F1, Hamilton rimane alla McLaren, parola di Ron Dennis

ciao

A quanto pare anche Lewis Hamilton è pronto a bloccare il mercato piloti. Lo ha detto Ron Dennis, l’uomo grazie al quale Lewis ha potuto realizzare il suo sogno di guidare in F1.
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Le porte per le squadre avversarie sono tutte chiuse, apparte Ferrari e Mercedes, e la McLaren sembra la scelta più logica che il pilota possa fare. In vacanza Hamilton deciderà e Dennis per incoraggiarlo ha detto che la McLaren è ancora in lotta per il titolo e che migliorerà ancora.

Formula 1 2012, Ron Dennis: l’uomo chiave McLaren compie 65 anni

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Il suo ritiro dal ruolo di team principal non fece tanto scalpore, perché fu un suo desiderio passare inosservato.
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Eppure Ron è uno degli uomini più importanti nella storia della McLaren e della Formula 1. Vertice di spicco in squadra, grazie a lui hanno raggiunto il successo piloti come Lauda, Senna e Prost, riuscendo a conquistare 7 titoli costruttori. In occasione del suo 65mo compleanno nella giornata di venerdì, ripercorriamo i punti più importanti della sua carriera.

Il futuro McLaren fatturerà miliardi di dollari


Questa mattina a Singapore Ron Dennis ha lanciato il McLaren Automotive Asia, il progetto che segna l’interesse della casa inglese verso il continente orientale.

Il progetto futuro di Dennis è quello di incrementare il fatturato McLaren fino a raggiungere quote miliardarie. Per fare questo sarà necessario aumentare la vendita delle auto attraverso il McLaren Automotive Group e attraverso l’entrate provenienti dal McLaren Applied Technologies. La Formula 1 sarà irrilevante, infatti la sue entrate tra 10 anni saranno pari al 10%.

Gli Stati Uniti rimangono il mercato preferito per McLaren, qui infatti si vende il 42% contro il 35% dell’Europa, mentre il resto è affidato al mercato del Medio Oriente. Proprio perché gli USA rispondono bene Ron Dennis ha confessato di voler avviare un programma di corse per sostenere le vendite:” Vedrete una qualche forma di presenza McLaren in una qualche forma di motorsport in America”.

Le nostre ambizioni sono guidate dal desiderio di essere esclusivi” ha detto il capo McLarenQuando saremo completamente maturi saremo in grado di fare 4.000 auto l’anno. Ci saranno 3 modelli e varianti di essi, diversi segmenti nel mercato dei prezzi”.

Con questi numeri la strategia consiste nell’ottenere il 4% della fascia alta del mercato di auto sportive, quindi una strategia “Conservatrice” come lo stesso Dennis ha definito, pur riconoscendo che il mercato è dominato dalla Ferrari.

Tecnologia ed innovazione per McLaren


L’iniziativa della casa inglese vede la creazione prossima di un centro nei pressi di Woking, la sede attuale, finalizzata allo sviluppo di prodotti innovativi e di design con società terziarie, nonché la diversificazione del gruppo McLaren in settori al di fuori del motor sport quali l’high-tech.

Si chiama McLaren Applied Technology Centre(MAT) e sarà grande 60.000 metri tra laboratori, settori dedicati per la produzione di prototipi e test, locali per attrezzature di ricerca e sviluppo, centri di innovazione, uffici e spazi di riunione. La McLaren punta molto a formare del nuovo personale al suo interno, quindi saranno dedicati spazi per l’insegnamento che offriranno nuove competenze avanzate nel settore ingegneristico e tecnico grazie anche alla collaborazione con le scuole ed università locali.

300 operai saranno impiegati per i lavori durante tutto lo sviluppo, poi verranno creati 400 posti di lavoro permanenti al centro, mentre altri 200 posti occupazionali saranno creati indirettamente attraverso la produzione, fornitura e quindi la decentralizzazione attraverso dei centri al dettaglio nella zona.

Il boss della McLaren Ron Dennis ha dichiarato: “Questo è un momento incredibilmente emozionante non solo per la McLaren, ma anche per l’economia locale e l’innovazione del Regno Unito nel settore tecnologico. Dedicando una parte di questa proposta in un nuovo progetto per l’istruzione e la formazione, saremo in grado di formare i giovani talenti di ingegneria del futuro e creare soluzioni d’avanguardia per una vasta gamma di problemi. Stiamo anche studiando, con Woking Borough Council, l’opportunità di stabilire una presenza fisica per la McLaren nel centro della città, permettendo alla comunità di sentirsi parte del successo ottenuto dalla McLaren “.

F1, clamoroso Fia: Briatore radiato a vita. Lo zampino di Mosley?

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Clamoroso in Formula 1. Lo diciamo subito: Flavio Briatore è stato radiato. Per lui, la Formula 1 è un percorso precluso a vita. Lo ha deciso il Consiglio Mondiale della Fia riunitosi oggi a Parigi.

Il verdetto è stato reso noto pochi minuti fa e rimanda al caso “Singapore 2008” che ha visto protagonisti in questi gironi Nelson Piquet jr. e l’ex direttore generale del team Renault, che già aveva rassegnato le dimissioni. Non solo Briatore a pagare, ma in realtà è come se fosse così: per la scuderia francese, infatti, una sospendere di due anni con la condizionale (come dire, per ora non accade nulla ma attenzione, perchè un secondo episodio nell’arco di due anni porterebbe a sanzioni inevitabili).

Debutta la nuova McLaren, ma Ron Dennis si ritira

Ieri è toccata alla McLaren-Mercedes svelare la sua nuova monoposto, che verrà utilizzata tra qualche mese nell’attesissimo campionato di Formula Uno. E’ la MP4-24, auto che deriva dalla neo-campionessa del mondo dell’anno scorso, ma che fondamentalmente è stata modificata per l’adeguamento alle nuove regole. Contemporaneamente a ciò Ron Dennis ha dato le sue dimissioni come team principal della squadra. A seguire i commenti dei piloti Hamilton e Kovalainen.

La McLaren accusa la FIA

Concluso il GP di Francia, i responsabili della McLaren-Mercedes hanno indicato uno scorretto comportamento della FIA, proprio per il fatto che i commissari sono sempre pronti a punire il team anglo tedesco che altre squadre.

L’anno scorso il team ha perso il campionato costruttori a causa della famosissima Spy-Story, evento che accusava la McLaren di aver spiato alcuni progetti della Ferrari. Situazione che alla fine costò cara all’intera squadra, soprattutto dopo la sanzione che ha previsto il pagamento di 100 milioni di dollari.

F1, la rivincita di Dennis

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La stampa inglese e quella spagnola lo avevano ormai dato in pensione, dimissionario. Si diceva che in Australia non sarebbe neanche andato, ed invece Ron Dennis ha sfruttato la vittoria di Lewis Hamilton per salire sul podio insieme a lui davanti al mondo intero, ad alzare il trofeo del vincitore e prendersi una rivincita contro tutto e tutti, ripetendo quella ritualità che nel 2007 la FIA, in un eccesso di repressione, gli aveva proibito di celebrare.

Per la Mclaren una giornata perfetta, per Hamilton la vittoria della maturità. Perchè dimostra che la crisi di nervi avuta in Cina e in Brasile 2007 è gia dimenticata e senza l’irritante presenza di Alonso, Hamilton è ormai prossimo alla perfezione: come consistenza mentale, precisione di guida e resistenza fisica.

Non ci doveva essere e magari è stata solo una coincidenza, ma contemporaneamente all’assenza di Jean Toad, la prima dai box Ferraridal 1993, il Cavallino e i suoi piloti sono andati incontro ad una giornata disastrosa.

Un vero incubo considerando che i Ferraristi e Kimi Raikkonen erano i favoriti. La Ferrari ha rotto due motori, in qualifica ha incontrato problemi meccanici, ha sbagliato le scelte tattiche.

Con Dennis ai box la Mclaren rinasce, senza Toad la Ferrari naufraga. Semplice coincidenza?

Dennis lascia la Mclaren?

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Da qualche mese si vociferava la possibilità che Ron Dennis lasciasse la Mclaren, ma il diretto interessato aveva categoricamente smentito in più occasioni, l’ultima circa un mese fa.

Ora sembra proprio che il boss della scuderia di Woking sia prossimo a lasciare il team anglo-tedesco. A sostenerlo è il quotidiano spagnolo “Marca“, secondo il quale la decisione sarebbe stata presa per le sempre più accese pressioni da parte della Mercedes.

Non è un segreto infatti, che la Mercedes (la quale possiede il 40% delle azioni Mclaren) abbia deciso ormai da diversi anni di tornare in Formula 1 non solo come motorista, ma come vero e proprio team, seguendo ciò che hanno fatto già negli anni scorsi BMW, Toyota ed Honda.