Formula 1 2012, Carlos Sainz jr prossimo alla Toro Rosso

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Figlio d’arte e sponsor sulle spalle. Il futuro in Formula 1 per il giovane Sainz, figlio del due volte campione del mondo nei rally, è alle porte.
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Già dallo scorso anno la Toro Rosso è riuscita a farsi finanziare dallo sponsor spagnolo CEPSA, lo stesso che supporta il giovane pilota attualmente impiegato nelle categorie minori automobilistiche. Per Ricciardo e Vergne, indiretti artefici dei licenziamenti di Buemi e Alguersuari, incomincia a tremare il sedile.

Buemi e Alguersuari, futuro incerto senza Toro Rosso


Secco e imprevedibile è stato l’ordine che la Red Bull ha imposto alla Toro Rosso. Fuori Alguersuari e Buemi per fare spazio a Ricciardo e Vergne per il campionato 2012. Per lo spagnolo e lo svizzero si chiude quasi sicuramente l’occasione di affiancare Sebastian Vettel alla Red Bull nel 2013.

La Toro Rosso si è giustificata dicendo che tra i loro obiettivi ci sta quello di far debuttare nuovi piloti provenienti dal programma juniores della Red Bull, ma questa strategia di far correre due giovani piloti non veniva presa dalla squadra di Faenza dal 2006.

Rimane qualche posto per i due esclusi? Alguersuari che vanta una giovane età di appena 21 anni con un’esperienza triennale in F1, ha appena trascorso una stagione interessante. Si è piazzato avanti rispetto al compagno ed ha ottenuto pure parecchi punti. Per rimanere attaccato alla Formula 1 proverà sicuramente ad agganciarsi con la HRT, squadra spagnola che ha già ingaggiato De la Rosa.

Le alternative per Buemi sono la Williams o la Caterham. Sembra che ne Barrichello ne Sutil andranno a guideranno per il team di Grove, in quanto a Barrichello non verrà firmato un rinnovo, mentre Sutil sembra quasi sicuro di rimanere alla Force India, escludendo cosi Nico Hulkenberg.

Toro Rosso nega l’aiuto Red Bull


Questa è una sciocchezza” così Franz Tost ha risposto a coloro che avevano suggerito un aiuto Red Bull a seguito degli improvvisi miglioramenti che l’ex Minardi ha ottenuto nelle ultime gare.

Nonostante la Toro Rosso sia di proprietà della Red Bull, la macchina è progettata al 100% a Faenza, proprio perché il regolamento lo impone, anche se però i consigli, seppur tecnici non sono assolutamente vietati. Quando la Toro Rosso ha mostrato un passo deciso, portandosi alle spalle di Sauber e Force India, tutti hanno subito pensato che negli aggiornamenti recenti ci fosse lo zampino della casa madre.

Questo per tantissimi motivi. Prima di tutto perché la remunerazione a fine anno tra l’ottava e la sesta posizione ha una differenza di quasi 10 milioni di $ e poi non è da escludere il fatto che questi miglioramenti permettono alla squadra di rendersi più attraente all’esterno.

Una possibile vendita della Toro Rosso non è da escludere. Molti hanno collegato il team italiano con Abu Dhabi, perché già delle collaborazione e non solo di sponsorizzazione sono presenti tra gli interessati, in particolare con la società di investimenti che attraverso la CEPSA sponsorizza già il team.

Toro Rosso vende azioni, in ballo il futuro di Alguersuari


Gran Premio di Monaco, tutti i riflettori sono concentrati tra i big, ma nessuno parla dell’acquisto da parte della società di investimenti Aabar di alcune azioni della Scuderia Toro Rosso. La squadra non ha ufficializzato niente, regna il silenzio al momento, ma fonti vicinissime confermano l’acquisto, inoltre la scorsa settimana il team aveva annunciato una collaborazione con la banca privata svizzera “Falcon Private Bank”, banca che gestisce i patrimoni di privati come il capo della Red Bull Dietrich Mateschit.

Questa banca è di proprietà della Aabar che circa 18 mesi fa aveva comprato il 40% delle azioni dell’attuale Mercedes GP, nonché il 9% delle azioni del gruppo Daimler. Notizia ancora importante è il fatto che la società Aabar è interamente controllata dal governo di Abu Dhabi attraverso l’International Petroleum Investment Company(IPIC), una società di investimenti che ha contatti in tutto il mondo in materia di petrolio.

Un importante e recente investimento dell’IPIC fu l’acquisto della compagnia petrolifera spagnola CEPSA, all’ora di proprietà della francese Total. La vendita fu eseguita ad un prezzo di 5 miliardi di dollari. E’ importantissimo sapere che la CEPSA detiene circa 1700 distributori di benzina in tutta la Spagna, ragion per cui il pilota Alguersuari che quest’anno è in lotta col compagno di squadra per il sedile del 2012, potrebbe ritrovarsi presto la conferma dato che una sponsorizzazione del marchio petrolifero avrebbe maggiore effetto se accompagnata appunto dal pilota in questione.