Tra i principali progetti di Sergio Marchionne e del gruppo Fiat c’è sicuramente quello di proporre degli investimenti importanti e di portare avanti dei progetti a lungo termine, annunciati nel corso di una presentazione a cui ha partecipato anche l’attuale Premier Mario Monti.
Gli ultimi mesi, intrisi di polemiche e di scioperi, dibattiti e discussioni, sono stati piuttosto difficili per il marchio del Lingotto, che ha cercato in questa occasione di gala di mostrare il suo lato migliore, garantendo tutta una serie di investimenti che verranno destinati al mercato italiano. La fabbrica di Melfi, nello specifico, sarà oggetto di un importantissimo progetto da 1 miliardo di euro, che spingerà lo stabilimento alla produzione di 1600 vetture al giorno e per farlo diventare il cuore pulsante che porterà alla nascita di due nuovi SUV, il primo a marchio Jeep e il secondo che apparterrebbe alla gamma Fiat 500.
sergio marchionne
Fiat, confermata la permanenza della produzione in Italia
Fiat ha voluto prendere una decisione qualche mese fa e sta cercando in tutti modi, a quanto sembra, di portarla avanti in maniera concreta. Infatti, il marchio del Lingotto continua a sostenere che non deve essere messa in dubbio la permanenza della produzione all’interno dei confini italiani: infatti, ancora una volta è giunta la conferma che Fiat non ha intenzione di chiudere alcun stabilimento situato nel Bel Paese.
Si tratta di una conferma che ha l’obiettivo di stoppare le voci che si stavano rincorrendo negli ultimi tempi e, in modo particolare, tutte quelle indiscrezioni che volevano il marchio del Lingotto estremamente interessato a puntare in futuro sullo sviluppo di auto solamente su un numero selezionato di mercati.
Fiat, Marchionne risponde alle critiche su Fabbrica Italia
Non accennano a placarsi le critiche che sono piovute sulla decisione di Fiat di apportare delle modifiche al progetto denominato Fabbrica Italia.
Dopo le polemiche e i dibattiti provenienti dal mondo della politica, questa volta tocca ad altri personaggi di spicco dell’industria italiana dire la loro sulla decisione che ha preso il gruppo Fiat, come ad esempio Diego Della Valle, che ha accusato senza mezzi termini di incompetenza la famiglia Agnelli.
Stavolta, però, Marchionne non ci sta e ha voluto rispondere a tutte le critiche piovutegli addosso durante gli ultimi giorni, nel corso di un’intervista rilasciata ad un quotidiano nazionale, La Repubblica.
Fiat, Punto rimandata per la crisi?
In Italia c’è troppa crisi, dunque meglio rimandare alcuni dei progetti più ambiziosi. Tra questi, in ambito Fiat, c’è il lancio della nuova Punto che secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere rinviato addirittura al 2015.
Purtroppo se si trattasse soltanto dello spostamento dell’uscita di una sola auto i problemi sarebbero limitati. Il vero danno è che, come al solito, a risentirne sarà il comparto dei lavoratori. Come spesso si racconta che Marchionne voglia fare, ora pare che ci sia un nuovo stabilimento in pericolo, quello di Cassino.
Fiat, tutte le auto dei prossimi 5 anni
Ieri l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne è stato intervistato da Automobile Magazine in merito ai piani dell’azienda nell’immediato futuro. Le dichiarazioni dell’ad sono state talmente lunghe che hanno sorpreso anche gli intervistatori stessi. Le auto che usciranno sul mercato europeo e americano sono davvero tante.
Secondo un calcolo approssimativo si tratterà di qualcosa come una trentina di nuovi modelli, ovviamente non tutti Fiat, ma tra quelli della casa torinese e quelli di altre marche da essa controllati (Chrysler, Maserati, Alfa Romeo e via dicendo). Cominciamo con quelli che sicuramente usciranno anche in Europa ed in Italia, per poi elencare qualche modello che da noi vedremo soltanto in foto.
Fiat e Mazda insieme per la nuova Spider
Fiat trova alleati in Giappone. Dopo la partership a doppio filo con la Chrysler in America, ora Marchionne chiude un nuovo importante accordo con la Mazda in Asia.
La casa nipponica costruirà una nuova Spider che in Italia verrà commercializzata con il marchio Alfa Romeo. L’architettura di base sarà quella della MX-5 (nella foto), ma non si tratterà, come avvenuto con altri modelli, della stessa auto commercializzata soltanto con due nomi e due loghi differenti.
Jeep diventa sponsor della Juventus
Jeep e Juventus legati per i prossimi tre anni. Il marchio (non a caso) posseduto da Chrysler rimane “in famiglia” andando a sponsorizzare la squadra di calcio in possesso della Fiat.
L’operazione, condotta in casa dalla famiglia Agnelli e da Marchionne, grande “padre” della trattativa, vedrà questi che sono due tra i nomi più importanti nei rispettivi campi, legati a doppio filo per i prossimi tre anni.
Aiuti al settore delle auto, l’Europa ci pensa
Il settore automobilistico è uno dei principali campi lavorativi del mondo. Come diceva una famosa frase di un ex presidente americano, ciò che va bene alla General Motors va bene per l’America (ripresa qualche anno dopo per la Fiat in Italia). Ed infatti finché il settore galoppava, non si conosceva crisi economica. Ma col settore delle auto che ha cominciato a frenare negli ultimi decenni, l’economia non è più stata molto stabile, e così in un periodo così grave come quello che stiamo vivendo oggi quello che più è con le gomme a terra è proprio il settore automobilistico, nel quale sono messi a rischio decine di migliaia di posti di lavoro.
Fiat, i mercati la declassano, ecco perché
Se l’Italia va male sui mercati, la Fiat va peggio. Oggi l’agenzia di rating Bernstein ha declassato il titolo Fiat a “neutral”. Un outlook negativo ma non troppo, visto che poteva andare decisamente meno bene. Su questo downgrade ha pesato sicuramente lo sciopero generale in tutti gli stabilimenti Fiat di oggi che, per la prima volta, ha tenuto chiuse tutte le fabbriche italiane contemporaneamente.
Fiat bocciata da PSA e General Motors
Ci aveva preso gusto Marchionne per le alleanze, e così dopo il successo del binomio Fiat-Chrysler, ci ha riprovato in Europa con il gruppo PSA che comprende Peugeot e Citroen. Ma questo gruppo appena qualche settimana fa si era alleato con la General Motors, e sarà che negli Usa c’è il duello con Chrysler a tenere banco, fatto sta che il colosso americano ha subito detto di no. Ed ovviamente PSA non ha potuto fare altro che respingere l’offerta di Marchionne.
Chrysler, una nuova hatchback in arrivo?
La casa automobilistica Chrysler, secondo quanto riferito dal Chief Executive Officer, Sergio Marchionne, potrebbe mettere al mondo una nuova hatchback di dimensioni medie, in un futuro non troppo distante: secondo le indicazioni ricevute dall’AD del Gruppo Chrysler, che ha battezzato questa vettura Chrysler 100 (senza spiegare se davvero si chiamerà così, nel caso fosse prodotta), per ora non c’è nulla di deciso e quindi per il momento i tecnici del costruttore di Auburn Hills non sono ancora al lavoro su questa particolare vettura. Eppure, questa possibilità non sembra remota: ora che il Gruppo Chrysler ha a disposizione lo scaffale di Fiat S.p.A. può pensare di concepire veicoli di dimensioni contenute senza dover partire da zero con la progettazione, sfruttando le competenze e le componentistiche della società italiana.
Marchionne, al Salone di Detroit 2012 nuovo look ed ipotesi di collaborazione
Solitamente preferiamo occuparci di automobili, non di uomini. Preferiamo le quattro ruote, che sono concrete e solide, alle due gambe, che invece sono più volatili, meno certe. Ma il Sergio Marchionne che si è presentato al Salone di Detroit 2012, in qualità di Amministratore Delegato di Chrysler Group (una delle società protagoniste della manifestazione), merita un po’ d’attenzione. E non solo per quello che ha detto.
Fiat S.p.A., gli analisti bocciano le previsioni (rosee) di Sergio Marchionne
Sergio Marchionne ha previsto che entro il 2014 Fiat S.p.A. e Chrysler Group saranno in grado di vendere oltre sei milioni di automobili ogni anno: è ottimista, il manager italo-canadese che dal nulla è riuscito a fondere due realtà distanti un oceano. Gli analisti, invece, non sono concordi alla sua previsione e sono di ben altre vedute: secondo un nutrito gruppo di uomini che coi numeri ci sanno fare, le due società riusciranno ad arrivare ad un volume di vetture commercializzate pari a 4,9 milioni entro il 2014, cioè ad un regime inferiore alle speranze di Marchionne di oltre un milione di veicoli.
Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. escono da Confindustria
Escono da Confindustria le società italiane Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. (la prima racchiude tutti i brand prettamente automobilistici dell’ex Gruppo Fiat, la seconda, invece, tutti quelli operanti in altri settori: la suddivisione e la differente quotazione sono avvenute qualche mese fa, con lo spin-off inglobato nel programma di rilancio promosso da Sergio Marchionne): la decisione, presa dopo un primo avvertimento all’inizio dell’estate, avrà validità dal primo giorno del prossimo anno ed è stata comunicata ad Emma Marcegaglia, imprenditrice alla guida dell’organizzazione italiana, e a tutti i media attraverso una lettera firmata proprio dall’Amministratore Delegato e Presidente del conglomerato italiano (rispettivamente di Fiat S.p.A. e di Fiat Industrial S.p.A.), Marchionne.