Mercato auto, crollo anche ad aprile in Italia

mercato auto calo aprile 2013

L’Unrae, ovvero l’unione nazionale rappresentati autoveicoli esteri, ha diffuso le prime statistiche che riguarda la vendita di auto sul mercato italiano durante il mese di aprile, da poco terminato.

mercato auto calo aprile 2013
Scendendo un po’ più nello specifico, possiamo notare come le immatricolazioni hanno raggiunto la risicata soglia di 116209 vetture: si tratta del 10,83% in meno in confronto al medesimo mese di aprile, ma di un anno fa. Continua ad avvolgere il mercato italiano delle quattro ruote, la situazioni di crisi che si è riversata sopratutto sui consumi delle famiglie.

Mercato auto, il 2013 comincia malissimo

mercato auto immatricolazioni gennaio 2013

Durante l’ultimo mese di gennaio, appena terminato, il mercato auto non può certamente esultare: infatti, è stato registrato il diciottesimo calo a due cifre nel corso degli ultimi due anni. Una situazione che non può assolutamente lasciare tranquilli, ma che deve far riflettere sopratutto gli operatori di mercato: le immatricolazioni, a gennaio 2013, sono arrivate fino ad un saldo negativo pari al 17,6 punti percentuali, con una quota di vetture immatricolate pari solamente a 113525.

mercato auto immatricolazioni gennaio 2013
In questo mese di gennaio, quindi, il mercato auto è riuscito a fare ancora peggio rispetto allo stesso mese di un anno fa, in cui invece si era registrata una flessione pari al 16,6%.

Auto elettrica, Italia senza progetto. Filipponi (Unrae) chiede un impegno concreto

Resta fuori solo l’Italia, perennemente in ritardo rispetto alla individuazione di un piano politico-strutturale che favorisca e incentivi in maniera evidente l’utilizzo delle auto elettriche. A chiamare la componente politica e settoriale verso un impegno concreto in tal senso è Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae. Lo stesso Filipponi evidenzia, infatti, che

“Con il Piano Merkel, approvato in questi giorni dal Governo tedesco, praticamente tutta l’Europa ha messo a punto coordinati programmi di incentivazione per lo sviluppo dei veicoli elettrici. Solo l’Italia brilla per la sua assenza ed ha una posizione divenuta sempre più difficile da comprendere”.

Italia, vendite auto in calo nel gennaio 2011

Foto:AP/LaPresse

Vendite auto in Italia: nessuna buona nuova dopo i primi giorni del 2011. A diffondere i dati inerenti al periodo, infatti, ci ha pensato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, a gennaio, ha riscontrato un calo del 20,7% relativo alle nuove immatricolazioni. Il confronto con la stessa mensilità dell’anno precedente è, in ogni caso, impietoso anche perché allora si poteva ancora beneficiare degli incentivi del 2009. Osservatori e analisti, tuttavia, sono certi del fatto che anche nei prossimi mesi la situazione non migliorerà affatto.

Valutando i singoli numeri, il gruppo Fiat continua a fare peggio del mercato, con immatricolazioni che a gennaio sono scese in Italia del 27,76%, attestandosi a 47.918 unità, ed una quota di mercato scesa al 29,15%. Ben al di sotto di quel quasi 33% registrato a gennaio 2010. Da Mirafiori mettono in evidenza il positivo trend in recupero degli ultimi mesi del 2010, con Fiat Group Automobiles che aveva ottenuto una quota del 27,5% a ottobre, del 28,5% a novembre e del 29,7% in dicembre. Inoltre evidenziano che il marchio continui ad occupare con Punto e Panda il vertice della classifica nel segmento B ed A.

Incentivi statali, in ripresa il mercato delle auto

mercato-autoChe abbiano contribuito anche gli incentivi statali alla ripresa, oramaia certificata, del mercato delle automobili, è fuori discussione. Il che non equivale affatto – come tengono a precisare i referenti del settore  – ad una crisi oramai superata ma pare che si sia entrati in un percorso che portrebbe essere quello buono.

I dati parlano di un agosto 2009 da ripresa evidente, lo stesso Sergio Marchionne – cogliendo al volo l’occasione del Salone di Francoforte – ha stimolato il Governo affinchè si proceda nella direzione intrapresa: incolonnate con quelle positive di giugno 2009 e luglio 2009, le cifre di agosto sono una bella prova.