F1 2012, Webber ha rifiutato la Ferrari per il titolo iridato

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E’ stata una scelta saggia quella di non passare alla Ferrari.
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A carte scoperte Webber ha capito che il 2012 è sicuramente una delle ultime occasioni per poter diventare campione del mondo ed è per questo che il pilota non ha voluto tradire il suo team, dal quale ovviamente chiede il massimo impegno per aiutarlo a compiere il suo grande sogno.

F1, Webber sceglie la Red Bull alla Ferrari per il 2013

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Le voci che qualche mese fa indicavano Mark Webber in Ferrari al posto di Massa nel 2013 erano tutte vere.
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Il pilota australiano ha confessato tutto dopo aver deciso di rimanere un altro anno con il suo attuale team. Comincia ad assestarsi il mercato piloti, con Hamilton che si ritrova in una posizione sfavorevole e Massa che invece ha l’opportunità di essere confermato per un altro anno.

F1 Red Bull, Horner desideroso di avere Webber nel 2013

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Dopo la vittoria a Silverstone, Mark Webber si conferma quale contendente al titolo per questo campionato di Formula 1.
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Il Team Principal della Red Bull ha fatto sapere che tra 2 settimane la squadra e l’australiano decideranno le sorti del loro futuro e che sarà sua premura trattenere il pilota per il 2013. Escluso il passaggio in Ferrari, Horner nega la presenza di una cattiva convivenza tra i due piloti Red Bull come quella del 2010.

F1 2012, Webber vicino al rinnovo, Red Bull chiude ad Hamilton

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Helmut Marko, consulente numero 1 alla Red Bull ha fatto intendere che è nell’interesse della squadra prolungare il rapporto con l’australiano.
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Webber ha assolutamente negato i collegamenti con la Ferrari, mentre la Red Bull ha chiuso la porta ad Hamilton, ritenendo l’anglocaraibico poco adattabile al team. Nel frattempo Norbert Haug dalla Mercedes lancia l’invito: Hamilton sarebbe ben accetto in una freccia d’argento.

Ecclestone spera in Webber contro il dominio Vettel


Il patron della Formula 1 non hai mai riservato interesse verso l’australiano. Ma se questo si dovesse rivelare come unica soluzione ad un ennesimo dominio Vettel-Red Bull, allora il multimiliardario non ci pensa due volte e spera che quest’anno Webber possa ritornare competitivo come due anni fà.

Le regole del campionato 2012 non sono stravolte, quindi Bernie Ecclestone scommette ancora una volta su Sebastian Vettel. A rimetterci sul talento incontrastato del tedesco sono gli interessi del britannico, perché un campionato copia del 2011, deciso alcune gare prima dalla conclusione, regala poche emozioni, diventa poco avvincente e di conseguente poco seguito e poco redditizio.

Seppur ancora le macchine devono mettere le ruote in pista, ne Alonso, ne Hamilton e ne Button convincono Ecclestone come possibili rivali dell’attuale campione in carica.

Non voglio che la Red Bull domina nello stesso modo, ma temo che questo accadrà. Ecco perché ho messo le mie speranze sulle spalle di Mark Webber” ha spiegato Ecclestone.

GP Brasile, il cambio di Vettel fa vincere Webber


L’australiano vince l’ultima gara del 2011 agevolato dallo strano problema che il suo compagno di squadra ha accusato ad inizio gara nel cambio. Vettel secondo, Button butta giù dal podio Alonso grazie alle mescole medie, con le quali l’inglese ha dimostrato la netta superiorità. Hamilton si è ritirato per un problema al cambio, mentre Massa è arrivato quinto. Sutil sesto autore di un bellissimo duello con Rosberg, questo giunto settimo. Di Resta ottavo poi Kobayashi e Petrov.

La gara è iniziata normalmente con Vettel che scappa fin dal primo giro. Alonso sarà subito competitivo con le soft, riesce a passare Hamilton e successivamente Button con un sorpasso straordinario, degno di un vero campione del mondo. Alonso però non riuscirà mai ad avvicinarsi alle Red Bull e sul termine della gara subirà il sorpasso da Button.

Schumacher e Senna sono autori di uno strano duello al 10mo giro. Michael all’attacco verrà speronato dal brasiliano alla gomma posteriore sinistra. Sembra quasi di rivedere le stesse immagini del 2006, quando Michael in Ferrari subì il foraggio della gomma da parte di Fisichella. Più tardi Senna verrà penalizzato con un Drive Through.

Piccoli momenti di tensione quando Glock uscito dai box perde una gomma montata male, che rimbalza andando immediatamente a sbattere contro il muro.

Webber nega di essere il numero 2


Secondo l’australiano non esistono numeri 2 alla Red Bull e se quest’anno non è riuscito ad ottenere gli stessi risultati del 2010 bisogna dar colpa ai problemi causati dall’adattamento alle nuove gomme Pirelli:” Abbiamo avuto qualche problema ma, in definitiva, il problema è che non sono stato abbastanza veloce o abbastanza coerente per lottare con Sebastian per la vittoria”.

Webber ha poi continuato:” Lui non ha avuto problemi con le gomme, con l’installazione ed il funzionamento ad un buon ritmo senza distruggerle. Devo migliorare”.

Mark Webber ha pure confessato che se avesse avuto il minimo dubbio di essere subordinato al suo compagno si squadra, in particolare dopo gli eventi dell’ala anteriore a Silverstone, non avrebbe mai firmato un rinnovo per il team.

La verità e Webber lo ha ammesso, è che non c’erano grandi alternative, a maggior ragione che adesso sia Fernando Alonso che Jenson Button si sono legati in maniera solida con le proprie squadre: “Sono più giovane di me, ma non mi preoccupo troppo“ha insistito WebberSi può firmare per due o tre anni, ma sono sicuro che Jenson e Fernando hanno clausole di uscita se non hanno auto competitive“.

La carriera di Webber finirà in Red Bull


Webber è chiaro e deciso, le sue intenzioni sono quelle di rimanere con la squadra attuale campione del mondo per poi concludere sempre con la stessa la carriera in Formula 1, anche se confessa contatti ambigui con la Ferrari.

Mark dopo un esordio ed una carriera non brillante ha visto enormi miglioramenti negli ultimi due anni, soprattutto l’anno scorso quando si candidò tra i possibili vincitori del titolo mondiale. I suoi progetti sono quelli di concludere con la Red Bull, ma la squadra austriaca in relazione a quello che è successo l’anno scorso con Sebastian Vettel dovrà prendere una decisione al termine di questo 2011 decisivo.

Alla Red Bull dicono che la politica non è cambiata e che dunque le pari opportunità permetteranno sia a Mark che a Sebastian di potersela giocare, anche se è chiaro che la squadra tiene più a cuore Vettel in quanto il pilota essendo più giovane, tedesco è il frutto di un lunghissimo programma d’investimento.

Spero di poter continuare a lavorare sodo per la Red Bull. Sanno che quando faccio le cose io cerco di farle per il meglio delle mie possibilità e loro sanno che lo farò di nuovo” ha spiegato Webber.

I punti chiave al termine di questa stagione che determineranno la carriera dell’australiano sono semplici: la competitività della macchina e quindi nel caso in cui la RB7 si dimostrasse

Webber e Vettel hanno fatto pace


Con così pochi anni in Formula 1 la Red Bull ha dimostrato un grandissimo carattere e non solo per aver costruito la macchina perfetta, adattabile ad ogni circuito, ma per aver ancora una volta dimostrato il grande senso di lealtà, sportività e onesta che a quanto pare risiede nelle fondamenta di questa squadra.

A campionato concluso Webber è andato a parlare a quattro occhi con Vettel. Questa volta pare che un compromesso sia stato raggiunto tra i due, quindi le tensioni che assomigliavano a quelle di Senna e Prost negli anni 90 pare abbiano preso una distanza considerevole dai due piloti.

Sono andato da lui ed abbiamo parlato da uomo ad uomo” ha spiegato Mark WebberE’ stato importante mettere le cose in chiaro, ci ha fatto bene”.

La leadership all’interno del team è rimbalzata per tutto l’anno. Inizialmente Sebastian è stato sfortunato con i problemi di affidabilità, mentre Mark è stato impeccabile in Spagna e a Monaco. Poi la scintilla in Turchia con l’incidente dovuto al fatto che l’australiano non diete abbastanza spazio al compagno, il quale sbagliando perse il controllo della macchina. Da li la squadra incolpò Webber e le polemiche si accentuarono raggiungendo un altro apice durante Silverstone.

Poi il finale di stagione con i botta e risposta in Brasile tra Mark e Horner sul futuro in Red Bull e sulle attuali condizioni all’interno della scuderia.

Webber sarà presente nel 2011?


Coulthard ed Horner non hanno dubbi, il pilota australiano sarà presente tra 118 giorni quando in Bahrein prenderà inizio la nuova stagione di Formula 1 e sarà sempre con la stessa squadra degli ultimi anni. Mark Webber ha forse subito una perdita più pesante di Alonso, perché lo spagnolo a differenza avrà diversi anni per poter ritornare sul tetto del mondo, mentre il pilota Red Bull è certo che si è chiusa la sua più grande occasione in carriera.

Horner ha spiegato che Webber deve essere soddisfatto, ma questo è impossibile. L’umore in squadra è alle stelle, ma per il semplice fatto che tutti stanno dalla parte di Vettel e questo la Red Bull lo deve comunicare apertamente. Nelle ultime gare Horner lo disse esplicitamente che la futura macchina sarà progettata attorno al tedesco, poi abbiamo assistito alle strane vicende pre e post gara di Abu Dhabi, infatti Webber non ha partecipato a nessuno dei due eventi fatti apposta per riunire la squadra.

Coulthard parla di miglioramenti, infatti stando allo scozzese Mark tornerà più forte e non si dimetterà dalla sua squadra. Questo potrebbe anche verificarsi, ma la verità è che Webber farebbe a meno di correre un altro anno, a meno di essere sicuro di avere una nuova macchina con le stesse opportunità del compagno, ma questo non ci sarà mai.

Cambiare squadra è impossibile, forse se Webber fosse diventato campione del mondo avrebbe

Red Bull, Vettel: “Non penso alla vittoria”. Webber: “Voglio il titolo”

Foto: AP/LaPresse

Sebastian Vettel è consapevole che ad Abu Dhabi potrebbe essere costretto a sacrificare la propria gara, per favorire la vittoria finale di Mark Webber, se l’australiano ne avesse bisogno per garantirsi il titolo piloti come principale rivale di Fernando Alonso nella sfida iridata. “Voglio il titolo domenica, se non succedera’ avro’ un’altra chance il prossimo anno“, ha dichiarato lo stesso Webber, che ci crede con convinzione (e a ragione).  La Red Bull ha detto che non imporrà alcun ordine di squadra ai suoi piloti, e così Vettel non ha ancora chiarito quello che farà domenica in gara.

Penso che sia abbastanza chiaro. Ci sono un sacco di cose che stanno per accadere, e cose più importanti prima di arrivare a quel punto, quindi dobbiamo concentrarci già da domani per preparare la macchina per l’ultima qualifica della stagione che si presenta stato abbastanza difficile” ha detto il tedesco nella conferenza stampa ad Abu Dhabi. “Ci sono un sacco di cose da fare, ci sono modi migliori di spendere l’energia rispetto a ciò che accade la domenica“.

F1, quando i “vecchi” cominciano a giocare


Ci sono tantissimi aspetti nascosti che rendono la Formula 1 sempre più affascinante. Vi siete mai chiesti perché sul sito ufficiale della Red Bull il maggior numero delle fotografie è riferita al giovane Sebastian Vettel? Semplice! Il team è austriaco e la parte in questione che la compone ha da sempre concentrato le attenzioni attraverso una ricca campagna di investimenti al pilota tedesco.

Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito alle strepitose prestazioni di giovani debuttanti come Schumacher, Raikkonen, Alonso ed Hamilton, ma stiamo vivendo un nuovo evento nella Formula 1, dominato negli ultimi due anni da piloti trentenni sui quali nessuno avrebbe scommesso.

L’anno scorso toccò a Jenson Button, mentre quest’anno Mark Webber ha già conquistato due pole position, ha vinto entrambe le gare, battendo il proprio compagno di squadra.

Come se i veterani si stiano riprendendo la propria rivincita. I giovani piloti, come Vettel, Hamilton e lo stesso Alonso, provengono dai grandi programmi che hanno la finalità di indirizzare questi piloti fino alla massima categoria, apparecchiando per essi un tavolo preziosissimo col quale riscattare il proprio successo. Piloti come Webber e Button invece, hanno sempre arrancato in salita, con difficili carriere accompagnate da insuccessi e piazzamenti a metà griglia.

Come ha scritto sul suo diario in questi giorni James Allen, Webber può essere paragonato a Nigel Mansell. Entrambi i piloti hanno incominciato a percorrere la strada del successo dopo i 30 anni, infatti Nigel nel 1985 vinse due gare e l’anno successivo si mise in lista per il titolo piloti, perso proprio alla fine dell’ultima gara.

Formula 1, la Red Bull vuole blindare Webber. Ma non sarà facile

Mark Webber è il pilota del momento: sulla sua Red Bull ha vinto gli ultimi due Gran Premi disputati in Spagna e a Monaco, che hanno portato l’australiano a garantirsi un futuro certo sulla monoposto della casa austriaca. Il team manager della squadra austriaca Chris Horner infatti, ha dichiarato alla rivista specializzata Autosport, di non avere nessun dubbio sul fatto che il pilota australiano farà parte del team anche nella prossima stagione. Tra l’altro proprio grazie al successo di Monaco, la Red Bull si è portata in vetta alle classifiche iridate: e subito lo stesso Horner avrebbe contattato i manager di Webber per prolungare il contratto, che scadrà proprio al termine di questa stagione. “Sono davvero felice per i risultati e per le dinamiche interne al team. Non c’è nulla che vorremmo cambiare”, ha detto Horner ad Autosport.

D’altro canto però, lo stesso Webber ha dichiarato dopo il trionfo di Montecarlo, di non avere alcuna fretta nel definire il suo futuro. D’altronde, allo stato attuale delle cose, è il pilota austriaco ad avere il coltello dalla parte del manico: i recenti successi del resto lo rendono un appetibile oggetto del desideri odi molti blasonati team, cosa che l’australiano potrebbe far valere quando dovrà sedersi a tavolino con i dirigenti austriaci, per sottoscrivere il nuovo accordo con la Red Bull.