F1: dossier Fia su caso Briatore, spunta Mister X. Flavio pronto alla contro mossa?

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Lo abbiamo lasciato senza neppure averlo potuto vedere, ascoltare, sentirlo replicare. La risposta di Flavio Briatore alle accuse e alla successiva condanna inflittagli dalla Fia – radiazione a vita dalla Formula 1 – sta per ora tutta nel breve inciso dato in pasto al Daily Mirror:

“Lascio per il bene del team” (frase antecedente alla radiazione ma relativa alle precedenti dimissioni, ndr).

A scelto di tacere, un gesto che lascia più di una interpretazione. A parlare, dopo la sentenza, ci hanno pensato in tanti (Piquet jr., Max Mosley tra i primi; a ruota Nico Rosberg, arrivato secondo a Singapore 2008 e fermo nel rivendicare una vittoria legittima e mai arrivata) ma arriva poche ore fa la presa di posizione di Bernie Ecclestone, patron del circo dei motori, il quale non può che esternare la propria solidarietà a Briatore.

Anche in questo caso, poche parole che vanno in soccorso del general manager italiano, con cui Ecclestone non è affatto in cattivi rapporti, lasciate in mostra sul quotidiano on line “El Mundo“:

“E’ una punizione troppo dura, non la meritava. Le scuse avrebbero dovuto aiutarlo”.

F1, clamoroso Fia: Briatore radiato a vita. Lo zampino di Mosley?

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Clamoroso in Formula 1. Lo diciamo subito: Flavio Briatore è stato radiato. Per lui, la Formula 1 è un percorso precluso a vita. Lo ha deciso il Consiglio Mondiale della Fia riunitosi oggi a Parigi.

Il verdetto è stato reso noto pochi minuti fa e rimanda al caso “Singapore 2008” che ha visto protagonisti in questi gironi Nelson Piquet jr. e l’ex direttore generale del team Renault, che già aveva rassegnato le dimissioni. Non solo Briatore a pagare, ma in realtà è come se fosse così: per la scuderia francese, infatti, una sospendere di due anni con la condizionale (come dire, per ora non accade nulla ma attenzione, perchè un secondo episodio nell’arco di due anni porterebbe a sanzioni inevitabili).

F1, Briatore denuncia Piquet jr., che contrattacca: “Ha manie di onnipotenza”

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Il circo dello spettacolo che è sempre stato la Formula 1 rischia di diventare, in questi frangenti, il baracchino della comicità assoluta. Viene da sorridere, ma tant’è. Nel vivo della vicenda che ha interessato in maniera diretta Flavio Briatore, la famiglia Piquet e il gruppo Renault (che, a quanto pare, è la vera vittima della situazione), accade che ogni giorno si assiste ad una nuova versione / visione di quanto accaduto.

Ricapitolando: Singapore 2008, Piquet jr. su Renault va fuori pista (dice di aver seguito ordini di scuderia al fine di consentire alla safety car di intervenire e garantire la vittoria a Fernando Alonso, ndr). Il minore della dinastia Piquet riferisce tutto alla Fia, in un’accusa diretta nei confronti del general manager: Flavio Briatore.