F1 Brundle: regolamenti contro Red Bull, Vettel frustato

Martin Brundle, l’ex pilota di Formula Uno, nonché attuale commentatore su SKY, ha detto che la sorpresa di questo inizio campionato è la mancata competitività della Red Bull campione del mondo.

L’uomo sostiene che gli attuali regolamenti sono stati creati per eliminare il dominio della squadra anglo- austriaca, un dominio che ha pagato due titoli iridati nelle ultime due stagioni. Proprio per questo motivo Sebastian Vettel è frustrato ed in Malesia non ci sono altre spiegazioni per commentare lo strano comportamento nei confronti dell’indianio Karthikeyan.

Red Bull sportiva o avversaria di Webber?


A San Paolo la Red Bull ha ottenuto il suo primo titolo da costruttore, un titolo meritatamente conquistato grazie alla creazione della macchina più forte, in grado di vincere in qualsiasi circuito che quest’anno si sia disputato, ma questa domenica abbiamo assistito ad un evento che dietro a se lascia un dubbio fortissimo che nessun fan di questo bellissimo sport potrà mai svelare.

La Red Bull ha evidenziato il suo comportamento sportivo lasciando correre i suoi piloti liberamente? Non aver fatto vincere Webber e quindi avergli negato di accorciare il gap da Alonso è stato frutto di un atteggiamento del tutto sportivo, oppure il team rivale all’australiano si accontenta del singolo successo del tedesco?

Se la prima opzione è valida allora Fernando Alonso deve obbligatoriamente vincere il suo terzo titolo con un vantaggio che superi i 7 punti, perché lo schiaffo inflitto in Brasile fa male alla Ferrari. Se così fosse ci ritroviamo davanti una squadra dove la priorità sulle corse sono la competitività stessa dei rispettivi piloti, senza l’ausilio di ordini di squadra, atteggiamento del tutto diverso all’interno del team di Maranello.

Questo è un comportamento degno della più grande ammirazione verso il team austriaco, perché l’evoluzione della Formula 1 ha portato le squadre a vivere lo sport come un business con la relativa conseguenza della selezione del pilota più forte, di colui in sostanza che può portare più facilmente la squadra alla vittoria.

Ma è giusto porsi una questione. Se Vettel fosse stato al posto di Webber nella classifica piloti avremmo assistito a gli stessi trattamenti? Difficilmente Christian Horner avrebbe concesso a Webber

Formula 1, la Red Bull difende Vettel. Webber: “Incontriamoci e chiariamo”

Il caos è totale dentro casa Red Bull. Dopo l’incredibile incidente tra Webber e Vettel al 43° giro del Gran Premio della Turchia, che le due mono posto stavano dominando, nonostante un Hamiton mai domo, non cessano le polemiche. Soprattutto, sorprende la presa di posizione della casa austriaca, che oggi ha difeso il giovane pilota tedesco, indicato sin da subito da tutti gli addetti ai lavori, come il responsabile dello sciagurato episodio. Ma dopo due giorni dal Gran Premio, la Red Bull dice che no, non è colpa di Vettel: perché andava più forte di Webber e soprattutto, aveva più benzina dell’australiano il quale, sapendo questo piccolo ma decisivo particolare, avrebbe dovuto far passare il compagno di squadra.

Per la squadra dunque l’australiano non aprendo la porta a Vettel non ha pensato all’interesse comune, una specie di insubordinazione. Questa è ovviamente la loro interpretazione. Tesi debole, o quanto meno confusionaria, visto che arriva comunque con grande ritardo. Ciò detto, sempre oggi Mark Webber ha deciso di fare il primo passo. “Sebastian e io ci siederemo al tavolo e parleremo. Dobbiamo evitare costosi passi falsi come questo in futuro”.

La Red Bull rimane la favorita


Schumacher Mercedes, Hamilton McLaren, Alonso Ferrari? Coppie stupende, coppie che la Formula 1 si merita senza ombra di dubbio, ma che non esprimono la stessa superiorità che invece la Red Bull con il suo debutto ha trasmesso in questi giorni. Dopo la straordinaria stagione trascorsa, chiusa in seconda posizione nella classifica costruttori, il team austro-britannico ha presentato la sua nuova vettura per disputare l’attesissimo campionato che prenderà inizio nel mese di marzo.

E’ facile capire che la RB6 è la favorita per il 2010, prima di tutto perché quasi tutti i team concorrenti hanno imitato notevolmente il telaio che lo stesso Newey aveva progettato per la vettura del 2009, dunque nelle corse se qualcuno ti imita vuol dire che il tuo lavoro sta procedendo molto bene, secondariamente per il fatto che avendo dimostrato una buona affidabilità in passato, gli ingegneri non hanno perso tempo ed hanno impiegato tutte le risorse per la nuova vettura.

Nel 2009 la RB5 è stata la migliore macchina, ovviamente tra quelle che hanno rispettato il regolamento FIA(dunque senza il discusso diffusore), poi però Newey decise di adattare il componente che ha permesso alla Brawn GP di dominare ad inizio stagione. Questo adattamento non solo avvenne in tempi brevissimi, ma gli ingegneri della Red Bull per realizzare ciò non variarono di molto la vettura.

In Cina Vettel conquista la Pole

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Non è una sorpresa trovare le Red Bull così competitive, ma sopravanzare le Brawn GP e le due Toyota è un risultato straordinario. Sebastian Vettel ha ottenuto la pole position nel Gran Premio della Cina, seguito da Fernando Alonso, che avendo montato il nuovo diffusore nella sua Renault pare essere tornato in prima linea. Ottimo il terzo tempo di Mark Webber, che mette dietro le due Brawn di Barrichello e Button. Sesto Trulli e settimo Nico Rosberg. Piccola consolazione per l’ottavo tempo di Raikkonen, mentre Hamilton in nona posizione precede l’esordiente Buemi che chiude la top ten con la Toro Rosso.

Male Felipe Massa, che classificatosi tredicesimo non è riuscito ad entrare in Q1 per un errore personale. Brutta giornata per la BMW, soprattutto per Robert Kubica che stranamente partirà 18mo.

Ecco la classifica ufficiale delle qualifiche: