Alonso alla Ferrari, Mondiale 2010: “Lotteremo per il titolo”

alonso-massa-brasile-2009Archiviato alla meno peggio il Mondiale di Formula Uno 2009 e messa nella pagina dei ricordi la Renault – con cui lo spagnolo ha vinto due Mondiali nelle stagioni 2005 e 2006 – Fernando Alonso è a tutti gli effetti un pilota Ferrari.

La voglia di rivalsa di entrambi – Alonso perchè reduce da tre stagioni nel corso delle quali non è riuscito a occupare posizioni di vertice e il Cavallino per la resa incondizionata decisa nel corso della stagione attuale, nella quale la scuderia di Maranello ha rinunciato a investire per richerche e migliorie sulla vettura – potrebbe essere un bel mix per tornare ad assistere allo sfarzo – tutto tinto di Rosso – dei tempi di Michael Schumacher (ma anche del primo anno di Kimi Raikkonen, nel corso del quale il finlandese riuscì a conquistare il titolo piloti 2007).

Le prime parole di Alonso, rilasciate all’emittente Cadena Ser a macchine temporaneamente depositatenei box, sono quelle di chi affronta la nuova avventura coltivando il massimo delle ambizioni:

Todt Presidente Fia, le prime reazioni

jean-todt-fiaIl vincitore e lo sconfitto. Ovvero, Jean Todt e Ari Vatanen. Per il francese, l’incarico a Presidente Fia è arrivato in seguito ad una votazione netta: punteggio chiaro, con il finlandese a cui non resta che insaccare la batosta e tentare di ripartire. Le prime dichiarazioni a caldo, dopo l’avvenuta proclamazione, sono proprio dei due candidati. Jean Todt ha toccato più di un argomento e coinvolto più di un personaggio nella sua analisi post – voto:

“Voglio creare una commissione disciplinare indipendente. Le ultime controversie hanno aperto gli occhi alla gente. Potrei nominare un vice che mi coadiuvi nell’attività: Michael Schumacher per me è come un figlio, ci sarà sempre un posto per lui. C’è stato prima, c’è adesso e ci sarà anche dopo. Non è vero che io ho avuto dei problemi con Luca Cordero di Montezemolo,  è stato anzi la prima persona che ho sentito oggi dopo essere stato eletto e anche ieri sera mi ha mandato un messaggio sms molto carino. Rispetto alla vicenda che ha coinvolto Flavio Briatore, la competenza è del tribunale civile, la Fia non è coinvolta direttamente. Quello che conosco dell’organizzazione è dietro la porta. Ora quella porta devo aprirla”.

Gli fanno seguito le dichiarazioni di resa, ma anche la ferma contrarietà, di Vatanen, a cui è parso che l’intento dei più sia stato quello di cambiare – come accade spesso – per non cambiare nulla:

Fia: bye Mosley, Todt Presidente; per Vatanen è batosta

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Finisce come preannunciato da tempo: Jean Todt è stato eletto nuovo Presidente Fia (Federazione Internazionale Automobilismo) sconfiggendo nettamente il proprio avversario, il finlandese Ari Vatanen in quello che pare essere senza alcun dubbio un verdetto plebiscitario. Scontata l’elezione dell’ex Ferrari e Peugeot, a cui tocca l’arduo compito di sostituire Max Mosley in una fase cruciale per la Formula Uno.

Il circus dei motori, infatti, sta vivendo un periodo non facile a seguito degli scandali avvenuti a ruota e che hanno coinvolto più di una scuderia (in tempi recenti, Renault e McLaren) e personaggi che erano vero riferimento del contesto (Flavio Briatore in primis, con l’ex vertice Fia Max Mosley appena a ruota). Prendere le redini della F1 in questa fase è impresa delicata ma anche affascinante: al neo Presidente toccherà inevitabilmente riportare credibilità in uno sport che ha smesso di essre limpido e trasparente.

“Michael Schumacher Driving Experience”, una scuola guida dopo il “Kart Center”

Michael Schumacher Driving Experience_01

Una scuola guida piuttosto particolare e dal fascino indiscusso visto che la Michael Schumacher Driving Experience può annoverare tra i suoi istruttori niente meno che il pluri-iridato della Formula 1. L’obiettivo della scuola guida, aperta dal tedesco ex Ferrari in Spagna presso l’Ascari Race Resort, è quello di insegnare ad andare veloci.

Too fast? Very good, anzi. Mucho bueno! A patto, ben inteso, che non si diventi un pericolo per il prossimo e che si sappia con coscienza quello che si fa. Già effettuate le prime prove che hanno concesso all’istruttore Schumi di mostrare agli adepti come controllare una vettura ad alte prestazioni anche in caso di guida al limite. Nella fattispecie, Schumacher insegna a schiacciare il pedale con sicurezza e cognizione di causa.

Schumacher: “Ross Brawn e Jenson Button, Campioni con merito”

brawn-button-2009I complimenti di Michael Schumacher non possono certo passare inosservati. A mo’ di investitura, infatti, il campione tedesco è voluto intervenire a margine dell’assegnazione del titolo piloti 2009 ed esternare il suo plauso nei confronti di Jenson Button. Non solo, inevitabile che il tedesco estendesse le proprie lodi all’operato della Brawn Gp e alla capacità di Ross Brawn in particolare di esordire in maniera tanto vincente.

Le tradizioni ferrariste, del resto, sono anche quelle di sfornare campioni cresciuti e finiti, tecnici e ingegneri di primo ordine capaci di mostrare altrove le proprie qualità. E Ross Brawn, di Ferrari ne ha masticate parecchie prima di intraprendere la carriera da solista. Per esprimere la propria posizione, Schumi utilizza le pagine del proprio sito:

Interlagos, pre gara: Brawn Gp e Ferrari, parola ai piloti

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Dopo il vortice di emozioni e di maltempo, si riparte nel segno di Rubens Barrichello. Il pilota brasiliano in forza alla Brawn Gp, infatti, può contare su una doppia, fondamentale chance per tenere vivo il campionato del mondo di Formula 1: sua la pole position, dato estremamente positivo che fa il paio con la pessima prestazione di Jenson Button.

L’enorme possibilità di recuperare qualcosa sui 14 punti che lo distaccano dall’inglese è servita su un piatto d’argento. Estremamente utile, in tal senso, l’esperienza accumulata nei sei anni di Ferrari che, se non altro, hanno insegnato a Barrichello – che era il secondo di un mostro sacro quale è Michael Schumacher – il modo in cui gestire la pressione.

Button è di gran lunga meno esperto: il dettaglio potrebbe fare la differenza. Le parole dei due piloti Brawn Gp, a poche ore dal semaforo verde della gara di Interlagos, sono eloquenti. L’ex ferrarista sa che enorme opportunità gli sia stata riservata dalla sorte:

Raikkonen: “Il mio futuro lontano dalla Ferrari, chissà…”

kimi-raikkonen-ferrariIl futuro incerto di Kimi Raikkonen ha gli occhi azzurri e i capelli biondi ed è nascosto in un volto da Principe azzurro delle favole. Per il finlandese, che affronta gli ultimi gran premi in Ferrari dopo una rescissione consensuale del contratto che lo legava alla scuderia di Maranello, un epilogo che stona notevolmente con quella faccia d’angelo che si ritrova.

Bello e vincente, come accade nelle pagine più felici della storia. Tanto vincente, Raikkonen, da approdare in Ferrari al posto del mostro sacro, Michael Schumacher, e mettere a tacere i più scettici con la conquista di un Mondiale sperato ma non tanto atteso (2007). Per questo fa specie, lui che il Cavallino lo sta tenendo in piedi da solo da che Felipe Massa è stato costretto al forfait, sapere che il prossimo anno sarà a gareggiare con un’altra monoposto.

O altrove, lontano dalla bolgia dei motori infernali della Formula 1.  Alla vigilia del gran premio di Giappone, nel quale ha portato a casa un quarto posto che non dettaglia per filo e per segno gli enormi problemi della sua monoposto, aveva detto un po’ così, senza dare particolare peso alla faccenda:

Ferrari – Raikkonen, hyvästi! Kimi alla McLaren in coppia con Hamilton

Kimi_Raikkonen

Accordi e impegni commerciali, di ciò siamo convinti. Il passaggio di Fernando Alonso in Ferrari è innanzitutto questo. Non parliamo, è evidente, di un brocco. Per carità. Pensiamo al due volte campione del Mondo di Formula 1 e ci viene in mente l’immenso potenziale che gli va riconosciuto.

E che ha mostrato di possedere. Tuttavia, pare difficile capire come e perchè dovrebbe rappresentare un valore aggiunto rispetto a Kimi Raikkonen. Che con la Ferrari, peraltro, il Mondiale l’ha vinto al primo anno, quando occorreva sostituire non uno qualsiasi, bensì Michael Schumacher.

Lo diciamo nel giorno in cui ci si rende conto che l’approdo di Alonso determina l’addio del finlandese. Spiace, ma le due cose sono accadute con tempistiche lineari: prima l’annuncio dello spagnolo, poi il comunicato congiunto tra Raikkonen e la Ferrari. Hyvästi. Addio. Testuale:

F1, reazioni Vip al forfait di Schumacher

Michael-SchumacherI campioni conoscono orgoglio, voglia di superarsi, riconoscenza. E Michael Schumacher, una volta di più, ha mostrato di essere un campione nel momento in cui ha accettato di rientrare in pista raccogliendo la proposta della Ferrari. Per una settimana è sembrato anche ai profani di percepire un particolare interesse verso la Formula 1: quello garantito dalla sola idea di tornare a vedere il mito negli abiti che più gli sono congeniali.

E’ sembrato di vivere qualcosa di magico: come avere la possibilità di assistere ad un concerto live di Jim Morrison, come rivedere al cinema le nuove gesta di Alberto Sordi. E invece, l’opportunità è sfumata per quell’elemento che – ahinoi – nemmeno ai campioni è consentito di riuscire a modellare a proprio piacimento. Ovvero, la tenuta fisica.

F1, Schumi rinuncia. L’ex campione: “Non posso sostituire Massa”

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Arriva come un colpo al cuore una notizia davvero clamorosa, e non solo per gli amanti delle Ferrari ma pure per gli appassionati di Formula 1 in generale, che già si stavano per mettere comodi sulla poltrona a gustarsi il ritorno di Michael Schumacher. Ebbene, dopo una settimana di allenamento portato avanti con ogni mezzo e proprio a poche ore dagli annunciati test del Mugello sulla vettura del 2007, il tedesco ha fatto marcia indietro e, con un comunicato pubblicato sul proprio sito, ha rinunciato definitivamente a fare il vice Felipe Massa.

Il testo pubblicato da Schumi recita testuale:

“Ieri sera ho dovuto informare il presidente Luca di Montezemolo e il team che sfortunatamente non sono in grado di sostituire Massa. Ho fatto veramente di tutto per rendere possibile il mio rientro temporaneo, ma con mio grande rammarico non ce l’ho fatta. Non siamo riusciti a venire a capo del mio problema al collo (dovuto a un incidente in moto, ndr), pur avendo tentato tutto il possibile dal punto di vista medico e terapeutico. Per questo il mio collo non può sopportare l’estremo stress richiesto dalla Formula Uno: è il chiaro risultato degli esami fatti nelle due settimana appena trascorse. Sono terribilmente contrariato e dispiaciuto per i ragazzi della Ferrari, e ripeto di aver fatto tutto il possibile: incrocio le dita per i prossimi GP della Ferrari”.

F1, Schumacher: “Lealtà per la Ferrari”, Lauda: “Schumi pentito del ritiro”

lauda-schumacherSilenzio e parola ai campioni. In una guiornata di transizione per il circo dei motori, in attesa del prossimo gran premio di Valencia, a prendere la parola sono stati due ex campioni del Mondo che non hanno mai smesso di gravitare in area Ferrari. Stiamo parlando di Nikki Lauda (tre volte iridato) e Michael Schumacher, alle prese con un clamoroso ritorno in pista.

Per l’austriaco il rimpianto del tedesco, ritiratosi dalle competizioni nel 2006, è quello di aver mollato troppo presto.

“Secondo me ha smesso perchè gli mancava una vera sfida nel circus e non per il fatto che si fosse stufato delle corse, come dimostra il suo impegno nelle moto. Non si è mai liberato dalla voglia di competizione e ora ha un’occasione unica per mettersi alla prova: avrà ostacoli in più rispetto al passato ma questo fa parte della sfida. Sarà interessante guardarlo e tutti gli occhi del mondo saranno su di lui: ha fame di competizione perchè quell’adrenalina è micidiale e non muore mai”.