F1, Toto Wolff diventa direttore esecutivo alla Williams

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Il Comunicato che la Williams ha lanciato questa mattina parla chiaro: con effetto immediato il co-proprietario del team diventa direttore esecutivo, andando a lavorare in stretto contatto con Frank Williams, il fondatore del team.
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La notizia suona molto bene per il terzo pilota Valterri Bottas che è gestito dall’austriaco.

Williams F1, Senna ritira trofeo Bandini e Hill è indicato futuro capo

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Un fine settimana ricco di notizie che riguardano il team inglese. Bruno Senna si è diretto a Brisighella questa domenica per la 19° edizione della cerimonia nata per ricordare lo scomparso Bandini.
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Il brasiliano che ha ottenuto pochi risultati quest’anno ha ammesso le difficoltà di emergere in una Formula 1 così competitiva. Mentre tutto questo accadeva, Damon Hill, ex pilota di F1 collegato alla Williams, è stato indicato quale futuro successore nel ruolo di capo, ricoperto oggi dal proprietario Frank.

La Williams svela i segreti: rinascita grazie ai test del 2011

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Mark Gillan, chief operations engineer, ha spiegato come la Williams è tornata a vincere dopo un’astinenza di 7 anni, ribaltando la situazione del 2011, l’anno peggiore nella storia della squadra inglese.
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Il segreto sta proprio nelle ultime gare della scorsa stagione. Quando il team capì che non avrebbe ottenuto più dei cinque punti conquistati, l’attenzione venne spostata per la vettura dell’anno successivo. Gillan però mette i piedi per terra e ha detto che non si aspetta un’altra vittoria per Monaco.

F1 2012, Frank Williams ha gli ingredienti per tornare al vertice

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Il fondatore del team inglese non esclude un ritorno ai massimi livelli. Con il nuovo rimpasto tecnico e l’arrivo di personalità di spicco dal Circus della F1, l’inglese si sta dando da fare per trovare l’elemento principale che porterà nuovamente al successo la sua squadra: i soldi.
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Attualmente la Williams ha raccolto più punti dell’intero 2011, ma difficilmente riuscirà già da quest’anno a vincere gare. L’ottimismo del fondatore però rimane saldo e si affida all’ulteriore elemento non meno importante dei soldi: il gruppo.

Donne e Formula 1, alla Williams arriva Susie Wolff

donne formula uno susie wolff

Donne e motori non sono dolori! In Formula Uno il rapporto tra il dolce sesso e le vetture sta cambiando dopo che anche alla Williams è stata ingaggiata, con mansioni inerenti allo sviluppo, il pilota della DTM Susie Wolff.
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La donna è moglie dello stesso azionista del team Toto Wolff, ma Frank Williams ha voluto screditare qualsiasi coinvolgimento del marito nell’avvicinamento. Aumentano così le donne in F1, con la Marussia che già qualche settimana fa aveva ingaggiato nello stesso ruolo Maria De Villota. L’ingresso delle donne non riguarda solo il ruolo da pilota, ma anche alti incarichi di comando, come Claire Williams, la figlia che sostituirà il padre Frank oppure come Monisha Kaltenborn, attuale CEO, che eredità l’incarico fino ad ora ricoperto da Peter Sauber.

Williams mette all’asta il suo sedile


Fabio Seixas, esperto giornalista di Formula 1 è convinto che l’attuale posto in Williams sia in diatriba tra diversi piloti, ma la curiosità sta nel fatto che l’elemento selettivo che aggiudicherà il ruolo di pilota ufficiale nel team sia un mix tra esperienza e soldi. Il ritiro da parte di AT & T come sponsor ufficiale del team di Grove ha incrementato la necessità per la squadra di un ingente iniziazione di soldi. I candidati più vicini a questo ruolo sono Rubens Barrichello, Bruno Senna e Adrian Sutil.

Barrichello ha l’esperienza, 11 vittorie in Formula 1, 14 pole position, ma questi numeri non bastano alla Williams per una sua conferma. Le intenzioni di Rubens erano quelle di trovare sponsor, anche se alcuni dei suoi colleghi come Felipe Massa avevano sconsigliato al connazionale di scendere a tali compromessi.

Bruno Senna ha le spalle coperte. Il pilota dispone degli sponsor, adesso ha una discreta esperienza anche se in Renault non ha potuto sfruttare al meglio la sua occasione.

Sutil sta contrattando con la Williams


Raikkonen e Grosjean hanno chiuso le porte della Lotus Renault ad Adrian Sutil. Adesso per il tedesco l’unica opportunità di correre in Formula 1(oltre la Force India) per il 2012 rimane il team di Grove col quale ha ammesso di aver iniziato i colloqui.

Nico Hulkenberg e Paul di Resta quasi sicuramente faranno coppia alla Force India l’anno prossimo, così Sutil sta cercando un nuovo sedile per continuare la sua carriera: “Si certo, ci sono stati diversi colloqui con diverse squadre per un bel po’ di tempo, ma non c’è nulla di firmato. La Williams è una tra queste, ma purtroppo non posso dire nulla a riguardo delle discussioni fino ad oggi. Spero che si prenda una decisione entro la metà di dicembre”.

Le alternative della Williams sono molte. Barrichello potrebbe rimanere, ma il team pare necessiti di soldi, così ad affiancare Pastor Maldonato ci potrebbe essere un altro giovane, scelta un po’ troppo azzardosa. Petrov potrebbe essere tra questi visto che il pilota russo non correrà più con la Lotus Renault, mentre tra i rookie si erano fatti vedere Bottas e Bianchì.

E’ importante sottolineare che Sutil oltre alla sua esperienza può portare soldi grazie allo sponsor Medion. Questo recentemente è stato acquistato da Lenovo, ditta cinese che a quanto pare è sempre più interessata in un coinvolgimento nel motorsport.

Sam Michael: “Maldonato ha dimostrato di meritare la F1”


Il capo tecnico della Williams Sam Michael, nonché prossimo direttore sportivo della McLaren, ha esposto i suoi complimenti al pilota venezuelano, smentendo le voci che indicavano il suo ingaggio con unico scopo finanziario.

Maldonato che ha debuttato quest’anno al posto di Hulkenberg è stato indicato come un’alternativa finanziaria grazie ai ricchi sponsor nazionali che lo sostengono, ma Michael che ammette il fatto che l’attuale Williams è meno competitiva di quella guidata da Hulkenberg, ha detto che in molte occasioni Maldonato ha impressionato riuscendo a lavorare in maniera vicina al suo compagno Rubens Barrichello.

Se si prendono le prime quattro o cinque gare, che è del tutto normale per qualsiasi rookie – io normalmente dico che esso ha bisogno di un paio di anni in F1 – ma si può sicuramente iniziare a vedere i segni se il ragazzo è in grado o non da metà stagione e Pastor Maldonato è sicuramente in grado”.

E se non fosse stato in quella categoria, non avremmo mantenuto la sua guida per il futuro” ha continuato Sam Michael Così vedo il ragazzo più forte l’anno prossimo quando conoscerà tutti i circuiti, perché è ancora in pendenza“.

Dire che la Williams sta prendendo le proprie decisioni sui piloti da un punto di vista finanziario non è propriamente corretto in questo momento, perché altrimenti non sarebbe stata la scelta dei driver che hanno“ha insistito il capo tecnico.

Penso che Williams farà le scelte migliori per l’azienda dai migliori risultati

Renault Sport F1 e Williams F1, accordo per telai e motori

Foto: AP/LaPresse

Partnership in Formula 1 in vista del campionato mondiale tra Renault Sport F1 e Williams F1: l’accordo a lungo termine annunciato dalle due compagnie interessa i telai e i motori e prevede che la divisione di Renault che si occupa di Formula Uno metta a disposizione le proprie unità V8 alla scuderia Williams per le stagioni 2012 e 2013.

Lo si evince da una nota  congiunta, secondo cui

“la nuova alleanza si allargherà su altre opportunità commerciali e di marketing con la visione di estendere la collaborazione anche dopo l’introduzione dei nuovi motori turbo V6 ad alta efficienza energetica nel 2014″.

La sinergia tra le diue case non è nuova: entrambe avevano collaborato tra il 1989 e il 1997 conquistando quattro titoli mondiali conduttori, cinque titoli mondiali costruttori e vincendo 63 Gran Premi. Numeri che bastano a comprendere quanto la strategia possa essere proficua e vincente. Nel 2011 Renault Sport F1 fornisce già propri motori a tre squadre del campionato: la Red Bull Racing, la Lotus Renault GP ed il Team Lotus. Le parole di Bernard Rey, presidente di Renault Sport F1:

F1, Barrichello dice no alla pensione


39 anni appena compiuti e fuori dalla pista Rubens Barrichello ha riconfermato di essere prima di tutto un grande uomo ed una bravissima persona. All’interno della Williams uno dei periodi più difficili sta mettendo a dura prova il team e come spiega Rubens, con coraggio e voglia di continuare, questo è un periodo che forse cesserà con l’arrivo dell’ex capo ingegnere della McLaren Mike Coughlan.

La voglia di non andare in pensione la si legge in questa dichiarazione dello stesso pilota brasiliano che si rivolge a Jackie Stewart, uomo molto vicino alla famiglia Williams:” Jackie dimmi perché amo ancora questa cosa così tanto anche quando mi ritrovo a partire dalla 19ma posizione? Potevo rimanere a casa e stare con i miei figli, ma ho bisogno di questo. Ho bisogno di adrenalina, e ho bisogno di essere in grado di cambiare le cose. Sono sicuro che lo farò, ma sto soffrendo qui in questo momento“.

La squadra sta attraversando un periodo difficile, ma proprio ora la famiglia ha bisogno di aggrapparsi e creare un ambiente piacevole. C’è un po’ di individualismo qua e là, alcuni pareri differenti. Abbiamo solo bisogno di aspettare che Mike Coughlan arrivi e speriamo che ci darà la direzione con una leadership tecnica. E’ troppo facile darsi la colpa a vicenda“.

Questo comportamento tenace è un merito per Barrichello. La Williams ha avuto anni di gloria ed oggi è tra i team con più storia e partecipazione nello sport, ma purtroppo la Formula 1 cambia ogni anno e si evolve. Come la legge della natura di Darwin l’adattamento alla circostanze è la selezione per i più forti…

F1, le strane vicende attorno Williams


Ai tempi che furono la Williams ottenne 7 titoli costruttori e tra il 1980 ed il 1997 vinse 9 titoli piloti, record battuto poco dopo dalla Ferrari negl’anni gloriosi di Michael Schumacher.

Ayrton Senna, Alain Prost, Alan Jones, Nelson Piquet, Jacques Villeneuve e la coppia Britannica Nigel Mansell e Damon Hill, questi tra i nomi più gloriosi che il team fondato da Frank Williams presentò al mondo della Formula 1.

Eppure oggi stiamo assistendo ad un’altra storia. Il campionato 2011 con appena 3 gare trascorse ha consegnato alla Williams zero punti lasciando l’intera squadra in una situazione estremamente difficile e che mette in serio rischio il ruolo di alcuni componenti chiave.

Il presidente Adam Parr ha spiegato il suo rammarico per i deludenti risultati, mentre le azioni di Francoforte rimangono in fase di stallo per tutti gli investitori pubblici, Toto Wolff uno degli ultimi soci sta sempre più intensificando pressioni sulla squadra.

A giocarsi la testa sono il direttore tecnico Sam Michael, recentemente difeso da Barrichello, Jon Tomlinson e il capo progettista Ed Wood. Michael fra tutti sembra aver acquisito il ruolo di capo espiatorio del malessere che in questo inizio stagione assiste la squadra e quindi non è da escludere che nelle prossime gare avremo dei cambiamenti nei diversi ruoli.

A prescindere dalle responsabilità il vero problema della Williams è la motivazione, infatti lo stesso presidente Parr aveva spiegato che la squadra non ha intenzioni di vincere, ma l’obiettivo di raggiungere la quinta o sesta posizione nella classifica, strategia che permetterebbe la sopravvivenza del team. Non ci sono ne risorse, in quanto Williams non è un costruttore di auto a differenza di team come Ferrari, ne tanto meno volontà di ambire a qualcosa di più.

Un errore simile fu quello di lasciarsi scappare Adrian Newey alla McLaren nel 1996. Newey infatti, approdato a Grove ad inizio anni 90, fu il promotore di vetture che vinsero diversi mondiali, ma il suo malcontento generato da una mancata assegnazione a ruolo maggiore lo costrinse a trasferirsi a Woking.