Formula 1 2012, si comincia a far sul serio

Ancora poche settimane e poi il mondiale 2012 di Formula 1 aprirà i battenti. In casa Ferrari l’attenzione è tutta rivolta alla nuova macchina, molto differente da quella dello scorso anno, che nonostante stia dando qualche noia ai piloti,  come giusto che sia, essendo nuova e tutta da provare e scoprire,ciò però non ha tolto morale e fiducia a Felipe Massa, che agli organi di stampa ha dichiarato:

È molto diversa, veloce, ed affidabile, bisogna da lavorarci su più del previsto, ma il potenziale è enorme. Certo è sempre bello poter essere in cima alla lista dei tempi ma noi stiamo facendo un lavoro particolare, assai differente da quello dell’anno scorso, non so più quanti giri ho percorso in questi due giorni a bassa velocità per immagazzinare informazioni su aerodinamica, telaio, sospensioni e ovviamente gomme.  Questo perché abbiamo cambiato rispetto al passato e la macchina è diversa da quella del 2011 o del 2010.

F1 2011, GP Melbourne: le FOTO dall’Australia

Foto: AP/LaPresse

Si ricomincia nel segno del campione del mondo. Sebastian Vettel ha bagnato l’esordio della stagione 2011 aggiudicandosi il primo gran premio dell’anno mentre la Formula 1 pare non essere più casa esclusiva dei soliti noti. Perchè a sparigliare le carte ci hanno pensato piloti con minore esperienza – da Petrov a Perez – e per il fatto che i veterani tanto attesi non sono certo partiti al meglio.

Un nome su tutti: Michael Schumacher, dato nel pre-stagione quale sorpresona dell’anno (Alonso lo temeva più di chiunque, frasi di sola circostanza?) e finito con il primo ritiro sul groppone. La Ferrari chiude in maniera poco brillante non riuscendo a piazzare tra i primi tre nè Fernando Alonso nè Felipe Massa (naufragato, quest’ultimo, in fondo alla top ten) ma può in ogni caso accogliere con entusiasmo la tenuta della vettura dello spagnolo che, autore di una performance da applausi, ha lottato come un leone pagando in maniera eccessiva qulifiche amare e una partenza da dimenticare.

Gp Australia: Vettel riparte da Melbourne. Hamilton e Petrov alle sue spalle

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Lo spegnimento dei semafori ha determinato con puntualità certosina la partenza del Gran Premio di Melbourne. Le qualifiche avevano decretato, ancora una volta e anche in avvio di stagione, lo strapotere del campione del mondo che, alla guida di una Red Bull strepitosa, era stato in grado di rifilare oltre sette decimi al secondo, Lewis Hamilton. Nello zig zag Red Bull-Mc Laren che ha monopolizzato le prime quattro posizioni non vi è stato spazio per Fernando Alonsoretto a partire dalla terza fila, nè per Felipe Massa, ottavo alle spalle di Rosberg.

Si inizia con un minuto di silenzio per il dramma del Giappone: attimi coinvolgenti, partecipati. Poi, è stagione al via: semafori rossi, luci spente, si parte. A partire alla grande è Sebastian Vettel: dietro di lui Hamilton, Webber, Petrov e un ottimo Massa che rosicchia tre posizioni. Non buoni gli sprint di Alonso, nono, e Button, sesto. Mentre l’iridato in pochi giri riesce a fare il vuoto, alle sue spalle tiene testa il duello fra Button e Massa che si affiancano spesso: tale battaglia, costante, consente ad Alonso di approfittarne per avvicinare il duo in combutta.

Hamilton confessa: “Mia madre si è annoiata nel GP del Bahrain”. Ma Domenicali lo smentisce

La sottile linea che separa vincitori e vinti si fa più spessa. A distanza di dieci giorni dal Gran Premio del Bahrain che ha aperto la nuova stagione di Formula 1, il partito degli “annoiati” si arricchisce di un nuovo nome, quello di Lewis Hamilton. Sarà la delusione del terzo posto dietro alle due Ferrari, sarà la nuova MP4-25 che non regala emozioni, ma Hamilton ha confessato che pure sua madre si stava per addormentare davanti allo schermo mentre seguiva la gara del figlio. “Ho cenato con mia mamma mercoledì sera – ha detto il pilota della McLaren – e quando le ho chiesto che cosa pensasse della prima gara mi ha detto che è stata noiosissima. Non ho rivisto il GP, però non è la prima persona rimasta insoddisfatta dello spettacolo. La nuova stagione doveva essere ricca di fascino: il ritorno di Schumacher, i nuovi regolamenti sul carburante, invece molti mi hanno confermato che in Bahrain è stata una gara noiosa. Spero solo che a Melbourne le cose cambino, forse nella prima gara non era facile capire i cambiamenti”.

Button in Australia cerca il riscatto dopo il flop in Bahrain

Doveva essere l’anno della conferma. Per ora è solo un pessimo inizio di stagione. L’avventura di Jenson Button con la McLaren non è certo iniziata sotto una buona stella. Settimo posto in Bahrain alle spalle delle due Mercedes GP di Nico Rosberg e Michael Schumacher. E, ovviamente, dietro al compagno di team Lewis Hamilton. Il campione del mondo 2009 sperava che gli influssi benefici dello scorso anno – che l’hanno portato addirittura a vincere il mondiale, dopo che in carriera aveva vinto un solo Gran Premio – sarebbero continuati anche nel 2010. Invece la McLaren non è la BrawnGP e se prima Red Bull e Ferrari erano in pesante ritardo, adesso sono tra le favorite alla vittoria. Button sa che dall’Australia passa una buona fetta di stagione, se non per il solo fatto che steccare un’altra gara farebbe storcere il naso a qualcuno nel team di Woking che quest’anno ha voluto puntare su una squadra “all english”. “Credo che Red Bull e Ferrari sono le più forti – ha già messo le mani avanti Button –, la McLaren viene dopo però spero che da oggi possa cambiare qualcosa e sono fiducioso”. A Melbourne l’iridato del 2009 insegue una prestazione che gli consenta di tornare al vertice, magari vendicandosi ai danni di Hamilton che sembra aver già messo in chiaro chi comanda nel team: “La prima gara non è stata facile, perché la macchina non si è adattata bene alla pista e penso che all’Albert Park le cose andranno meglio. O almeno lo spero. Arrivare a podio sarebbe fantastico”.

Alonso predica tranquillità: “Rimaniamo coi piedi per terra”

La filosofia in casa Ferrari non cambia. Piedi a terra e massima concentrazione. Lo ha ribadito anche Fernando Alonso, fresco vincitore del primo Gran Premio del Bahrain. Lo spagnolo è riuscito a trionfare al debutto, seguendo le orme di Kimi Raikkonen, l’ultimo in ordine di tempo a vincere alla prima gara e a portarsi a casa il titolo mondiale.

Alonso sa che la Ferrari ha la macchina più forte di tutta la F.1, anche se in qualifica la Red Bull dovrebbe rimanere leggermente più veloce. Certo, se Sebastian Vettel non avesse avuto quel problema meccanico nel deserto, allora non avremmo parlato della storica doppietta della Ferrari (l’80esima del team del Cavallino), ma in F.1 non conta solo la velocità.

Formula 1: A Melbourne peserà il fattore “consumo carburante”

Ancora due giorni e poi si torna a fare sul serio. La Formula 1 si appresta a terminare la prima sosta dopo l’impegno in Bahrain che ha segnato l’inizio della stagione 2010. Da venerdì a Melburne le macchine torneranno in pista per il Gran Premio d’Australia: il circuito cittadino australiano è uno dei tracciati più emozionanti del calendario e i team sperano di poter ottenere importanti conferme dalla seconda uscita stagionale. La Ferrari cerca la seconda doppietta, anche se ci sarà da tener sotto controllo il riscaldamento del motore che dopo Sakhir ha messo in allarme i tecnici di Maranello; la Red Bull si conferma come la candidata alla vittoria, ma quel problema meccanico sulla vettura di Sebastian Vettel ha fatto capire che la velocità senza l’affidabilità è inutile. Anche McLaren e Mercedes GP arrivano in Australia con grandi propositi, visto che nella scorsa settimana i due team hanno continuato a lavorare sull’evoluzione delle vetture. Ma a Melbourne il segreto starà nel controllo del carburante: il nuovo regolamento vieta infatti il rifornimento di benzina durante la gara e quindi sarà ancora fondamentale calcolare il quantitativo di carburante da caricare all’inizio della prova.

Primo GP di F1, disfatta rossa

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La sagra degli errori. Il GP d’Australia di Formula 1 ha visto più sbagli che prodezze, con 14 ritirati su 22 piloti al via. L’unico, o quasi, a non mettere una ruota fuori posto è stato Lewis Hamilton. Che ha vinto, con grandissimo merito, dopo aver conquistato la pole e dominato la corsa al volante di una McLaren sembrata perfetta.

L’inglese è l’uomo del giorno, non ci sono dubbi. Ma insieme a lui vanno segnalate le bellissime gare di Nick Heidfeld, secondo con la BMW, e Nico Rosberg, terzo con la Williams-Toyota.

Dietro di loro Fernando Alonso (Renault), Heikki Kovalainen (McLaren), Barrichello (Honda) e Nakajima (Williams).

Ma non va dimenticata la corsa di Sebastien Bourdais, che si è dovuto ritirare per la rottura del motore a 3 giri dalla fine. Era quarto con la Toro Rosso, tenendo a bada comodamente Alonso e Kovalainen.

Si può consolare con i due punti guadagnati nonostante lo stop, grazie al notevole numero di ritiri e alla squalifica di Barrichello.