F1, Renault fuori dal Mondiale 2010?

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Si è già detto del clamoroso addio di Toyota alla Formula Uno, annunciato in una valle di lacrime dai vertici del club, giunto peraltro dopo le defezioni di colossi quale la Bmw, la Honda e la Bridgestone, ma pare che per il circo dei motori non sia ancora tutto. Come se non bastasse, arrivano le grosse perplessità di Renault che ha già annunciato di non sapere quale scenario si prospetterà per la scuderia nel 2010: forse la casa francese parteciperà al Mondiale, forse no.

Rischia di diventare l’ennesima batosta per un contesto che – con l’avvento di Jean Todt alla Presidenza Fia – avrebbe dovuto risollevarsi e cancellare gli scandali più recenti – uno dei quali ha visto come protagonista proprio la scuderia francese – ma in realtà vede davanti a sè nubi nere e cariche d’acqua. Inutile nascondere che le parole dell’Amministratore Delegato di Renault, Carlos Ghosn, non siano affatto servite a sciogliere i dubbi:

F1, Singapore 2009: oltre i fantasmi, l’entusiasmo di Raikkonen

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Foto scelta apposta: la faccia pulita di Kimi Raikkonen, sperando che porti bene all’intero contesto. Caso Briatore a parte (ma quanto poco se ne riesca  a prescindere in questo momento, è evidente) il circuito della Formula 1 è proiettato al prossimo appuntamento motoristico, quello – guarda caso – di Singapore.

Si torna sul luogo incriminato ma stavolta, tra i fantasmi della safety car e di Nelson Piquet jr., della Renault e di ordini di scuderia, occorrerà fare in modo che la pista asiatica venga ricordata per attimi di gloria, anzichè per scandali da prima pagina.

Per la Ferrari, per esempio, si prospetta l’occasione di riprendere il cammino laddove lo si era lasciato a Monza: il terzo posto di Kimi Raikkonen e il quattordicesimo di Giancarlo Fisichella.

F1, clamoroso Fia: Briatore radiato a vita. Lo zampino di Mosley?

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Clamoroso in Formula 1. Lo diciamo subito: Flavio Briatore è stato radiato. Per lui, la Formula 1 è un percorso precluso a vita. Lo ha deciso il Consiglio Mondiale della Fia riunitosi oggi a Parigi.

Il verdetto è stato reso noto pochi minuti fa e rimanda al caso “Singapore 2008” che ha visto protagonisti in questi gironi Nelson Piquet jr. e l’ex direttore generale del team Renault, che già aveva rassegnato le dimissioni. Non solo Briatore a pagare, ma in realtà è come se fosse così: per la scuderia francese, infatti, una sospendere di due anni con la condizionale (come dire, per ora non accade nulla ma attenzione, perchè un secondo episodio nell’arco di due anni porterebbe a sanzioni inevitabili).

F1, Briatore denuncia Piquet jr., che contrattacca: “Ha manie di onnipotenza”

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Il circo dello spettacolo che è sempre stato la Formula 1 rischia di diventare, in questi frangenti, il baracchino della comicità assoluta. Viene da sorridere, ma tant’è. Nel vivo della vicenda che ha interessato in maniera diretta Flavio Briatore, la famiglia Piquet e il gruppo Renault (che, a quanto pare, è la vera vittima della situazione), accade che ogni giorno si assiste ad una nuova versione / visione di quanto accaduto.

Ricapitolando: Singapore 2008, Piquet jr. su Renault va fuori pista (dice di aver seguito ordini di scuderia al fine di consentire alla safety car di intervenire e garantire la vittoria a Fernando Alonso, ndr). Il minore della dinastia Piquet riferisce tutto alla Fia, in un’accusa diretta nei confronti del general manager: Flavio Briatore.

F1, “As” sul caso-Piquet: Renault-Briatore, pronto il licenziamento “a tempo”

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Come accade spesso, le notizie cariche di clamore arrivano – con largo anticipo rispetto all’evoluzione dei fatti – dalla Spagna, fonte il quotidiano sportivo “As”. La notizia riprende la recente diatriba tra Nelson Piquet jr e Flavio Briatore, con il primo fermo nell’accusare il suo ex direttore generale per quanto accadde nel corso del Gp di Singapore del 2008.

La versione del minore dei Piquet è che Briatore lo averbbe spinto a causare un incidente col fine di favorire una buona prestazione di Fernando Alonso. La replica dell’italiano non si è fatta attendere: secca smentita e minaccia di denuncia.

Ora, per togliersi dall’embasse del caso, pare che la Renault stia pensando alla sostituzione dello stesso Briatore: in tal modo, si eviterebbero eventuali conseguenze disciplinari legate all’episodio e la compagnia francese scamperebbe un contrasto “da punto interrogativo” con la Fia.

Briatore contrattacca i Piquet: la Renault li denuncia per tentata estorsione

BRIATOREEra il 18 agosto scorso quando si assisteva alla disdetta del contratto che legava la scuderia Renault a Nelson Piquet jr. Il pilota francese Romain Grosjean ha preso il posto del figlio d’arte alla guida della Renault fin dal Gran Premio d’Europa. Il team di Formula 1 in una dichiarazione aveva detto che la partenza di Piquet rientrava in

“un accordo reciproco e che questa scelta è avvenuta nel miglior interesse di entrambe le parti”.

In realtà, si trattò di un vero e proprio licenziamento. Ora, tra il team e l’ex pilota si è giunti allo scontro dichiarato. Guerra aperta tra la dirigenza della Renault e la famiglia Piquet, padre e figlio. Tutto ha origine dall’accusa di Nelson Piquet Junior, secondo cui, nel corso del gran premio di Singapore del 2008, i due manager Flavio Briatore e Pat Symond gli suggerrirono di procurarsi un incidente in gara al fine di favorire in maniera diretta la vittoria del compagno di squadra, lo spagnolo Fernando Alonso, e della scuderia.