Dopo la riunione del Consiglio di amministrazione della Ferrari sono usciti i dati sull’utile netto dei primi tre mesi del 2014. I dati sono ottimi con utili a 57 milioni di euro e ricavi a 620 milioni di euro. Un più 5% con la decisione di mantenere la produzione sotto le settemila auto. Dalla Ferrari parlano di crescita di tutti gli indicatori economici mentre è in uscita la nuova California T. Le vetture omologate consegnate sono diminuite del 6% rispetto allo scorso anno, ma il fatturato è cresciuto del 12,6%.
mercato auto
Mercato Auto, cosa cambia con l’Iva al 22%?
A partire da domani, 1 ottobre 2013, a meno che non si verifichino colpi di scena dell’ultimo minuto, scatterà l’aumento dell’aliquota IVA dal 21 al 22%. Per ogni famiglia italiana ciò si tradurrà in un aggravio di spesa annuale che, a discrezione dei diversi studi più recenti, oscillerà fra i 120 euro (Cgia di Mestre) e i 350 euro (Codacons). Una categoria particolarmente dilaniata sarà come sempre quella degli automobilisti, che prima di vedersi aumentare i prezzi delle auto, dei ricambi, delle riparazioni auto e dei pedaggi autostradali dovranno affrontare il rincaro dei carburanti.
Mercato auto Italia, immatricolazioni in negativo anche a luglio 2013
Sono stati diffusi i dati che si riferiscono al mercato italiano nel settore auto per quanto riguarda il mese di luglio, che è appena terminato e, ancora una volta, il quadro che si presenta ai nostri occhi è davvero sconfortante.
In realtà, il calo pari all’1,92% è stato meno grave rispetto a quanto è stato preventivato e in un clima come quello in cui ci troviamo attualmente è anche un risultato tutto sommato “accettabile”. Senza ombra di dubbio si tratta di un buon risultato in confronto agli ultimi mesi, visto che si erano registrati anche picchi al ribasso pari al 10%, ma ovviamente è una tendenza che deve essere verificata nel corso del tempo.
Mercato auto, crollo anche ad aprile in Italia
L’Unrae, ovvero l’unione nazionale rappresentati autoveicoli esteri, ha diffuso le prime statistiche che riguarda la vendita di auto sul mercato italiano durante il mese di aprile, da poco terminato.
Scendendo un po’ più nello specifico, possiamo notare come le immatricolazioni hanno raggiunto la risicata soglia di 116209 vetture: si tratta del 10,83% in meno in confronto al medesimo mese di aprile, ma di un anno fa. Continua ad avvolgere il mercato italiano delle quattro ruote, la situazioni di crisi che si è riversata sopratutto sui consumi delle famiglie.
Auto usate, ecco quali sono i modelli più richiesti
AutoScout24 è uno dei più importanti siti web in Italia e in Europa per quanto riguarda l’acquisto e la vendita di vetture usate su internet e proprio in riferimento a tale compravendita, ha deciso di stilare una classifica del tutto particolare e molto interessante.
Infatti, la classifica che è stata realizzata da AutoScout24 riporta una lista di marche e di modelli di vetture che sono state maggiormente pubblicate all’interno della propria piattaforma durante il secondo semestre dello scorso anno. Il database ha permesso, in seguito, di ricavare alcuni dati che si fondano su più di due milioni di annunci relativi ad automobili e che fanno riferimento a tutti i paesi in cui AutoScout24 è presente.
Mercato auto, calo del 10% in Europa a febbraio 2013
Nel corso degli ultimi tempi, le novità e la grande attenzione mediatica che ha inevitabilmente investito il mondo delle quattro ruote grazie al Salone di Ginevra ha messo in secondo piano una situazione commerciale molto difficile. Tra prototipi e nuovi modelli, infatti, la kermesse elvetica ha, di fatto, nascosto, almeno in parte, il reale andamento del mercato delle quattro ruote in Europa.
Infatti, proprio a testimonianza della situazione negativa che stiamo attraversando, ecco che sono stati diffusi i primi dati e le prime informazioni che fanno riferimento al numero di immatricolazioni del mese di febbraio. I dati provengono da uno studio di LMC Automotive, che ha registrato una forte diminuzione delle vendite, pari a circa il 10% in confronto allo stesso mese di febbraio del 2012.
Mercato auto, il 2013 comincia malissimo
Durante l’ultimo mese di gennaio, appena terminato, il mercato auto non può certamente esultare: infatti, è stato registrato il diciottesimo calo a due cifre nel corso degli ultimi due anni. Una situazione che non può assolutamente lasciare tranquilli, ma che deve far riflettere sopratutto gli operatori di mercato: le immatricolazioni, a gennaio 2013, sono arrivate fino ad un saldo negativo pari al 17,6 punti percentuali, con una quota di vetture immatricolate pari solamente a 113525.
In questo mese di gennaio, quindi, il mercato auto è riuscito a fare ancora peggio rispetto allo stesso mese di un anno fa, in cui invece si era registrata una flessione pari al 16,6%.
Mercato auto, la crisi riassunta nei dati diffusi dai produttori ACEA
Dall’altra parte dell’oceano le attenzioni sono tutte concentrate sul Salone di Detroit e sulle novità ivi presentate, mentre, al contrario, il Vecchio Continente non riesce proprio a sorridere. Infatti, se negli Usa si può certamente guardare con maggiore fiducia alla ripresa del mercato delle quattro ruote, in Europa non si finisce mai di stabilire record in negativo.
Infatti, in base a quanto evidenziato dagli ultimi dati rilasciati dall’associazione dei produttori ACEA, il settore automotive europeo non ha mai toccato un punto così basso dal 1993: in modo particolare, si tratta del livello medio di perdita, che in tutti i 27 paesi dell’Unione Europea si è aggirato intorno all’8,2% durante lo scorso anno. In Italia, ovviamente, non può esserci che una situazione del tutto simile al resto dell’Europa, se non peggiore.
Mercato auto, ACI chiede di alleggerire la pressione fiscale
Questa volta è stata l’ACI ad alzare i toni dello scontro, dopo che sono stati pubblicati, negli ultimi giorni, i risultati ottenuti dal mercato auto sia in Italia che in Europa. Senza ombra di dubbio vedere come in altri paesi, come ad esempio gli Usa, il settore delle quattro ruote si sta pian piano riprendendo (in alcuni casi sfruttando delle vetture che sono già state lanciate sui nostri mercati), porta molta frustrazione.
E’ abbastanza evidente come serva un’analisi lunga e dettagliata per comprendere bene le ragioni di questa situazione in cui ci siamo venuti a trovare, ma secondo Angelo Sticchi Damiani, il presidente dell’ACI, le colpe dell’impossibilità di arrivare ad una ripresa del mercato auto in Italia sono legate essenzialmente ai costi dell’auto ed alla pressione fiscale.
Mercato Auto, secondo Censis ed Aci il 50% degli italiani non comprerà auto nei prossimi anni
La situazione è ormai divenuta insostenibile e le ultime indagini non fanno altro che testimoniarlo in maniera ancora più cruda e diretta: la propensione all’acquisto di auto è in fortissimo calo.
Circa la metà degli italiani, infatti, non ha tra i suoi progetti a medio termine quello di comprare un’automobile, ma addirittura sta cercando delle validi alternative per poter diminuire l’utilizzo della propria vettura, puntando sempre con maggiore frequenza sui mezzi pubblici o utilizzando di più la bicicletta, anche con l’intento di alleggerire il portafogli, già duramente provato dai continui aumenti del prezzo dei carburanti.
Mercato auto, ancora flessione in Europa a novembre
L’Acea ha da qualche ora diffuso i dati che si riferiscono alle vendite nel mercato delle quattro ruote del Vecchio Continente, che riguardano l’ultimo mese di novembre. I dati di vendita che sono stati rilasciati dall’Acea fanno riferimento alle 27 nazioni comprese nell’UE più quei paesi che fanno parte dell’Efta: durante lo scorso mese di novembre, le immatricolazioni ha subito un altro drastico calo, pari al 10,1%, in confronto allo stesso mese del 2011.
Entrando più nello specifico, i dati parlano di 965918 auto immatricolate rispetto a 1074591 vetture immatricolate durante il mese di novembre del 2011. Prosegue il momento di crisi che attanaglia anche il mercato auto europeo: la chiusura dell’anno si avvicina sempre di più e ormai i dati annuali parlano di un calo del 7,6% nella vendita di auto rispetto al 2011.
Mercato auto, nuovo accordo tra Jaguar Land Rover e Chery Automobile
Risale a qualche ora fa la notizia dell’avvenuto accordo tra il marchio Jaguar Land Rover e Chery Automobile, che porterà alla produzione di diversi modelli sul mercato cinese. Stiamo parlando di un patto che è stato raggiunto tra Jaguar Land Rover e Chery che punta molto sulla realizzazione di un nuovo stabilimento all’interno della cittadina di Changshu, sfruttando l’autorizzazione che proviene dalla NDRC (National Development & Reform Commission).
La joint-venture così creata, che va a combinare le esperienze di lavoro e le conoscenze dei due marchi, ha previsto un importante investimento da destinare al mercato cinese, pari a circa 10,9 miliardi RMB, che verranno utilizzati per la realizzazione e lo sviluppo di auto in partnership e per la realizzazione di una fondamentale struttura che si occupi della ricerca e dello sviluppo per i nuovi modelli che verranno costruiti grazie a questa nuova joint-venture.
Vision 2020, la Commissione Europea vuole rilanciare il mercato dell’auto
La Commissione Europea ha svelato il progetto con cui proverà in tutti i modi a dar nuova linfa al mercato delle quattro ruote e permetterà anche di consolidare l’industria automobilistica del Vecchio Continente.
Il piano d’azione previsto dalla Commissione UE prevede essenzialmente dei finanziamenti che dovrebbero essere stanziati nell’innovazione, nella mobilità elettrica, nell’abbassamento e nella gestione delle emissioni di sostanze nocive e, infine, nella predisposizione di un corpo di regole più chiaro ed intelligente a livello internazionale.
Mercato auto, forte calo anche a ottobre
Il mercato delle auto, come ben sappiamo, viene analizzato all’inizio di ogni mese, per capire come si sono comportate in commercio le varie case costruttrici nel corso dei trenta giorni precedenti.
Ebbene, il risultato del mese di ottobre non è assolutamente confortante e, per il decimo mese di fila, i dati confermano un’altra volta una situazione assolutamente di crisi.