Sebastian Vettel su Red Bull: omaggio al Campione – FOTO

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Sono senza parole, non saprei cosa dire in un momento come questo. E’ stata una stagione dura per me e per tutti, soprattutto dal punto di vista fisico e mentale. Abbiamo sempre creduto nel team e nella macchina, oggi è un giorno speciale“.

Cinque vittorie, dieci pole position, dieci podi, tre giri veloci, 256 punti complessivi in graduatoria: campione del mondo di Formula 1, stagione 2010. Sono i numeri più importanti dell’annata trionfale di Sebastian Vettel, il più giovane iridato della storia dei motori. Dopo il secondo posto dello scorso anno (dietro a Jenson Button di un’unghia), il tedesco classe 1987 è riuscito a migliorarsi. Meglio di così, non poteva far nulla: Abu Dhabi – l’ultimo gran premio della stagione – lo vedeva in ordine di pronostico solo terzo, preceduto da Fernando Alonso su Ferrari e Mark Webber, compagno di scuderia alla Red Bull. Sovvertendo ogni previsione, il nativo di Heppenheim ha tagliato il traguardo al primo posto e, approfittando della sciagurata prova del ferrarista e di un opaco Webber, ha potuto rimpolpare la bacheca dei record.

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Ne sta inanellando uno dietro l’altro: è il più giovane pilota di Formula 1 ad aver ottenuto una pole position, ad aver vinto un gran premio, ad essere salito sul podio e – da oggi – a essere diventato campione del mondo. Non dimenticherà mai la data odierna: domenica 14 novembre 2010. Non la dimenticherà ma ha ottime ragioni per credere che quanto accaduto ad Abu Dhabi sia solo l’inizio di un percorso da favola. Rischia Vettel, tanto per dirne una, di frantumare i numeri accumulati dai più grandi piloti della storia. Rischia Vettel, tanto per dirne un’altra, di diventare il più grande pilota della storia della Formula 1.

Mark Webber ha già vinto


Stilare i conti alla fine non è un’operazione semplice, specialmente al termine di un campionato come quello in atto, ma è indispensabile prestare particolare attenzione alla stagione che il pilota Mark Webber della Red Bull ha realizzato in una fase della sua carriera che forse e purtroppo non si ripeterà più.

Webber pilota australiano con più di 30 anni, non è mai stato una promessa dell’automobilismo. La sua stessa carriera non è iniziata con la spinta di ricchi sponsor o di programmi juniores, ma con un prestito che gli ha concesso l’accesso all’automobilismo in Europa. Poi è stato Minardi ad averlo affacciato alla Formula 1, prima del trasloco alla Jaguar, attuale Red Bull, così gli anni grigi in una Williams abbandonata dalla BMW.

La Red Bull arriva in Formula 1 e lo richiama a fianco di Coulthard, anni mediocri per poi arrivare nel 2009 con il salto di qualità che gli permette di ottenere le prime vittorie.

Da qui Mark si candiderà al titolo, ma entrando in conflitto col collega dovrà subire l’umiliazione e lo stress di affrontare uno sport difficile come la Formula 1 da solo.

La squadra austriaca ha intrapreso il 2010 sotto una nuova prospettiva, grazie ai progettisti si ha una macchina capace di realizzare qualsiasi sogno. Tutte le ambizioni, tutti i progetti erano stati affidati a Vettel, sottovalutando la possibilità che Webber potesse ottenere qualcosa di più da questa macchina.

Mark è troppo veloce e costante, forse non in qualifica quanto Sebastian, ma non commette errori durante la gara ed eccelle in ottime prestazioni sottolineando l’esperienza. La stessa lotta col compagno non rappresenterebbe un caso particolare, se non che la sua stessa squadra gli rivolta le spalle a favore del tedesco. Con l’incidente in Turchia si ha la conferma, quando l’incidente causato da Vettel viene coperto, confuso e ridicolmente giustificato.

Red Bull, Vettel: “Non penso alla vittoria”. Webber: “Voglio il titolo”

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Sebastian Vettel è consapevole che ad Abu Dhabi potrebbe essere costretto a sacrificare la propria gara, per favorire la vittoria finale di Mark Webber, se l’australiano ne avesse bisogno per garantirsi il titolo piloti come principale rivale di Fernando Alonso nella sfida iridata. “Voglio il titolo domenica, se non succedera’ avro’ un’altra chance il prossimo anno“, ha dichiarato lo stesso Webber, che ci crede con convinzione (e a ragione).  La Red Bull ha detto che non imporrà alcun ordine di squadra ai suoi piloti, e così Vettel non ha ancora chiarito quello che farà domenica in gara.

Penso che sia abbastanza chiaro. Ci sono un sacco di cose che stanno per accadere, e cose più importanti prima di arrivare a quel punto, quindi dobbiamo concentrarci già da domani per preparare la macchina per l’ultima qualifica della stagione che si presenta stato abbastanza difficile” ha detto il tedesco nella conferenza stampa ad Abu Dhabi. “Ci sono un sacco di cose da fare, ci sono modi migliori di spendere l’energia rispetto a ciò che accade la domenica“.