F1 2012, Perez e Sauber: un divorzio non facile

f1 2012 perez e sauber un divorzio non facile

Il pilota messicano ritorna sotto i riflettori grazie al terzo posto ottenuto nel Gran Premio del Canada.
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Questa volta però a parlarne è Peter Sauber che ha apprezzato le recenti voci interessate a portarlo via dal suo team. Il proprietario ha però ammesso che con la migliore macchina mai costruita dal team svizzero, sarà difficile per Perez andare via.

Formula 1, Perez non esclude l’addio a Sauber nel 2013

formula 1 perez non esclude laddio a sauber nel 2013

La Ferrari e Perez sono sempre più vicini. Il pilota messicano ha messo in chiara luce la possibilità di non essere più con il team Sauber dall’anno prossimo.
formula 1 perez non esclude laddio a sauber nel 2013
Esclusa la sostituzione in corso con Felipe Massa, Sergio ha detto di sentirsi pronto a lottare con i top-driver e che riguardo al suo futuro, tutto sarà deciso insieme al suo grandissimo sostenitore: Carlos Slim.

F1 Sergio Perez, sul bagnato è come Senna

Mentre Felipe Massa sembra sprofondare in un abisso da dove forse non si risolleverà più, per Sergio Perez suo presunto sostituto arrivano le lodi paragonate ad Ayrton Senna.

Il pilota messicano ha ammesso di voler andare in una squadra che gli possa permettere di vincere delle gare per il titolo iridato, ma senza indicare chi possa accontentare questo desiderio. Il suo pronostico rivela che questo accadrà tra due o tre anni e non prima.

F1 Malesia, Perez: la vittoria era possibile


Non è avidità, ma semplicemente la consapevolezza che dopo una gara perfetta con una macchina adatta alle circostanze, era possibile guardare il pubblico dal gradino più alto del podio. Sergio Perez festeggia con entusiasmo la sua prima coppa anche se la vittoria della gara era fattibile, perché la sua Sauber sul finale era decisamente più veloce della Ferrari di Alonso.

F1, Sergio Perez sente profumo di Ferrari


Nell’ultima intervista, il pilota messicano ha ammesso di essere il più vicino al sedile di Felipe Massa, spiegando che è il sogno di tutti i piloti guidare per la Ferrari. Riconoscendo il probabile e difficilissimo confronto con Fernando Alonso, Perez ha negato il fatto di essere approdato in Formula Uno grazie al sostegno dello sponsor Telmex.

Telmex ipotizza futuro tra Perez e Ferrari


Oggi non conta essere solo un buon pilota, devi avere lo sponsor, la raccomandazione che ti apra le porte in qualche squadra. Vitaly Petrov che non ha talento da vendere, grazie ai soldi russi si è potuto accontentare di una Caterham, appiedando il veterano Trulli, mentre per Sergio Perez, uno dei giovani più promettenti nel circus, un futuro in Ferrari è sempre più probabile incentivato dal ricco sponsor che lo sostiene.

Carlos Slim Domit ha ammesso che il 2012 deciderà l’approdo o meno del messicano in quel di Maranello.

Gp Giappone, No Button! No Vettel! E’ Perez l’uomo gara


Complimenti Vettel, ottima gara Button! Ma dietro alle quinte è Sergio Perez il migliore della giornata, perché ottenendo l’ottava posizione dopo esser partito diciassettesimo, ha dimostrato di avere delle qualità uniche, necessarie nella nostra Formula 1.

Costanza, velocità e sensibilità. Sergio Perez in poche parole possiede queste grandissime doti che la Formula 1 non può permettersi di trascurare, nonostante Vettel si sia rilaureato campione del mondo. I momenti più importanti della gara del messicano sono riassumibili così:

Perez conclude la sua gara con sole due soste ai box. Questa strategia è applicabile a piloti che possiedono una particolare guida, uno stile che assicuri alla squadra un buon compromesso tra costanza-velocità-usura. Perez dopo Button è forse l’attuale pilota in Formula 1 ad avere questa incredibile caratteristiche, perché mentre tutti i piloti, soprattutto quelli di testa, hanno dovuto stravolgere le strategie a causa dei forti consumi, il messicano ha percorso la sua gara in maniera impeccabile.

Fino al giro 37 Sergio era l’unico, oltre a Petrov, anche questo autore di una buona prestazione, ad aver effettuato una sola sosta. Fino a questo giro i suoi tempi paragonati con Paul Di Resta, suo inseguitore, erano migliori, ciò vuole dire che l’inglese della Force India, nonostante avesse delle gomme fresche non riusciva a tenere il ritmo del pilota Sauber.