Non c’è nessuno in grado di fermare Sebastian Vettel sulla strada che lo porta alla vittoria del mondiale piloti in Formula Uno. Neanche il problema al kers durante le qualifiche del Gran Premio di Giappone, che lo ha costretto ad accontentarsi della seconda posizione sulla griglia, ha ‘potuto’. In gara, quella del tedesco è tutta un’altra musica. Suzuka, dunque, sembra essere l’ennesima bandierina piazzata sulla mappa ed il tedesco della Red Bull vince con merito anche in questo caso.
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F1, Vettel sdrammatizza sulle mappature, Red Bull ancora capace
In Ungheria il risultato conseguito fa riflettere il campione del mondo in carica.
Ma Sebastian non da peso alle modifiche sulle mappature volute dalla FIA, piuttosto il quarto posto in gara è stato causato dalla presenza di traffico, mentre nel complesso il tedesco è sicuro che la sua macchina è capace di ottenere di più se solo potesse partire davanti a gli altri.
Sebastian Vettel penalizzato, perde il podio e si scaglia con Hamilton
Il campione del mondo della Red Bull è stato penalizzato nel dopo gara dai commissari per aver sorpassato in modo scorretto Jenson Button.
Il pilota ha subito così un incremento di 20 secondi sul suo tempo finale, retrocedendo dalla seconda alla quinta posizione. L’articolo non rispettato sarebbe il 20.2 del regolamento FIA. Promosso al podio Kimi Raikkonen, mentre Vettel a termine gara ha scaraventato tutta la sua rabbia verso Hamilton per averlo superato nonostante fosse doppiato.
F1, Vettel non ha la tuta rossa nel guardaroba,il suo futuro è Red Bull
No, no e No! Sebastian ha insistito nel fatto che non c’è nessun collegamento tra lui e la Ferrari, piuttosto il pilota che minimamente pensa al futuro, ha ammesso che la sua carriera può sbarcare da qualsiasi altra parte.
La Ferrari è la macchina che chiunque vorrebbe guidare, ma Vettel non vuole lasciare la Red Bull, anche se ha ammesso che nel paddock si è trovato spesso a parlare con Stefano Domenicali.
F1, Vettel indica Alonso ed Hamilton, esclude Webber dal titolo
Quando a Sebastian è stato chiesto chi considera quali temuti rivali in questo punto di campionato, il tedesco ha escluso il suo compagno di squadra, indicando Alonso ed Hamilton quali principali minacce.
Webber ha dimostrato di essere nuovamente competitivo come il 2010 e con la conferma in squadra per la prossima stagione si è aggiudicato il consenso per potersi candidare quale contendente al titolo 2012.
F1 2012, Vettel ai limiti del comportamento antisportivo
L’attuale campione del mondo non sa accettare la sconfitta.
E’ questo quello che pensa la FIA, in particolare un funzionario ha fatto intendere che il pilota tedesco è tenuto sott’occhio, come una sorta di libertà vigilata, in quanto i suoi sospetti sull’entrata in pista della Safety Car nel Gran Premio d’Europa, sono apparsi quali provocatori, scarsi di oggettività e antisportivi.
Sebastian Vettel, critiche al pilota per i sospetti contro la FIA
I campioni del mondo non hanno accettato la dura sconfitta subita a Valencia.
Mentre Christian Horner ha gettato speranze su un possibile ritiro di Alonso, Helmut Marko ha sostenuto che la Federazione Internazionale dell’Auto durante il Gran Premio d’Europa ha complottato contro il team anglo-austriaco, affinchè tramite l’utilizzo della Safety Car, la gara potesse essere più combattuta. Hans-Joachim Stuck, tedesco ex pilota di F1 ha risposto alle voci Red Bull auspicando Vettel a diventare più accogliente alle proprie sconfitte.
Nel 2014 Vettel può passare alla Ferrari grazie ad una clausola
Il futuro di Sebastian Vettel è roseo e potrebbe diventare rosso. Il tedesco che è attualmente legato alla Red Bull per diversi anni, ha stipulato un contratto che gli permetterebbe nel 2014 di valutare con quale squadra continuare la sua carriera in Formula 1.
Fautore del proprio destino, grazie al suo successo il pilota potrà decidere se rimanere in Red Bull o andare in Ferrari se questa diversamente dalla sua prima squadra, si presentasse più competitiva.
F1. Vettel deluso nonostante il primo posto
La Red Bull è prima, lui è primo nella classifica piloti, ma Sebastian Vettel non è soddisfatto. Anzi, è davvero infuriato.
Almeno è quanto sembra oggi, dopo appena quattro gran premi, quando secondo le previsioni il pilota tedesco sarebbe dovuto essere a punteggio pieno ed almeno il discorso piloti già chiuso. Ed invece, nonostante il potenziale della sua auto, alla vigilia della “rivoluzione” che dovrebbe avvenire in Europa in casa Ferrari e McLaren, Vettel si ritrova con appena 4 punti più di Hamilton e solo dieci da Alonso che prima dell’inizio del Mondiale si pensava che oggi di punti di distacco ne avrebbe dovuti avere almeno il triplo.
F1 Red Bull, meno tolleranza ai capricci di Vettel
Sebastian Vettel ha talento ed ora che è un doppio campione del mondo ha tutte le carte in regola per far sentire la sua voce all’interno del team.
Ma l’attuale politica in casa Red Bull, quella di utilizzare due diverse impostazioni di scarichi, colloca la squadra in una situazione dove viene meno l’efficienza dei costi e delle risorse, tanto che Christian Horner sta già contando i giorni affinché Adrian Newey scelga quale unica strada intraprendere. Anche se Vettel si trova meglio con le impostazioni vecchie, in Cina è stato maggiormente apprezzato Mark Webber con i nuovi scarichi e quindi la Red Bull quale dei suoi piloti accontenterà? Farà un passo indietro per coccolare Sebastian o tirerà dritto continuando la giusta evoluzione della macchina? La risposta potrà finalmente dimostrare se all’interno del team esistono trattamenti particolari per i piloti.
F1, dalla culla Red Bull Vettel prepara la vendetta
Ci si aspettava un comportamento migliore da un due volte campione del mondo, ma Sebastian non è pentito dei gesti e insulti rivolti al pilota indiano Karthikeyan.
Aver perso il quarto posto in Malesia può compromettergli il terzo titolo iridato, ma il tedesco che ha passato le ultime ore a Milton Keynes, preparando al simulatore i prossimi Gran Premi, promette che in Cina e Bahrain la sua corsa al titolo sarà nuovamente aperta.
F1 2012, Vettel si è ribellato alla Red Bull
Durante il Gran Premio della Malesia, pare che il campione del mondo in carica, abbia deciso volutamente di non ascoltare le direttive imposte dalla sua squadra. La volontà della Red Bull era quella di far ritirare il suo pilota a causa delle alte temperature dei freni, ma Sebastian ha ammesso che la sua intenzione era quella di vedere a tutti i costi la bandiera a scacchi.
F1 Malesia 2012, Vettel ha una strategia vincente
La Red Bull non è finita. Ha solo cambiato il modo di affrontare le gare, perché consapevole di non poter lottare attualmente per la pole position, sta concentrando le sue risorse direttamente sulla gara. Tra i primi dieci solo Vettel partirà domani con le gomme dure, una soluzione che gli potrebbe consentire di rimanere di più in pista ad attendere la pioggia, per poi effettuare meno cambi e piazzarsi tra i primi.
F1 Sebastian Vettel: Red Bull ha un master plan
In questo inizio di campionato è la McLaren ad avere il coltello dalla parte del manico, ma Sebastian Vettel ha ammesso che la sua squadra ha tratto grossi profitti dall’Australia e che nell’imminente futuro la sua RB8 verrà aggiornata con ciò che è necessario per acchiappare la squadra inglese. Il due volte campione del mondo, in vista della Malaysia, ha spiegato che difficilmente la Red Bull migliorerà sulla prestazione in qualifica, ma Jenson Button richiama l’attenzione sulla loro rimonta in gara.