldi per poter rimanere ancora un altro anno in Williams. E’ solito vedere nuovi piloti paganti, ma Barrichello potrebbe aprire la nuova moda per chi come lui sembra non avere più niente da offrire alla F1 a meno dei soliti soldi.

Kimi Raikkonen, Adrian Sutil, Valtteri Bottas e Giedo van der Garde. Questi sono i nomi di tutto coloro che potrebbero sostituire Barrichello alla Williams, ma il brasiliano tiene l’asso nella manica e confessa di aver lavorato duramente dietro alla quinti per trovare i soldi che servirebbero a convincere Frank Williams.

Il mio desiderio di continuare in Formula Uno è tale che negli ultimi due mesi ho visitato più aziende di quanto ho fatto nel 1990, quando ero alla ricerca di sponsor per correre all’estero” ha detto il pilota.

Stiamo offrendo una singolare forma di partecipazione (per uno sponsor), non solo l’esposizione del marchio, ma qualcosa di personalizzato – ‘su misura’ come direbbero gli inglesi “,ha aggiunto Barrichello.

Questa situazione per Rubens non è nuova. Nel 2009 quando la Honda si ritirò definitivamente dalla F1, il suo sedile fu messo in discussione, perché Ross Brawn, creatore del team campione del mondo, necessitava di soldi.

Il ritorno della Williams: soldi arabi e Raikkonen


Può un team caduto così in basso ritornare ai tempi d’oro che furono? Frank Williams, 69 anni e fondatore del team ci crede, proprio per questo ultimamente l’uomo si è recato in pellegrinaggio nelle nazioni arabe, tra Qatar e Arabia Saudita per cercare finanziatori che gli possano permettere di risollevare la sua squadra.

Negli anni 70 ci riuscì, infatti attraverso il contratto di sponsorizzazione con la Saudi Arabian Airlines, la Williams ottenne quei soldi che nel 1980 hanno permetto ad un talento come Alan Jones di vincere il campionato del mondo, così come il titolo costruttori.

Frank vuole ricreare le stesse condizioni, vuole dunque avere un buon bilancio per finanziare la sua squadra, far progettare una buona macchina dal nuovo direttore tecnico Mike Coughlan(l’uomo ex McLaren, immischiato nella spy-story) e soprattutto affidare tutto ad un pilota di successo quale Kimi Raikkonen.

Ora le domande che sorgono sono diverse. Supponiamo che Williams riesca ad ottenere i soldi e quindi Raikkonen. In quanto tempo può essere progettata una macchina vincente che attualmente risiede in nona posizione e che vedrà ricevere una remunerazione di soli 43 milioni di dollari, contro i 180 milioni accaparrati dalla Red Bull per la vittoria del campionato?

F1, Barrichello dice no alla pensione


39 anni appena compiuti e fuori dalla pista Rubens Barrichello ha riconfermato di essere prima di tutto un grande uomo ed una bravissima persona. All’interno della Williams uno dei periodi più difficili sta mettendo a dura prova il team e come spiega Rubens, con coraggio e voglia di continuare, questo è un periodo che forse cesserà con l’arrivo dell’ex capo ingegnere della McLaren Mike Coughlan.

La voglia di non andare in pensione la si legge in questa dichiarazione dello stesso pilota brasiliano che si rivolge a Jackie Stewart, uomo molto vicino alla famiglia Williams:” Jackie dimmi perché amo ancora questa cosa così tanto anche quando mi ritrovo a partire dalla 19ma posizione? Potevo rimanere a casa e stare con i miei figli, ma ho bisogno di questo. Ho bisogno di adrenalina, e ho bisogno di essere in grado di cambiare le cose. Sono sicuro che lo farò, ma sto soffrendo qui in questo momento“.

La squadra sta attraversando un periodo difficile, ma proprio ora la famiglia ha bisogno di aggrapparsi e creare un ambiente piacevole. C’è un po’ di individualismo qua e là, alcuni pareri differenti. Abbiamo solo bisogno di aspettare che Mike Coughlan arrivi e speriamo che ci darà la direzione con una leadership tecnica. E’ troppo facile darsi la colpa a vicenda“.

Questo comportamento tenace è un merito per Barrichello. La Williams ha avuto anni di gloria ed oggi è tra i team con più storia e partecipazione nello sport, ma purtroppo la Formula 1 cambia ogni anno e si evolve. Come la legge della natura di Darwin l’adattamento alla circostanze è la selezione per i più forti…

Di chi può fare a meno la F1? Barrichello o Hulkenberg?


Mentre il tedesco Nico Hulkenberg conquista la sua prima pole position in Brasile con la Williams, il suo futuro rimane sospeso in un filo di incertezze, con sempre più alta la probabilità che il pilota rimani a piedi la prossima stagione.

La Williams uscirà da questo campionato 2010 distrutta, perché tutti i maggiori sponsor non hanno rinnovato il loro contratto, Philips compreso, aumentando a questo punto i problemi finanziari che la squadra con sede a Grove vive da parecchi anni.

L’attuale campione di GP2 Maldonato pare per il momento aver spostato il suo interesse per la HRT, in quanto il team spagnolo ha offerto l’immediata possibilità di affacciarsi al mondo della Formula 1 grazie ad un test da disputare in occasione dell’ultima gara nel Gran Premio di Abu Dhabi.

Voci non ufficiali indicano vicino all’approdo in Williams il pilota russo Vitaly Petrov, che andando via dalla Renault per dar spazio al cadetto della Ferrari Jules Bianchi, gestito dal figlio di Jean Todt, porterebbe altri soldi al team britannico in un momento cruciale per lo sport che tra qualche anno si appresterà nella sua prima esibizione in Russia.

Il talento dovrebbe venire prima dei soldi in F1” queste le spiegazioni di Nico Hulkenberg dopo l’ottavo posto ottenuto a San Paolo “E’ stato molto difficile. Sapevo dove dovevo frenare e cosa fare, ma la mia macchia scivolava più degli altri, quindi sono diventato un bersaglio facile per Mark. Alonso è stato veloce nel passarmi ,ma Hamilton no. In verità lui non mi ha passato perché sono rientrato ai box”.

Il tedesco ha anche sottolineato il fatto di aver finito la sua gara davanti a Kubica, ma soprattutto di aver conquistato i punti che permettono alla sua squadra di scavalcare la Force India.