F1, non si vendono i posti alla Force India


Ancora prima che si correrà ad Abu Dhabi, Adrian Sutil, Nico Hulkenberg e Paul di Resta conosceranno quello che sarà il loro destino per il 2012. A confermare questo impegno è stato il proprietario del team Mallya, che avendo ascoltato le richieste di Sutil ha deciso di anticipare la decisione precedentemente fissata per dicembre.

Ho messo bene in chiaro che avrei deciso entro dicembre, tuttavia, è stato chiesto di decidere anticipatamente, così rispetterà chi ha bisogno di prendere una rapida decisione, questo è tutto quello che posso dire” ha continuato Mallya Tutti i tre i piloti sono lì, tutti e tre sono in conflitto e sono tre piloti di alta classe per quanto mi riguarda. Solo due possono sedersi in macchina, quindi sarà un anno difficile per me. Ma io rispetto le loro esigenze e deciderò prima “.

Il proprietario della Force India ha poi voluto sottolineare che i ricchi sponsor che coprono le spalle di Sutil non incideranno sulla scelta. Il team indiano non necessita di piloti paganti, perché ultimamente ha stretto un forte accordo con il Gruppo Sahara, un legame che ha portato alla squadra ben 100 milioni di dollari.

Non abbiamo bisogno di piloti paganti, non ne abbiamo mai avuto bisogno, perché non vogliamo vendere un posto in macchina” ha detto Mallya “Così la sponsorizzazione che arriva non è rilevante per quanto mi riguarda, ma vogliamo prestazioni”.

Il caso Sutil è l’opportunità di Hulkenberg


Nessun augurio, nessuna presunzione, solo curiosità intrecciata ad una storia uguale che in passato diete l’occasione a Michael Schumacher di scavalcare i tempi di attesa del suo debutto in F1.

Recentemente il pilota Adrian Sutil è stato accusato di aver aggredito durante una festa Eric Lux, il co proprietario della Genii Capital nonché della Renault F1. A denuncia fatta adesso il pilota tedesco ne dovrà rispondere e pare che nel mezzo verrà tirato Lewis Hamilton, amico stretto dell’accusato, pur non avendo partecipato alla rissa.

L’incidente avvenuto in un night club di Shangai è poco chiaro, ma a quanto pare la parte lesa pare esser stata ferita da un oggetto di vetro.

Nel 1991 un caso molto simile, seppur meno grave, successe al pilota Bertrand Gachot, accusato di aver aggredito un taxista nel cuore di Londra. Il pilota ritenuto colpevole fu arrestato e al suo posto alla Jordan decisero di far correre il debuttante 22enne Michael Schumacher. In quella prima occasione, svoltasi in Belgio, Schumacher ottenne un settimo posto durante le qualifiche dimostrando alla luce di tutti il talento che possedeva.

A tal proposito dato il serio episodio del pilota Force India, pare scontato che Nico Hulkenberg già debuttante nel 2010 con la Williams, nonché attuale riserva della squadra indiana, possa in un futuro molto vicino ritrovarsi come pilota titolare.

Non servono raccomandazioni in Force India


Non sarà nessuno sponsor, nessuna partnership, nessuna nazionalità a decidere la linea di piloti della Force India, ma la scelta prodotta da una selezione che garantisca al team indiano di poter raggiungere la zona podio nel 2011.

E’ stato Vijay Mallya a svelare che la squadra non necessità ne di piloti paganti ne di piloti indiani, ma di piloti in grado di poter alzare il livello prestazionale della vettura. in lista per la prossima stagione ci sono Heidfeld, Paul di Resta(spinto dalla collaborazione con Mercedes), Nico Hulkenberg(il suo manager Weber lo vorrebbe portare alla Ferrari), Karun Chandhok(Ecclestone per attirare spettatori lo vorrebbe ufficialmente nel team per il debutto del GP Indiano).

Anche gli attuali piloti potrebbero essere riconfermati, Liuzzi è già sotto contratto, mentre Sutil preferirebbe andare in un top team.

Tutti mi chiedono se ci sarà un pilota indiano, a me piacerebbe avere un pilota indiano, ma spendiamo un sacco di milioni di euro per lo sviluppo della macchina, quindi non si può compromettere la qualità ed abilità del pilota” ha spiegato Mallya.

Il proprietario ha detto che Chandhok non ha un vantaggio grazie alla sua nazionalità, infatti l’impegno è di riuscire a trovare un Lewis Hamilton in India, un pilota che faccia la differenza, proprio per questo motivo è aperta la caccia tra l’ 1,2 miliardi di persone che popolano la penisola.

Parlando della stagione appena conclusa Mallya ha poi spiegato