Le qualifiche GP Monza 2013 dicono che la Ferrari deve sempre inseguire. Nel tempio della velocità la più veloce è la Red Bull. Il più veloce è Sebastian Vettel che col passare dei gran premi si scuote di dosso sempre più il titolo di campioncino e si cuce gli abiti di imperatore che già furono del suo connazionale teutonico che tanti fasti ricorda invece alla Rossa.
Neppure la certezza della pole position lo ha fermato dal voler battere tutti, in primis sé stesso, abbassando ulteriormente il tempo del primo della griglia. Un dominio che si è visto fin dal rilevamento del primo settore con un tempo che nessuno ha fatto mai. Dopo Vettel, il compagno di squadra, quello sempre oscurato dal biondino tedesco, Mark Webber che completa una prima fila tutta Red Bull.
Sopravanzato, una volta tanto, dal compagno di squadra Massa, quarto, Fernando Alonso, quinto, mette in atto una sceneggiata via radio in diretta. Con l’amico brasiliano che lo sopravanza a bordo di una monoposto con pneumatici usati per tentare un improbabile gioco di scie che dovrebbe favorire lo spagnolo prima e lo stesso brasiliano poi, Alonso si lascia andare verso il team ai box con un forte, polemico, giusto “Siete proprio degli scemi! Mamma mia ragazzi!” (ma i buonisti di turno parlano di un “geni” invece di “scemi”). E come dargli torto.
Terzo in griglia, l’outsider di turno, che oscura la Rossa o forse no. Motore Ferrari dietro il Renault delle Red Bull, ma è quello della Sauber di Nico Hulkenberg, smagliante in conferenza stampa come non mai o come quel lontano GP del Brasile del 2010 in cui partì addirittura primo. Uniche due conferenze della sua carriera.