Montezemolo dal Salone di Ginevra: “Le 800 Ferrari FF? Già vendute”

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Luca Cordero di Montezemolo interviene in conferenza dal Salone dell’auto di Ginevra in occasione della presentazione della Ferrari FF. Le riflessioni più interessanti del patron di Maranello: “Con la nuova Lancia Thema – ha detto Montezemolo sponsorizzando in maniera evidente il nuovo prodotto – i nostri ministri non avranno più scuse per non usare le auto italiane”. Il presidente della Ferrari si è anche impegnato in maniera diretta con gli appassionati del Cavallino: “Fin quando sarò presidente della Ferrari, e quindi per i prossimi 20 anni, Maranello non produrrà un Suv o una vettura a quattro porte.  L’obiettivo dichiarato, in continuità con il passato  con la tradizione, è quello di produrre Ferrari diverse per ferraristi diversi. Abbiamo già venduto le 800 Ferrari FF previste per il 2011. Con la nuova Ferrari abbiamo aperto una nuova pagina nel libro della storia del marchio”. Ancora Montezemolo:

Ferrari F150: le novità al motore (ancora congelate)

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Tolto il velo alla nuova Ferrari che si appresta ad affrontare la nuova stagione di Formula 1 con un obiettivo dichiarato: vincere il mondiale. La F150 è la cinquantasettesima monoposto costruita dal Cavallino che, come ribadito, ha inteso celebrare nella maniera migliore la ricorrenza dei 150 anni di unità d’Italia. Il progetto della nuova monoposto si è attenuto, evidentemente, alle nuove modifiche apportate al regolamento del circus ed è facile notare, visionando la vettura, modifiche e cambiamenti strutturali.

A incidere, ovviamente, più di un divieto: non somno più consentiti l’uso del doppio diffusore e dell’ala posteriore soffiata e la possibilità di avere dei buchi sulla parte anteriore del fondo mentre è stata introdotta la possibilità di avere un’ala posteriore mobile, azionata con un comando elettroidraulico.

FOTO Ferrari F150, novità tecniche e strutturali – La presentazione

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Il made in Italy incarnato da una scuderia. Che è simbolo indiscusso dell’italia intera. Su pista finiscono vetture e piloti, alle spalle vi è un’azienda che non può prescindere dalla professionalità di ciascun dipendente. La nuova Ferrari F150 nasce con l’intento di riscattare un Mondiale di Formula 1 sfumato per questione di una manciata di punti e svanito proprio quando – all’ultima gara utile – il grosso del rimontone di Fernando Alonso sul duo alla guida delle Red Bull pareva fatto. Invece, a scrivere la storia, nella circostanza, è stato Sebastian Vettel, laureatosi il più giovane campione del mondo del circus e in grado di dare il là a una carriera che gli si prefigura nel più roseo dei modi.

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La nuova Ferrari, con ciascuna delle novità annunciate, tiene indubbiamente conto di quelle che sono le modifiche del regolamento volute dai vertici. Rispetto alla stagione passata sono stati vietati l’uso del doppio diffusore e dell’ala posteriore soffiata e la possibilità di avere dei buchi sulla parte anteriore del fondo mentre è stata introdotta l’opportunità di avere un’ala posteriore mobile, azionata con un comando elettroidraulico.

Ferrari F150, nel segno dell’Unità d’Italia

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La diretta televisiva ha messo nelle condizioni di poterne ammirare – a distanza di schermo – le belle novità e il rimando evidente, visibile alla storia sociale della Nazione, visto che la nuova Ferrari F150 è una macchina costruita per vincere ma anche un omaggio necessario e doveroso all’Italia, che festeggia quest’anno i 150 anni di unità della penisola. C’era grande attesa per capire se le voci che si sono rincorse nei giorni scorsi – la nuova Ferrari somiglierà alla Red Bull, si diceva – fossero poi confermate dalla realtà.

Ebbene, tolto il velo ha fatto la sua comparsa una vettura che merita di essere immortalata per bellezza e linea ma che va pure raccontata per la serie di novità rispetto al modello precedente, con cui Fernando Alonso è rimasto in corsa per il titolo mondiale fino all’ultima gara utile. La F150 è la cinquantasettesima monoposto costruita dalla Ferrari per prendere parte al Campionato del Mondo di Formula 1 e conserva già nel nome, lo si diceva, una volontà di vicinanza e rappresentanza che la Casa di Maranello vuole garantire alle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.