Sir Richard Branson, stupiscici ancora. Dopo il progetto dei viaggi spaziali dedicati ai multi milionari, il proprietario della Virgin ha deciso di sbarcare anche in Formula 1. C’è da giurare che la sua presenza non passerà inosservata, visto che, da sempre, Branson è abituato a sbalordire il pubblico. O, per lo meno, a farlo divertire. E se qualcuno potrebbe guardare con diffidenza ai volti nuovi che da marzo (ma non dimentichiamoci che il primo assaggio di F.1 si avrà a Valencia il 1 febbraio con i test), basta che si ricordi di quanti avrebbero puntato sulla Brawn Gp poco meno di un anno fa, quando la Honda, uscendo dal mondiale, cedette macchine e scuderia all’ex direttore tecnico della Ferrari. Certo, Ross Brawn aveva un’esperienza decennale in F.1, ma Branson si sta impegnando seriamente, anche economicamente. Lo conferma anche John Booth, proprietario della Manor Sport, diventata Virgin Racing dopo l’accordo con Branson: secondo Booth, l’imprenditore inglese dimostrerà, infatti, le sue capacità costruendo un progetto che stupirà.
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F.1: Timo Glock alla Virgin per guidare al ritmo di rock ‘n’ roll
Nuova stagione, nuova vita per Timo Glock. Dopo aver concluso l’esperienza in Toyota, due anni al volante del team giapponese con due decimi posti (un solo podio in Malesia nella scorsa stagione), il pilota tedesco ha scelto la Virgin Racing dove sarà affiancato dall’esordiente Lucas di Grassi. Il passaggio nella scuderia del magnate Richard Branson, che nella scorsa stagione era stato uno degli sponsor della Brawn Gp, offre a Glock, nel 2009 al fianco di Jarno Trulli, l’occasione per dimostrare tutto il suo valore.
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