Futuro incerto per Bourdais

Anche per l’unico francese del campionato il futuro diventa incerto. Attualmente il giovane esordiente ricopre

Ritorna un francese a Magny-Course

Era dal 2004 che a Magny-Course non disputava una gara di F1 un pilota francese, precisamente l’ultimo fra questi a guidare su una monoposto fu Oliver Panis su Toyota. Quest’anno i tifosi francesi potranno nuovamente fare il tifo per un loro connazionale, infatti grazie al pilota Sebastien Bourdais il tracciato che ospiterà questa settimana la gara di Formula Uno sarà invasa dai tanti tifosi del pilota debuttante.

Ovviamente nessuno si aspetta un miracolo da parte del francese, ma dopo il debutto della nuova Toro Rosso sono in molti a credere in una buona prestazione del pilota, magari sarebbe soddisfacente riuscire a rientrare nella zona punti.

Senna non pensa alla Formula Uno

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E’ emozionante poter parlare ancora oggi di un bravissimo pilota che peraltro porta il nome del grandissimo Ayrton Senna. Come ben tutti gli appassionati di automobilismo e soprattutto di Formula uno sanno, il nipote del campione brasiliano è attualmente impegnato nel campionato di Gp2, categoria subordinata alla F1 ma con una particolare importanza che ha suscitato una grandissima attrazione da parte degli spettatori.

Bruno è il nome, lo stesso che in quest’ultimo periodo sta suscitando molto scalpore e curiosità tra gli appassionati soprattutto per il grado di parentela che lo lega allo zio tre volte campione del mondo. Il giovane Senna è un bravo pilota e pare che proprio in questo periodo stia dimostrando di avere del talento simile a quello dello zio, infatti nell’ultimo GP effettuato è stato protagonista conquistando la vittoria della gara. Sarà il caso o il destino, ciò nonostante Bruno ha vinto a Montecarlo, lo stesso circuito che ha reso leggendario il grande Senna che vinse l’ultimo suo GP 15 anni fa.

La Scuderia Toro Rosso non si vende

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Gerhard Berger ha sottolineato di non essere attualmente interessato a vendere la scuderia per la quale lavora e soprattutto che possiede al 50%.

L’attuale Scuderia Toro Rosso è una vettura che proviene dall’acquisto della Minardi nel 2005 e oggi oltre al cambiamento del nome, la vettura è diventata una squadra satellite della Red Bull. Infatti oltre a Berger il proprietario della scuderia con base a Faenza è lo stesso del team per il quale guidano i piloti Mark Webber e David Coulthard.

Molte erano le voci che già all’inizio di questa stagione indicavano un’imminente vendita della squadra dato che a partire dal 2010 la FIA ha imposto a tutti i partecipanti del campionato di possedere un telaio su propria progettazione, cosa che la Toro Rosso non ha, infatti il suo telaio è fornito dalla squadra madre insieme a tutto il resto, a parte il motore che viene distribuito dal team Ferrari.

Punti d’oro per la Toro Rosso

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Ieri, il nuovo pilota della Scuderia Toro Rosso, Sebastien Bourdais, ha raggiunto un’élite di piloti che hanno concluso a punti la loro prima gara di F1.

Sebastien Bourdais: “Non è la prima volta che mi capita un momento di delusione e non sarà neanche l’ultima. Quello che conta veramente è che la squadra ha lavorato veramente bene, reagendo molto velocemente e chiamandomi, ad esempio, per rifornire non appena la corsia box è stata aperta, dopo la seconda safety-car. E’ stata una mossa perfetta, una chiamata provvidenziale. A partire da quel momento, avevo benzina per finire la gara mentre altri davanti a me dovevano ancora fermarsi per rifornire”.

“Non era per nulla facile, visto che dovevo resistere ad una grande pressione da chi avevo alle spalle, in primo luogo da una Bmw e poi da Fernando e Kovalainen. Ad un certo punto, ho deciso di mollare un po’ ma ho commesso un paio d’errori, per cui ho ripreso a spingere prendendo un certo vantaggio. Facevo fatica a guardare la lavagna che mi esponevano dai box, ma sapevo che mancava poco alla fine”.

“All’inizio della gara, ero decisamente indietro in classifica ed un po’ in difficoltà visto che la mia macchina era appesantita da molto carburante. Poi, ho preso il giusto ritmo, ma dopo la sosta per rifornire, la mia radio ha smesso per un po’ di funzionare e mi sono lasciato sorprendere dalla luce verde. In ogni caso, essere partito quasi ultimo ed aver rimontato sino al quarto posto è stato un inizio eccellente. Due punti per un primo Gran Premio non è niente male!”.

Sebastian Vettel: “I miei problemi sono cominciati fin dal via quando mi si e’ spento il motore. Non potevo farci nulla: non è dipeso assolutamente da un mio errore. Questo ha fatto sì che ho perso qualche posizione e quando sono arrivato alla prima curva avevo Kimi al mio fianco a sinistra e Jenson a destra. Ho provato a stare più vicino che potevo a Kimi per lasciare abbastanza spazio alla macchina a destra, ma quando ho voltato per inserirmi in curva, ho sentito che qualcuno mi toccava dal lato destro. Mi sono ritrovato in testacoda e nel mezzo della carambola. Sono molto deluso“.

F1, destinazione Melbourne

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Tutti i team hanno concluso ieri gli ultimi test previsti prima della partenza per Melbourne; in generale tutti si dicono soddisfatti del livello raggiunto in questi test.

La McLaren ha completato ieri l’ultima grande sessione di prove private prima del GP d’Australia, ma la MP4-23 sarà messa nuovamente alla prova sul rettilineo di Minorca (isole Baleari) la prossima settimana.

Anche la Toro Rosso effettuerà delle prove sulla pista di Fiorano prima di volare verso Melbourne.

Sono invece fermi tutti gli altri team, che studiano in questi ultimi giorni i vari dati raccolti nei test per arrivare ben preparati in Australia.

L’ingegnere capo della squadra prove Renault, Christian Silk, ha spiegato così i lavori a cui si sottopongono le squadre negli ultimi giorni prima della partenza:

“Prima dell’arrivo in Australia dovremo preparare le vetture e tutti i pezzi che abbiamo testato per la gara. Abbiamo svolto tre settimane di test senza avere la possibilità di studiare i dati raccolti. E’ quello che faremo adesso nelle nostre due fabbriche per essere meglio preparati in vista di Melbourne. Tutte le squadre che sono già sicure della propria situazione si dedicano allo studio dei dati, chi invece ha ancora pezzi da provare o non è convinto di aver raggiunto un’affidabilità convincente cercherà sicuramente di effettuare ulteriori test“.

F1, lotta nei bassifondi

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Situazioni molto differenti per le squadre destinate ai bassifondi in questo campionato di F1, alcune delle quali si ritrovano in pessime situazioni pur non soffrendo per il budget.

La Toro Rosso, pur utilizzando la vettura dello scorso anno, continua ad ottenere tempi di tutto rispetto e a dimostrare un’ottima affidabilità. Tra le scuderie di fondo classifica sembra quella messa meglio, in attesa del debutto della nuova vettura, prevista per il ritorno del circus in Europa, dopo la trasferta oceanica.

La Honda invece, non riesce a trovare una velocità decente e neanche l’affidabilità del nuovo motore sembra eccezionale. Pur non avendo problemi economici, nel team giapponese si respira veramente una brutta aria.

La ForceIndia invece, ha fatto debuttare oggi la nuova vettura, che rappresenta un’evoluzione della vecchia F8 VII, modello con il quale sono stati effettuati i test sino ad ora.

Toro Rosso, anno nuovo vettura “vecchia”

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Fanno molto discutere le scelte conservative del team Toro Rosso, scuderia satellite della Red Bull, che ha rilevato le strutture e gran parte dell’organico della ex Minardi.

La squadra ha infatti deciso di affrontare tutta la prima parte di stagione con la vettura dell’anno scorso, la STR2B aggiornata con le modifiche necessarie per non infrangere i nuovi regolamenti, che prevedono l’esclusione del controllo di trazione e l’uso della centralina unica MES.

L’arrivo della nuova vettura, la STR3, è al momento previsto solo per il GP di Turchia, cioè significa che la squadra affronterà ben quattro GP con la vecchia vettura.

Questa scelta può sembrare molto conservativa, in quanto la STR2 l’anno scorso non aveva certo sorpreso per competitività, e si fa fatica a vederla competitiva contro vetture avanti di un anno con lo sviluppo.

Liuzzi sogna il posto da titolare

Liuzzi

Quest’anno ai nastri di partenza del campionato di Formula 1 ci saranno solo due piloti italiani, i veterani Giancarlo Fisichella su ForceIndia e Jarno Trulli su Toyota.

Da molti anni ormai i nuovi talenti da casa nostra scarseggiano fortemente, sintomo che le categorie inferiori in Italia non offrono loro la necessaria visibilità ed un adeguato supporto, cosa che invece offrono paesi come Germania e Inghilterra. Inoltre i costi da sostenere per partecipare in queste categorie “inferiori”, quali possono essere Formula 3, Formula Renault o Formula Azzurra, sono inavvicinabili per qualsiasi ragazzo che non sia appoggiato da munifici sponsor.

Vitantonio Liuzzi era uno dei pochi giovani italiani riuscito ad approdare in Formula 1 grazie al suo talento, ma dopo 2 stagioni nell’orbita Red Bull, che gli aveva affidato la seconda guida della scuderia satellite Toro Rosso, è stato appiedato senza molti preamboli per far spazio al giovane Sebastian Vettel, ragazzo sicuramente molto più appetibile per sponsor e Auditel Tv del nostro Liuzzi, per essere stato l’allievo di un certo Michael Schumacher.