Formula 1, Gp Turchia: frittata Red Bull, trionfo McLaren

ISTANBUL (Turchia), 30 maggio 2010 – Incredibile, ma vero. La Red Bull da oggi si trova a rivivere i grandi duelli tra Senna e Prost della McLaren di oltre un decennio fa. Perchè è fin troppo chiaro che dopo oggi, la rivalità tra i due piloti della casa austriaca, non potrà più essere snobbata o tenuta sotto cotrollo. Le domande sono tante dopo l’incidente avvenuto nel Gp della Turchia, che ha relegato Weeber al 3° posto e eliminato dalla corsa il tedesco Vettel. Ha sbagliato Sebastian Vettel? Doveva stare più attento Mark Webber? I replay dicono che, materialmente, è più colpa del tedesco. In linea di massima, come detto, alla base dell’odierna situazione, la colpa più vera è di Christian Horner, il responsabile della Red Bull che non ha solo buttato via la vittoria del GP di Turchia. Ha probabilmente visto incrinarsi qualcosa tra i due piloti; e ora ricucire sarà dura. Perchè ha davvero dell’incredibile quello accaduto al 41° giro del settimo appuntamento del Mondiale, finito con un trionfo McLaren e la vittoria di Lewis Hamilton davanti a Jenson Button.
Sino a quel momento infatti, tutto lasciava presagire una comoda, l’ennesima doppietta Red Bull, ed invece ecco arrivare il patatrac.

Formula 1, Gp Turchia: Webber in pole, male le Ferrari

La sessione delle prime prove libere ci aveva tratto in inganno. E invece, ancora una volta, le qualifiche ha ristabilito le giuste gerarchie. Le Red Bull di Webber in pole davanti a tutti con Vettel terzo, la McLaren di Hamilton seconda pronta in agguato, nella speranza che domani in gara qualcosa vada storto per la casa austriaca. La Ferrari ha invece sofferto. E non poco. Questo in estrema sintesi il verdetto delle qualifiche del GP di Turchia. Che hanno visto confermare ancora una volta la forza delle vetture di Adrian Newey e lo straordinario stato di grazia di Mark Webber, autore della pole position, la quarta del suo 2010, la terza consecutiva. Dietro di lui Lewis Hamilton con la prima McLaren, solo terzo Sebastian Vettel con l’altra Red Bull. Quarto posto per la seconda McLaren, quella di Jenson Button. Insomma una sfida Austria-Germania a tutti gli effetti.

La Ferrari ha invece come detto deluso le attese. I due piloti del Cavallino sono stati preceduti, è il caso di Felipe Massa, addirittura dalle due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg, e dalla Renault del solito bravo Kubica. Un ottavo posto abbastanza indicativo quello del brasiliano. Ma anche peggio è andata allo spagnolo Fernando Alonso, appena 12°. Domani entrambi saranno chiamati a una difficile rimonta.

Formula 1, la Red Bull vuole blindare Webber. Ma non sarà facile

Mark Webber è il pilota del momento: sulla sua Red Bull ha vinto gli ultimi due Gran Premi disputati in Spagna e a Monaco, che hanno portato l’australiano a garantirsi un futuro certo sulla monoposto della casa austriaca. Il team manager della squadra austriaca Chris Horner infatti, ha dichiarato alla rivista specializzata Autosport, di non avere nessun dubbio sul fatto che il pilota australiano farà parte del team anche nella prossima stagione. Tra l’altro proprio grazie al successo di Monaco, la Red Bull si è portata in vetta alle classifiche iridate: e subito lo stesso Horner avrebbe contattato i manager di Webber per prolungare il contratto, che scadrà proprio al termine di questa stagione. “Sono davvero felice per i risultati e per le dinamiche interne al team. Non c’è nulla che vorremmo cambiare”, ha detto Horner ad Autosport.

D’altro canto però, lo stesso Webber ha dichiarato dopo il trionfo di Montecarlo, di non avere alcuna fretta nel definire il suo futuro. D’altronde, allo stato attuale delle cose, è il pilota austriaco ad avere il coltello dalla parte del manico: i recenti successi del resto lo rendono un appetibile oggetto del desideri odi molti blasonati team, cosa che l’australiano potrebbe far valere quando dovrà sedersi a tavolino con i dirigenti austriaci, per sottoscrivere il nuovo accordo con la Red Bull.

Formula 1, Gp Monaco: Webber ancora in pole. Alonso rompe: partirà ultimo dalla corsia dei box

Solita implacabile Red Bull nelle qualifiche del Gp Monaco, mentre per la Ferrari arriva una vera e propria doccia fredda, dopo la giornata positiva di giovedì dove, nelle due sessione di prove libere, Alonso era arrivato in entrambi i casi davanti a tutti. Le qualifiche del GP di Monaco hanno dunque  confermato ancora una volta, se ma ce ne fosse davvero bisogno, lo strapotere delle vetture di Adrian Newey, con Mark Webber assoluto protagonista, grazie alla pole position strappata nel finale ad uno strepitoso Robert Kubica su Renault.

Il Cavallino ha invece dovuto accontentarsi del quarto tempo ottenuto dal brasiliano Felipe Massa, preceduto anche dall’altra Red Bull di Sebastian Vettel. Questo perché Alonso, si è in pratica autoeliminato nelle libere del mattino (a parte vi spieghiamo il perché). Dietro a Massa, partirà la McLaren di Lewis Hamilton e le due Mercedes di Rosberg e Schumacher. Bravissimo Tonio Liuzzi, decimo con la sua Force India dopo una qualifica a dir poco storica per il pilota italiano.

E’ Alonso il vero protagonista, ma questa volta in negativo, della giornata. Lo spagnolo infatti, non ha nemmeno preso parte alle qualifiche, perché durante la sessione delle libere del mattino, ha semidistrutto la sua F10, andando letteralmente a sbattere sulle barriere in uscita dalla curva del Casinò. I danni ingenti, sono risultati essere irreparabili per i meccanici Ferrari, per permettere al pilota di partecipare alla sessione delle qualifiche. Fernando domani partirà dalla corsia box, entrando sul circuito per ultimo. In pratica il destino della Ferrari e del pilota spagnolo, sembra essere già segnato, in quanto è risaputo che sul circuito cittadino monegasco, è quasi impossibile effettuare sorpassi: sperare in una rimonta in gara è un puro atto di fede.

Formula 1, Gp Spagna: il curioso destino di Webber. La parola ai protagonisti

MONTMELO’, 9 maggio 2010 – A volte il destino gioca brutti scherzi. O meglio, si diverte a prenderci in giro. E’ un po’ quello che è accaduto quest’oggi a Mark Webber: dopo aver vinto il Gp di Spagna, attraverso una tenuta di gara perfetta, gli applausi e i flash sono tutti per il pilota arrivato secondo. Un’assurdità, se non fosse che quel pilota è il ferrarista Alonso, idolo di casa. Ma non solo. Dopo un fine settimana perfetto, il suo compagno di squadra, Sebastian Vettel, si arrende all’ennesimo guasto meccanico, così come sono altrettanto importanti ritiro di Hamilton o il quarto posto di Michael Schumacher. In ogni caso il valore della vittoria resta, anche e soprattutto per riguadagnare rispetto e considerazione all’interno del team.

Sono veramente felice per questo successo – ha detto l’australiano – ero messo bene dopo le qualifiche, ma sapevo che il rettilineo era molto lungo ed era molto importante riuscire a passare la prima curva indenne. Volevo sfruttare al massimo le gomme morbide e ho finito bene la prima parte di gara, poi ho fatto un buon pit-stop. Hamilton mi inseguiva ma ho sempre controllato il divario, mi sono preso cura della macchina e l’ho portata fino al traguardo. Tutto il team ha lavorato benissimo, ha fatto un enorme sforzo per permettermi di arrivare davanti a tutti“.

Formula 1, Gp Spagna: la parola ai piloti. Webber, Alonso e Hamilton commentano le qualifiche

E’ sempre una bella lotta tra me e Sebastian, questa volta sono riuscito a fare due giri ottimi anche nella Q3“. Lo ha afferma il pilota australiano della Red Bull, Mark Webber, dopo aver ottenuto la seconda pole stagionale, colta questo pomeriggio nelle qualifiche del Gp di Spagna. Il pilota della Red Bull Webber, scendendo di un soffio sotto l’1’20” (con il tempo di 1’19″995), ha avuto la meglio sul compagno di squadra, il tedesco Sebastian Vettel. “Una pole che dedico al team, tutti i ragazzi hanno dormito poco durante la notte e hanno lavorato in modo incredibile. Il loro sforzo si vede nei tempi. Non sarà sempre così, concentriamoci sulla gara di domani“.

Le Red Bull sono superiori. La corsa è lunga, possono succedere molte cose“. Questo il pensiero  del pilota spagnolo della Ferrari, Fernando Alonso, dopo aver ottenuto il quarto posto nelle qualifiche del Gp di Spagna, dominate dal primo all’ultimo giro dalle Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel. “Le Red Bull sembrano di un’altra categoria, magari possiamo recuperare una posizione su Hamilton“, dice lo spagnolo pensando al duello con la McLaren-Mercedes dell’inglese Lewis Hamilton, terzo in griglia. Per la vittoria finale servirà una vera e propria impresa, oltre che a una certa dose di fortuna. “Penso che qui le Red Bull siano troppo superiori sia in qualifica che in gara. Però, bisogna arrivare alla fine“.

Formula 1, GP Spagna: Red Bull davanti a tutti, pole di Webber. 4° Alonso, 9° Massa

Lo si era intuito sin dalle prime prove libere del venerdì. Ne hanno dato ampia dimostrazione questa mattina nell’ultima sessione di prove libere, per poi confermarlo in maniera schiacciante nelle qualifiche svoltesi oggi pomeriggio: domani, nel Gp di Spagna, sul circuito del Montmelò, é la Red Bull la macchina da battere. Una doppietta che non lascia troppi margini alla discussione: Mark Webber ha firmato la pole position, davanti al compagno di squadra Sebastian Vettel, dando a tutti una dimostrazione di forza che lascia ben sperare anche in vista della gara di domani, quando però potrebbe arrivare il fattore pioggia, a complicare le cose in casa Red Bull.

Alle spalle del duo della scuderia austriaca, si sono classificate la McLaren di Lewis Hamilton, la Ferrari di Fernando Alonso, l’altra McLaren di Jenson Button e la Mercedes di Michael Schumacher. L’altra Ferrari di Felipe Massa è partirà in griglia soltanto dalla nona posizione, dietro a Kubica e Rosberg.

GP di Malesia: Pole a Webber. Ferrari e McLaren fuori nella Q1

La Ferrari affoga nella pioggia. Che l’acquazzone sarebbe arrivato era cosa nota, che la F10 sarebbe tornata ad essere la F60 è l’amara sorpresa che riservano le qualifiche del Gran Premio della Malesia. Fernando Alonso e Felipe Massa vengono eliminati già dalla Q1, come Trulli, Hamilton, Chandhok, Senna, Di Grassi e Button che avrebbe il tempo per passare alla Q2 ma dopo un testa-coda è finito nella ghiaia. Non è stato neppure possibile azzardare. Colpa della pioggia? L’indiziato è proprio il meteo che ad inizio qualifiche ha fatto cambiare strategia a Ferrari e McLaren che hanno preferito rimandare l’uscita dai box in attesa di una scorcio di sereno. Invece a godere del miglior grip sono stati i piloti scesi in pista per primi (tra cui la Red Bull e la Mercedes GP), mentre la Ferrari è rimasta fuori dalle Q3, un evento che non succedeva dal Gran Premio di Abu Dhabi della scorsa stagione, ultimo capitolo che ha mandato in pensione la F60.

Test al Montmelò: Hamilton in testa nell’ultima giornata

Quattro giorni di test, quattro piloti protagonisti. Dopo Mark Webber, Nico Hulkenberg e Nico Rosberg, nella giornata conclusiva di prova libere sul circuito di Barcellona il più veloce di tutti è stato Lewis Hamilton. Sotto il sole della Catalunya, l’inglese della McLaren ha girato in 1:20.472, precedendo di due centesimi di secondo Webber sulla Red Bull. Per Hamilton 134 giri con la solita simulazione di gara nel pomeriggio, dopo i test sull’assetto da qualifica della mattinata. In casa Red Bull, invece, al mattino ha girato Sebastian Vettel (76 giri), mentre Webber ha completato 61 tornate dopo pranzo, riuscendo a tenere il ritmo della McLaren. Terza posizione per la F10 di Felipe Massa che con i suoi 114 giri ha testato l’assetto da gara come i colleghi che l’hanno preceduto.

Test al Montmelò: Webber il più veloce. La Mercedes GP non si scopre

La Formula 1 gioca a carte coperte. Si è svolta ieri la prima giornata di test al Montmelò: il più veloce è stato Mark Webber su Red Bull con il crono di 1:21.487. Ma la particolarità delle prove ha riguardato la segretezza che aleggiava nei box: se fino ai test di una settimana fa a Jerez De la Frontera, i team non si preoccupavano di celare le soluzioni aerodinamiche agli occhi degli avversari, improvvisamente a Barcellona c’è stata l’inversione di rotta. In pista possono correre liberamente, ma quando arrivano nella pit line sono rivestite in fretta e furia per evitare che fotografi e spie possono regalare informazioni preziose alle altre scuderie. Peccato, però, che di momenti per “spiare” il lavoro dei big ce ne siano stati. Per la prima volta nel pre-stagione, la F10 della Ferrari si è fermata sul circuito, diventando bersaglio delle attenzioni altrui. Ma niente paura: la stessa sorte è toccata alla Mercedes GP, alla McLaren e alla Red Bull.

Test a Jerez, le reazioni degli outsider

Parola d’ordine non sottovalutarli. Stiamo parlando dei piloti outisider che a Jerez De la Frontera, nella penultima serie di prove prima di andare al Montmelò per la chiusura del pre-stagione, hanno dimostrato di poter andare veloci, nonostante non si ritrovino alla guida di Ferrari e McLaren. Tra questi c’è da registrare l’ottima prova di Vitantonio Liuzzi a bordo della Force India – la scuderia che già nella scorsa stagione ha dimostrato di avere un potenziale interessante. Il pilota italiano ha chiuso l’ultima giornata di test in quarta posizione alle spalle di Button, Kubica e Kobayashi. “Abbiamo percorso 80 giri senza nessun problema e completando il programma che ci eravamo preparati per questa settimana – ha detto Liuzzi dopo essere sceso dalla nuova Force India –. Tutto è andato per il verso giusto: abbiamo lavorato per capire le prestazioni della macchina con differenti carichi di carburante e con diversi assetti. Sono certo che anche nei test di questa settimana faremo bene”.

“Raikkonen in Red Bull? Sarebbe una buona alternativa”. Parola di Christian Horner

La Red Bull e Kimi Raikkonen, un binomio che se fino a qualche mese fa era fantascienza, nel futuro potrebbe diventare realtà. A confermare le voci del ritorno del finlandese ex Ferrari – attualmente impegnato nel mondiale Rally – è lo stesso Christian Horner, boss della Red Bull, secondo il quale nel 2011 Raikkonen potrebbe rimettersi alla guida di una monoposto di F.1. A lasciargli il posto sarebbe Mark Webber che raggiunti i limiti di età – ad agosto compirà 34 anni – cederebbe il voltante al finalndese.

La Red Bull a Jerez sotto il segno della continuità

Era la grande attesa della prima giornata di test di F.1 a Jerez. Non è la F10 di Fernando Alonso, ma la nuova Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel, la monoposto che dovrebbe lanciare la sfida a Ferrari, McLaren e Mercedes GP. La RB6 non è che lo sviluppo della macchina precedente, devoti alla filosofia del “squadra che vince non si cambia”. E in effetti eravamo certi che la Red Bull non avrebbe adottato una strategia rivoluzionaria: lo scorso anno è stata l’unica in grado di opporsi allo strapotere della Brawn GP.