F1 2012, Jerez ha promosso le nuove Pirelli


L’azienda italiana impegnata in Formula 1 dal 2010 è uscita dai test di Jerez pienamente soddisfatta. Le nuove gomme Pirelli sono un successo, perché sono venute incontro a tutti gli obiettivi che l’azienda aveva prefissato. Rispetto al 2011 le gomme non lasciano più grande quantità di materiale lungo la pista, soprattutto nelle lunghe percorrenze, sono più aderenti e il divario tra i vari composti è minore.

F1, nel 2012 cambieranno i colori delle Pirelli


Se in termini di spettacolo e incertezza le gomme Pirelli hanno portato aria fresca nel circus della Formula 1, contrariamente alla Bridgestone è difficile comprendere ad ogni gara quale pneumatico è stato scelto e soprattutto è complicato durante l’evento distinguere quale mescola è stata scelta da un team.

La Pirelli ha già capito questo inconveniente e sta lavorando per rimediare a ciò in vista della stagione 2012. Quest’anno le mescole che la casa italiana porta sono 4: Argento(Dure), Bianco(Medie), Giallo(Morbide), Rosse(Supermorbide). Principalmente il problema riscontrato è apparso quando in alcuni circuiti si usano le dure e le medie, ma il problema è evidente anche per le restanti.

Direttore del motor sport Paul Hembery ha così spiegato l’obiettivo in vista della prossima stagione” Penso che abbiamo bisogno di un cambiamento e di migliorare la marcatura, sicuramente tra la mescola più dura e la mescola media con l’argento e il bianco”.

Quindi dobbiamo creare più distinzione e dare più colore, così le gomme saranno riconoscibili quando sono in giro. Stiamo lavorando su di esso. Non abbiamo le soluzioni ancora e forse potremmo ricorrere ad un concorso per far scegliere alle persone i colori dei pneumatici per l’anno prossimo.

Il vero problema della visibilità non sta tanto sul colore ma sulla posizione del marchio che serve appunto a creare le differenze. La Bridgestone colorava i suoi pneumatici con delle curve verdi in una posizione che poteva essere vista sia quando la macchina era inquadrata lateralmente che di fronte, erano molto più intuitive e non c’erano 4 opzioni, questo poteva permetterselo perché le gomme non avevano una forte usura.

F1, non solo spettacolo con le Pirelli


Con questo articolo vogliamo spiegare quali sono i dubbi che in questa fase pre-stagionale sono presenti tra le diverse squadre di Formula 1. L’alto degrado che gli pneumatici Pirelli subiscono sono frutto di uno studio appositamente premeditato dalla casa italiana proprio per incentivare lo spettacolo durante le gare, ma dietro a questo appetibile fattore si nasconde una dubbiosa conseguenza. Il forte degrado costringerà le squadre a ridurre la durata dei test liberi del venerdì. Il risultato? Meno sviluppo per le gare successive e meno occasioni per i giovani di testare le macchine più veloci del mondo.

Ogni squadra porta 11 treni di gomme per l’intero week-end. Considerando che 3 treni(2 set Hard – 1 set Soft)vengono utilizzati durante le prove libere del venerdì rimangono per i restanti giorni 8 treni. Da notare il fatto che le prove libere devono essere gestite nella maniera ottimale, soprattutto quando i team provano componenti nuove, perché l’alto degrado delle gomme(l’attuale degrado riduce di 6 secondi la prestazione di uno pneumatico) non permette a gli ingegneri di effettuare confronti tra le varie prestazioni che un pilota effettua.

Si arriva al sabato. Prima delle qualifiche i piloti utilizzano altri due set e dunque la pole position viene contesa con 6 treni, ma in considerazione della gara domenicale il pilota dispone di 3 set per effettuare l’intero programma. A questo punto è evidente che i piloti dovranno eseguire la loro prestazione in un singolo giro secco, perché da come si è constatato negli ultimi test,dal secondo giro in poi le prestazioni dello pneumatico alzano i tempi di 1 secondo compromettendo l’esito della qualifica stessa.