Ecclestone spera in Webber contro il dominio Vettel


Il patron della Formula 1 non hai mai riservato interesse verso l’australiano. Ma se questo si dovesse rivelare come unica soluzione ad un ennesimo dominio Vettel-Red Bull, allora il multimiliardario non ci pensa due volte e spera che quest’anno Webber possa ritornare competitivo come due anni fà.

Le regole del campionato 2012 non sono stravolte, quindi Bernie Ecclestone scommette ancora una volta su Sebastian Vettel. A rimetterci sul talento incontrastato del tedesco sono gli interessi del britannico, perché un campionato copia del 2011, deciso alcune gare prima dalla conclusione, regala poche emozioni, diventa poco avvincente e di conseguente poco seguito e poco redditizio.

Seppur ancora le macchine devono mettere le ruote in pista, ne Alonso, ne Hamilton e ne Button convincono Ecclestone come possibili rivali dell’attuale campione in carica.

Non voglio che la Red Bull domina nello stesso modo, ma temo che questo accadrà. Ecco perché ho messo le mie speranze sulle spalle di Mark Webber” ha spiegato Ecclestone.

Webber nega di essere il numero 2


Secondo l’australiano non esistono numeri 2 alla Red Bull e se quest’anno non è riuscito ad ottenere gli stessi risultati del 2010 bisogna dar colpa ai problemi causati dall’adattamento alle nuove gomme Pirelli:” Abbiamo avuto qualche problema ma, in definitiva, il problema è che non sono stato abbastanza veloce o abbastanza coerente per lottare con Sebastian per la vittoria”.

Webber ha poi continuato:” Lui non ha avuto problemi con le gomme, con l’installazione ed il funzionamento ad un buon ritmo senza distruggerle. Devo migliorare”.

Mark Webber ha pure confessato che se avesse avuto il minimo dubbio di essere subordinato al suo compagno si squadra, in particolare dopo gli eventi dell’ala anteriore a Silverstone, non avrebbe mai firmato un rinnovo per il team.

La verità e Webber lo ha ammesso, è che non c’erano grandi alternative, a maggior ragione che adesso sia Fernando Alonso che Jenson Button si sono legati in maniera solida con le proprie squadre: “Sono più giovane di me, ma non mi preoccupo troppo“ha insistito WebberSi può firmare per due o tre anni, ma sono sicuro che Jenson e Fernando hanno clausole di uscita se non hanno auto competitive“.

Briatore chiede se la Red Bull ha macchine uguali


Gran Premio di Monaco e subito sul circuito di Monte Carlo spunta il nome di Briatore. L’imprenditore italiano non può certo mancare all’appuntamento del principato, nonostante il suo allontanamento dalla Formula 1 dopo lo scandalo di Singapore nel 2008.

Qui Flavio ha residenza e proprio in queste ore si è riaffacciato sulla Formula 1 come opinionista. In realtà non ha mai staccato la spina, perché è il manager di Alonso e di Webber e proprio in soccorso del pilota australiano Briatore si è chiesto se la Red Bull stia garantendo lo stesso trattamento ricevuto da Sebastian Vettel.

Spero che la Red Bull sia una squadra abbastanza grande da poter garantire ai piloti vetture uguali”ha spiegato Flavio” Ma ogni volta che qualcosa succede, succede a Mark”.

Ho capito che bisogna avere un po ‘di fortuna, ma se lo stesso numero continua ad emergere ti chiedi cosa c’è sotto la ruota della roulette” poi Briatore ha continuato “Io non metto in dubbio l’onestà di Horner, ma quello che sta succedendo suona strano”.

A tal proposito vogliamo invece riportare un’intervista rilasciata dallo stesso Horner risalente al 22 ottobre 2010, parliamo del periodo che abbraccia il finale del campionato. In questa intervista i progetti futuri del team boss della Red Bull sono assolutamente coerenti con i presunti sospetti rilasciati in queste ore a Monaco da Briatore. (“Stiamo costruendo una squadra intorno Sebastian. Ha una gran carriera davanti a se e speriamo voglia continuare a lungo con noi. Mark, invece, si avvia verso la fine della sua carriera, ha passato il suo picco, così come altri piloti prima di lui”. ndr).

Webber e Vettel hanno fatto pace


Con così pochi anni in Formula 1 la Red Bull ha dimostrato un grandissimo carattere e non solo per aver costruito la macchina perfetta, adattabile ad ogni circuito, ma per aver ancora una volta dimostrato il grande senso di lealtà, sportività e onesta che a quanto pare risiede nelle fondamenta di questa squadra.

A campionato concluso Webber è andato a parlare a quattro occhi con Vettel. Questa volta pare che un compromesso sia stato raggiunto tra i due, quindi le tensioni che assomigliavano a quelle di Senna e Prost negli anni 90 pare abbiano preso una distanza considerevole dai due piloti.

Sono andato da lui ed abbiamo parlato da uomo ad uomo” ha spiegato Mark WebberE’ stato importante mettere le cose in chiaro, ci ha fatto bene”.

La leadership all’interno del team è rimbalzata per tutto l’anno. Inizialmente Sebastian è stato sfortunato con i problemi di affidabilità, mentre Mark è stato impeccabile in Spagna e a Monaco. Poi la scintilla in Turchia con l’incidente dovuto al fatto che l’australiano non diete abbastanza spazio al compagno, il quale sbagliando perse il controllo della macchina. Da li la squadra incolpò Webber e le polemiche si accentuarono raggiungendo un altro apice durante Silverstone.

Poi il finale di stagione con i botta e risposta in Brasile tra Mark e Horner sul futuro in Red Bull e sulle attuali condizioni all’interno della scuderia.