Quale futuro per la Lotus-Renault?


Il team con sede ad Estone ha un passato confuso tanto quanto al suo futuro. Dopo che la Renault uscì di scena a fine 2009, a seguito dello scandalo del Crash-Gate, fu l’azienda Genii a comprare il team di F1. Questa dopo aver pagato i debiti a Renault ha chiesto la collaborazione del Gruppo Lotus, principalmente era una collaborazione che ancora tutt’oggi si limita ad una sponsorizzazione, ma si era previsto l’acquisizione completa del team.

Questo poteva succedere, ma a causa della questione del nome Lotus, in controversia con il team di Tony Fernandes, ci furono dei rallentamenti. In seguito la questione del nome è stata risolta e nonostante Fernandes avesse fatto intendere di cambiare il nome del suo team malese, sembra che ci siano dei problemi per l’attuale Renault nel convertire il suo nome in Team Lotus.

Così Genii aveva cercato delle alternative ed il governo francese sembrava avere ottime credenziali, in quanto si pensava volesse rilanciare l’immagine motoristica francese che da qualche anno non gode più ne di un GP, ne di un team, ne di un pilota. Questo ovviamente è molto difficile, perché in Francia presto ci saranno le elezioni e nessuno vuole impegnarsi con un investimento a lungo termine nel settore motor-sportivo.

Poi è nata un’altra storia. La Proton che detiene il Gruppo Lotus sembrava volesse vendere questo marchio, ma inizialmente nessuno voleva comprarlo, a causa dei debiti, poi però le soluzioni si sono intraviste in Tony Fernandes e in Genii.

Legame Red Bull-Renault, un semplice accordo?


Durante il Gran Premio d’Italia è stato annunciato che la Renault ha stretto un lunghissimo e fortissimo legame con la Red Bull, un contratto che non copre soltanto la fornitura degli attuali motori V8 fino al 2013, infatti anche quando verranno introdotti i motori V6 da 1,6 litri turbo la partnership continuerà, segno di reciproca fiducia tra le parti.

La Renault che è stata sempre accusata di costruire propulsori poco potenti è stata smentita dopo che Vettel ha dominato sia a SPA che a Monza, i tempi della velocità in Formula 1, in più è doveroso ricordare che i motori francesi sono affidabilissimi, quest’anno non si è assistito al minimo problema.

La Renault che oltre a fornire l’attuale Lotus-Renault con i suoi motori, non è più in Formula 1 come titolare di un team, anche se quest’ultima porta il suo nome, il proprietario è la società di investimenti Genii.

Sembra però che quest’ultimo accordo tra le due parti sia qualcosa di più intenso, una legame tecnico molto intrinseco, segno che forse la Renault stia valutando un ritorno ad una partecipazione più consistente nello sport.

Al numero due della Renault, Carlos Tavares è stato chiesto cosa pensa sulla questione Renault ed un possibile ritorno in qualità di proprietario di team:” Avere un team di F1 come produttore è un’arma a doppio taglio. Devi vincere. E se non si vince, è una cosa seria. La soluzione di essere un fornitore di motori ha un senso ed è chiaramente più accettabile nel lungo tempo per un costruttore”.

La Red Bull è un team vincente e sicuramente rimarrà ai vertici per altri anni, economicamente non hanno problemi , l’esperienza c’è e il giusto personale non manca.

il segreto della nuova Renault


I misteri della Formula 1 riescono sempre ad affascinare tanto quanto o forse ancor di più delle stesse corse che la domenica prendono vita nei diversi Gran Premi. Ciò che sta accadendo all’interno della Renault è veramente geniale o qualcosa di irrealizzabile? Perché un costruttore decide di ritirarsi e invece si presenta con una macchina che esalta gli stessi colori degli anni 70? E’ tutto un trucco per coprire il falso ritiro dei francesi, reso tale con l’acquisto del 75% da parte di Genii? E perché la Renault ha deciso di vendere a Gerard Lopez invece di accettare l’offerta di David Richards, l’uomo che avrebbe riportato il nome “Aston Martin” in Formula 1?

La vera risposta c’è la da James Allen, giornalista britannico, che ha spiegato i nuovi propositi del team. Tutti avranno notato come la nuova livrea della Renault sia assente di ricchi sponsor, bene la risposta sta nel fatto che Lopez è interessato a creare un nuovo Business Network sfruttando il suo ingresso in F1 come piattaforma per promuovere tantissime idee che possano coinvolgere all’interno dello sport stesso diverse aziende.

F1, Renault fuori dal Mondiale 2010?

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Si è già detto del clamoroso addio di Toyota alla Formula Uno, annunciato in una valle di lacrime dai vertici del club, giunto peraltro dopo le defezioni di colossi quale la Bmw, la Honda e la Bridgestone, ma pare che per il circo dei motori non sia ancora tutto. Come se non bastasse, arrivano le grosse perplessità di Renault che ha già annunciato di non sapere quale scenario si prospetterà per la scuderia nel 2010: forse la casa francese parteciperà al Mondiale, forse no.

Rischia di diventare l’ennesima batosta per un contesto che – con l’avvento di Jean Todt alla Presidenza Fia – avrebbe dovuto risollevarsi e cancellare gli scandali più recenti – uno dei quali ha visto come protagonista proprio la scuderia francese – ma in realtà vede davanti a sè nubi nere e cariche d’acqua. Inutile nascondere che le parole dell’Amministratore Delegato di Renault, Carlos Ghosn, non siano affatto servite a sciogliere i dubbi:

Max Mosley: “Fia, Todt è Presidente ideale”

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L’avvicinarsi dela pensione (mandato in scadenza, ndr) sta ringalluzzendo Max Mosley che, da qualche tempo a questa parte, non perde occasione per rilasciare dichiarazioni inerenti al presente più immediato e al futuro più prossimo del contesto della Formula Uno.

Stavolta, dopo aver sentenziato ulteriormente sull’episodio che ha interessato la Renault e Flavio Briatore attaccando nuovamente l’operato di quest’ultimo, è tornato a sviluppare il “Mosley-pensiero” a proposito del successore in Fia. Stavolta, non c’è condanna nelle sue parole ma unappoggio incondizionato verso clui che, a detto di Mosley, può essere considerato l’nico vero erede ai vertici della Federazione. Ovvero, Jean Todt.

Tuttavia, vista l’antipatia che suscita il personaggio a più di un addetto ai lavori e a buona parte delgli appassionati, non siamo sicuri del fatto che abbia reso un servigio all’ex ferrarista:

Kubica alla Renault: Alonso è già un ricordo

kubica-renault-2010Quattordicesimo con un misero bottino di nove punti: il bilancio di Robert Kubica a Mondiale quasi in archivio non è certo positivo: dopo la marcia spettacolare dello scorso anno – quando vinse un gran premio e riuscì a mettere in archivio la bellezza di 75 punti – per il 24enne pilota polacco il 2009 è stata la stagione del ridimensionamento.

Che non sia dipeso da lui, è poco ma sicuro: la Bmw Sauber, quest’anno, non ha certo brillato, cominciando a ingranare solo dalla seconda parte dell’anno. Quello più prolifico per pilota e scuderia. Le ambizioni di Kubica sono alte e il talento di cui dispone gli consente di immaginare scenari più rosei: essere protagonista, innanzitutto, e lottare per qualcosa di importante, quale passo successivo.

F1, Briatore: “Lascio per salvare la squadra”. Renault: “Duro colpo”. Alain Prost futuro G.M.?

briatore-renaultOramai è ufficiale: dopo le indiscrezioni fatte trapelare dal quotidiano spagnolo “As”, Flavio Briatore ha lasciato il suo incarico in Renault (assieme al direttore tecnico Pat Symonds, ndr) e si è concesso sulle pagine del Daily Mirror in quella che è a tutti gli effetti un’intervista volta a chiarire la situazione.

Per gli inglesi, il caso ha preso la denominazione di “crashgate” e rimanda a ciò che accadde nel corso del Gp di Singapore dello scorso anno (Piquet jr. ha confessato di aver assecondato la squadra ed essere incapèpato in un incidente volontario al fine di favorire Fernando Alonso).

Nelle parole del manager italiano, tutta la verità secondo Flavio Briatore.

Alonso e la nuova Renault R29

Qualche giorno fa il team Renault ha presentato la sua nuova macchina in Portogallo. Non è facile dedurre se la squadra francese ha colmato i ritardi che in questi anni ha avuto, anche perché con l’introduzione delle nuove regole le carte possono essersi ribaltate a favore di qualcun’altro. Per capire se la Renault sarà in grado di tornare a vincere come nel 2006 basta leggere il resoconto dell’intervista fatta al pilota Fernando Alonso.