La Mercedes GP sogna un mondiale da protagonista

Se la Ferrari deve fare i conti con il surriscaldamento del motore, in casa Mercedes GP l’entusiasmo è alle stelle. Nonostante il quinto e il sesto posto ottenuti da Nico Rosberg e Michael Schumacher in Bahrain, il team di Ross Brawn guarda al futuro con speranza. Rispetto al pre-stagione spagnolo, nel deserto di Sakhir sono arrivate risposte importanti, anche se l’auspicato balzo in avanti è ancora lontano.

La nuova soluzione aerodinamica non è servita a colmare il gap con Ferrari e Red Bull, ma Schumi è riuscito a tenersi alle spalle il campione del mondo Jenson Button sulla McLaren.

Per questi motivi Nick Fry, direttore esecutivo della scuderia tedesca ha confermato che il clima in casa Mercedes GP è sereno, perché il progetto sta procedendo come desiderato: “I nostri piloti sanno che devono ancora lavorare per migliorare la macchina, ma il team è buono e tutti stanno facendo il loro dovere per ottenere risultati. La stagione è ancora lunga e sono certo che sotto la direzione di Ross Brawn tutto possa andare come vogliamo. Arriveremo lontano, questo è il nostro obiettivo”.

Stampa, piloti e team contro la nuova monotonia della F.1

Saranno pure cambiate le regole, ma la Formula 1 continua ad annoiare. La nuova monotonia del Circus adesso si è tinta di rosso grazie alla doppietta della Ferrari, ma ai piani alti della F.1 hanno iniziato a temere quello che è accaduto lo scorso anno: fuggi-fuggi generale con il pubblico che preferisce lo spettacolo del motomondiale a quello della Formula 1. Le critiche più pesanti arrivano dall’Inghilterra, dove il ‘Daily Mail’ addirittura parla di un “Noioso-rain” parafrasando la località del primo Gran Premio (Bahrain) e poi aggiunge: “La Fia e i piloti devono risolvere urgentemente il problema della noia. Ci sono quattro campioni del mondo in pista e le piste dovrebbero essere sempre più spettacolari (il circuito del Bahrain era stato rivisitato appunto per consentire maggiori sorpassi, ndr), invece sono sempre opache.

E’ tornato Schumacher il “capriccioso” e Rosberg s’infuria

Condividere il team con Michael Schumacher è un’impresa. Per informazioni chiedere a Eddie Irvine, Rubens Barrichello e anche a Felipe Massa. Adesso alla lista dei piloti che devono fare i conti con la presenza – scomoda – di Schumi, c’è Nico Rosberg, il giovane pilota della Mercedes GP che in Bahrain, nonostante l’età e la poca esperienza, è riuscito a stare davanti al sette volte campione del mondo. Certo, Schumacher è un po’ arrugginito e la sua performance è anche viziata da quel pizzico di emozione che tradisce anche i più esperti, ma per Rosberg è una soddisfazione da incorniciare, visto che Schumi era stato scelto da Ross Brawn per fare da mentore al giovane tedesco. Eppure se Rosberg si comporta da pilota esemplare, il kaiser inizia a ritagliarsi i suoi spazi, facendo il divo della F.1.

La delusione di Vettel, la soddisfazione di Schumi. Gli altri volti del Bahrain

Aveva la vittoria in pugno. Gli sarebbe bastato rimanere in testa per altri 20 giri e oggi i titoli dei giornali sarebbero stati tutti per lui. Invece Sebastian Vettel è uscito deluso e amareggiato per la prima gara della stagione. Il tedesco della Red Bull è stato costretto ad accontentarsi del quarto posto, superato da Alonso, Massa e pure da Hamilton. Risultato? Fuori dal podio per un problema meccanico che neppure i tecnici avrebbero potuto risolvere con un nuovo pit-stop. “Il weekend è stato molto positivo, però il problema meccanico mi ha fatto perdere la prima posizione: avevo la macchina più veloce in pista” ha poi dichiarato Vettel al termine della gara.

Ecclestone: “Schumacher? Ci sono piloti con più probabilità di vincere il titolo”

Il ritorno di Michael Schumacher? Un grande evento per la F.1., ma non pensiate che possa tornare a vincere. Bernie Ecclestone, patron della Formula 1 ha le idee chiare. L’ “uomo sulla macchina d’argento” non vincerà il suo ottavo titolo mondiale. Secondo Ecclestone, infatti, il kaiser non avrebbe la giusta dose di pazienza che serve per sviluppare la vettura della Mercedes GP, la scuderia che ha preso in eredità il team Brawn GP; per il patron della F.1, Schumi potrebbe soffrire la frustrazione per i risultati che tarderebbero ad arrivare e quindi getterebbe via l’intera stagione. “Ci sono molti piloti con chance di vincere – ha dichiarato Ecclestone al “The Times” –. Ad esempio Lewis Hamilton, Fernando Alonso e anche Sebastian Vettel, perché la Red Bull mi piace. Al momento però non credo che Michael possa lottare per la vittoria. Sappiamo tutti quali siano le sue potenzialità, ma sappiamo anche che quando le cose si mettono male perde la pazienza e potrebbe rovinare tutto a metà stagione”.

Massa: “Vincerò per mio figlio Felipinho”

Quando pensi a Felipe Massa il pensiero vola – purtroppo – al terribile incidente dello scorso luglio a Budapest: una molla staccatasi dalla Brawn GP di Rubens Barrichello sfondò il casco del brasiliano della Ferrari che finì a oltre 200 km/h contro le barriere, ormai privo di sensi. Adesso l’incidente è lontano: Massa è tornato al volante della Ferrari e al fianco di Fernando Alonso tenterà l’assalto al mondiale, dopo che nel 2008 l’ha sfiorato perdendolo per un misero punticino. Intanto è pure diventato padre di Felipinho, primogenito in casa Massa. “Siamo pronti per iniziare – ha detto il brasiliano della Ferrari in una recente intervista al Corriere della Sera –. Durante il pre-stagione ho avuto segnali confortanti e il nostro team è stato quello che ha girato di più e anche i tempi non sono stati male”.

I ritorni eccellenti in F.1: chi ebbe successo e chi fu un flop

Formula 1 atto II. Michael Schumacher come Rocky, oppure come Rambo. Ad Hollywood i sequel di successo si contano su una mano e ultimamente il consiglio è evitare di riproporre al pubblico storie già viste. Eppure Schumi non deve aver pensato alla regola non scritta del cinema secondo la quale il primo film è sempre più interessante del secondo. Piuttosto il tedesco della Mercedes GP deve aver preso spunto dai suoi colleghi che nel corso della storia di F.1 si sono ripresentati in pista dopo aver dato l’addio al Circus. Schumacher è il settimo pilota che ha deciso di tornare a guidare e i suoi risultati faranno pendere l’ago della bilancia, visto che attualmente c’è una perfetta parità tra quelli che tornando hanno avuto successo e quelli che si sono rivelati un flop.

Brawn: “Andiamo in Bahrain per vincere. Come sempre”

Non parlategli di secondo posto. Ross Brawn ha in mente solo la vittoria e da una “vecchia volpe” come l’ex tecnico della Ferrari ormai siamo abituati ad ogni sorpresa. Nessuno lo scorso anno avrebbe mai scommesso sul trionfo della Brawn GP, la scuderia sorta dalle ceneri della Honda e portata alla vittoria da una coppia di piloti piuttosto insolita: Jenson Button e Rubens Barrichello, due personaggi di cui la F.1 pareva volersi sbarazzare in gran fretta. Per il 2010, Brawn è riuscito a portare alla Mercedes GP addirittura il sette volte campione del mondo di F.1 Michael Schumacher che aveva smesso di guidare una monoposto da ben tre anni. E in pochi mesi il kaiser è tornato ai suoi livelli, almeno stando alle parole del direttore sportivo della scuderia tedesca. E adesso Brawn si è pure messo in testa di poter vincere in Bahrain: “Il nostro obiettivo è vincere tutte le prossime gare – confessa l’ex tecnico della Ferrari –. E il prossimo Gran Premio da affrontare è quello del Bahrain”.

Brawn: “Schumacher è tornato ai massimi livelli”

“Sta finalmente tornando il Michael Schumacher che ricordavo”. Se a pronunciare questa parole è uno dei personaggi più importanti dell’attuale Formula 1, allora c’è da giurare che nella prossima stagione ne vedremo davvero delle belle. Ross Brawn, direttore sportivo della neonata Mercedes GP – il team sorto sulla scuderia campione del mondo della Brawn GP – è sicuro che Schumi sia tornato sui suoi livelli e quindi avrebbe molte possibilità di trionfare non solo in una singola gara, ma addirittura nel mondiale. Fantascienza? Può darsi, più probabilmente pre-tattica, giusto per mettere in apprensione i principali rivali che rispondono ai nomi di Ferrari, Red Bull e McLaren. Senza però dimenticare che lo scorso anno Brawn è riuscito a far vincere il titolo ad uno dei piloti che il Circus aveva quasi messo nel dimenticatoio, ossia quel Jenson Button salito sul tetto del mondo grazie alle speciali invenzioni dell’ex tecnico della Ferrari.

McLaren, Mercedes GP e Ferrari a confronto. Chi nasconde il segreto della vittoria?

Iniziamo dalla fine. Lewis Hamilton è stato il più veloce nell’ultima giornata di prove sul circuito del Montmelò. Era l’ultima sessione di test prima di ritrovarsi sulla pista del Bahrain dove non ci sarà più in palio la gloria, ma i punti iridati. La McLaren non è stata protagonista di un pre-stagione esaltante, anche se i motori Mercedes non sono da sottovalutare: lo scorso anno – nonostante il vantaggio abissale di Brawn GP e Red Bull – la scuderia di Woking è risultata più competitiva della Ferrari che ha iniziato i lavori sulla F10 da luglio. Anche Michael Schumacher ha ricordato che non si deve sottovalutare la McLaren: “Hanno dimostrato di poter andare forte, però tutto dipende da ciò che succederà in Bahrain”.

Test al Montmelò: Hamilton in testa nell’ultima giornata

Quattro giorni di test, quattro piloti protagonisti. Dopo Mark Webber, Nico Hulkenberg e Nico Rosberg, nella giornata conclusiva di prova libere sul circuito di Barcellona il più veloce di tutti è stato Lewis Hamilton. Sotto il sole della Catalunya, l’inglese della McLaren ha girato in 1:20.472, precedendo di due centesimi di secondo Webber sulla Red Bull. Per Hamilton 134 giri con la solita simulazione di gara nel pomeriggio, dopo i test sull’assetto da qualifica della mattinata. In casa Red Bull, invece, al mattino ha girato Sebastian Vettel (76 giri), mentre Webber ha completato 61 tornate dopo pranzo, riuscendo a tenere il ritmo della McLaren. Terza posizione per la F10 di Felipe Massa che con i suoi 114 giri ha testato l’assetto da gara come i colleghi che l’hanno preceduto.

Test al Montmelò: Hulkenberg meglio di Alonso, ma la F10 è una certezza

sul circuito di Barcellona spuntò l’outsider. Nella seconda giornata di test al Montmelò, il più veloce è stato Nico Hulkenberg, il giovane tedesco della Williams che già nelle altre prove aveva dimostrato di poter avere un buon ritmo. Hulkenberg ha fermato il crono sul tempo di 1:20.614, precedendo Fernando Alonso che nella mattinata era stato il più veloce con il suo 1:20.637. Sotto il sole di Barcellona (finalmente, verrebbe da dire, visto che nelle ultime uscite la F.1 si era sempre ritrovata a provare sotto l’acqua), la FW32 di Hulkenberg ha girato 99 volte sul tracciato, mentre la F10 di Alonso ha superato i 130 giri (134 in totale).

Massa stupito dell’assenza di Heidfeld, terza guida alla Mercedes GP

L’assenza di Nick Heidfeld dal mondo della Formula 1 inizia a farsi sentire. Il tedesco, dopo 169 Gran Premi disputati e 12 podi, si è trovato senza una vettura per gareggiare nel campionato che il 12 marzo prenderà il via dal Bahrain. Heidfeld è stato scelto come terza guida della Mercedes GP, la scuderia tedesca che ha affidato le vetture ufficiali a Michael Schumacher e a Nico Rosberg. Ad accorgersi dell’assenza del tedesco è stato per primo Felipe Massa che dopo i test di Jerez – dove Heidfeld è stato fotografato mentre chiacchierava con qualche cronista nel paddock (come testimoniato dalle foto di Claire Williams sulla sua pagina di Twitter) – si è detto sorpreso che un pilota esperto come l’ex compagno di scuderia ai tempi della Sauber Petronas sia rimasto fermo ai box. Nella stagione 2002, infatti, Massa e Heidfeld sono stati colleghi di team, prima che il tedesco andasse alla Jordan e poi alla Williams e il brasiliano finisse invece in Ferrari. “Perché nessuno ha offerto un posto a Heidfeld? – si è chiesto Massa, subito ripreso dal quotidiano svizzero BlickNick è un pilota, non un collaudatore”.

Schumacher: “Tornare in F.1 era un’occasione che non potevo perdere”

Michael Schumacher a carte scoperte. Dopo le prime due sessioni di test (a Valencia prima e a Jerez poi), il tedesco della Mercedes GP – che sta dimostrando di non essere un stato ingaggiato pe r fare da insegnante a Nico Rosberg – ha confessato i motivi che lo hanno spinto a tornare in Formula 1. “Era un’occasione che non potevo perdere: come avrei potuto resistere?” ha dichiarato il 41enne sette volte campione del mondo sul sito ufficiale della F.1. Intanto c’è subito da registrare il blando affetto con cui i tifosi hanno accolto il pilota tedesco che sperava di poter riaccendere gli animi dei tanti fan che tre anni fa avevano pianto calde lacrime all’annuncio dell’addio alle corse di Schumi. “Se trascorri tanto tempo, come ho fatto io, in F.1 è normale che ci siano tifosi che mi vogliano bene e altri che non mi sopportino.