Tantissimi sorpassi, colpi di scena, ma l’attenzione principale di oggi era tutta sul rettilineo principale per verificare se l’ala mobile diversamente che a Melbourne cambiasse qualcosa. Per quello che ci si aspettava dal DRS non c’è stato un positivo riscontro in termini di spettacolo, forse ufficialmente si può dire che la FIA ha fallito.
Diversamente c’è stata molta confusione, non è stato chiaro quando i piloti facevano ricorso al sistema e perché a volte non lo utilizzavano, ma soprattutto non si capisce se fondamentalmente questo sistema da un vantaggio.
A mischiare le carte invece sono state le Pirelli. Ci sono stati parecchi pit-stop, Alonso ed Hamilton si sono dovuti fermare più degli altri, il primo causa incidente, il secondo per via del suo stile di guida che manda in surriscaldamento le gomme.
Piloti al limite, costantemente attenti alle prestazioni degli pneumatici. I premiati alla fine sono quelli come Button che hanno saputo gestire le gomme dall’inizio alla fine, lodati appunto per il pregiato stile sensibile.
Le soft della Pirelli hanno rispettato le previsioni in quanto hanno garantito una percorrenza massima di 12-13 giri, mentre a sorprendere sono state le gomme hard che come nel caso di Webber e Hamilton hanno costretto i rispettivi piloti ad entrare più del previsto ai box.