Formula 1, Red Bull: Webber e Vettel fanno pace

In casa Red Bull si prova a fare quadrato dopo l’incidente che ha visto coinvolti i due piloti della casa austriaca, nello scorso weekend al 43° giro del Gran Premio della Turchia, vinto poi dall’inglese Hamilton su McLaren. Mark Webber e Sebastian Vettel, si sono infatti seduti attorno ad un tavolo con i vertici della scuderia proprio in questi giorni.

I due compagni di squadra, al centro delle polemiche dopo l’incidente che li ha visti negativamente protagonisti, hanno incontrato Christian Horner, Adrian Newey e Helmut Marko nel quartier generale della scuderia a Milton Keynes nel Regno Unito, e hanno entrambi chiesto scusa, con tanto di foto ironica regalata alla stampa. È stato un incontro positivo, che traccia una linea di demarcazione dopo il grane episodio della Turchia. Il team è ora completamente concentrato sulla prossima settimana, quando si correrà il Gran Premio del Canada. Questo in sintesi recita il comunicato della Red Bull, a cui fanno seguito le parole dei due piloti che qui riportiamo.

Formula 1, la Red Bull difende Vettel. Webber: “Incontriamoci e chiariamo”

Il caos è totale dentro casa Red Bull. Dopo l’incredibile incidente tra Webber e Vettel al 43° giro del Gran Premio della Turchia, che le due mono posto stavano dominando, nonostante un Hamiton mai domo, non cessano le polemiche. Soprattutto, sorprende la presa di posizione della casa austriaca, che oggi ha difeso il giovane pilota tedesco, indicato sin da subito da tutti gli addetti ai lavori, come il responsabile dello sciagurato episodio. Ma dopo due giorni dal Gran Premio, la Red Bull dice che no, non è colpa di Vettel: perché andava più forte di Webber e soprattutto, aveva più benzina dell’australiano il quale, sapendo questo piccolo ma decisivo particolare, avrebbe dovuto far passare il compagno di squadra.

Per la squadra dunque l’australiano non aprendo la porta a Vettel non ha pensato all’interesse comune, una specie di insubordinazione. Questa è ovviamente la loro interpretazione. Tesi debole, o quanto meno confusionaria, visto che arriva comunque con grande ritardo. Ciò detto, sempre oggi Mark Webber ha deciso di fare il primo passo. “Sebastian e io ci siederemo al tavolo e parleremo. Dobbiamo evitare costosi passi falsi come questo in futuro”.

Formula 1, Gp Turchia: Webber in pole, male le Ferrari

La sessione delle prime prove libere ci aveva tratto in inganno. E invece, ancora una volta, le qualifiche ha ristabilito le giuste gerarchie. Le Red Bull di Webber in pole davanti a tutti con Vettel terzo, la McLaren di Hamilton seconda pronta in agguato, nella speranza che domani in gara qualcosa vada storto per la casa austriaca. La Ferrari ha invece sofferto. E non poco. Questo in estrema sintesi il verdetto delle qualifiche del GP di Turchia. Che hanno visto confermare ancora una volta la forza delle vetture di Adrian Newey e lo straordinario stato di grazia di Mark Webber, autore della pole position, la quarta del suo 2010, la terza consecutiva. Dietro di lui Lewis Hamilton con la prima McLaren, solo terzo Sebastian Vettel con l’altra Red Bull. Quarto posto per la seconda McLaren, quella di Jenson Button. Insomma una sfida Austria-Germania a tutti gli effetti.

La Ferrari ha invece come detto deluso le attese. I due piloti del Cavallino sono stati preceduti, è il caso di Felipe Massa, addirittura dalle due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg, e dalla Renault del solito bravo Kubica. Un ottavo posto abbastanza indicativo quello del brasiliano. Ma anche peggio è andata allo spagnolo Fernando Alonso, appena 12°. Domani entrambi saranno chiamati a una difficile rimonta.