F1, Kubica fermo un anno per la riabilitazione del braccio

Foto: AP/LaPresse

Le condizioni di salute, innanzitutto, e – se il paragone è con la vita stessa – del resto, in fondo, chissenefrega. Uno dei talenti più costanti delle ultime stagioni di formula 1, Robert Kubica, ha rischiato grosso e se l’è vista davvero brutta. Kubica, uscito di strada al volante di una Skoda Fabia nella prima prova speciale del rally di Andora, è stato operato da una equipe di undici medici.

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La squadra era composta da due rianimatori, due anestesisti, tre chirurghi ortopedici, tre chirurghi del Centro regionale di chirurgia della mano di Savona, un medico vascolare e due equipe di infermieri. Tra preparazione, stabilizzazione e intervento vero e proprio, il pilota di Formula 1 è rimasto sotto i ferri per oltre sette ore. L’obiettivo principale, dopo essere stato dichiarato fuori pericolo, era quello di riuscire a garantirgli la possibilità di utilizzare il braccio: perchè è questo che Kubica ha rischiato, di non poter più disporre di uno dei due arti superiori.

Kubica, grave incidente al rally Ronde di Andora: rischia una mano

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Grave incidente per Robert Kubica nelle fasi iniziali del Ronde di Andora, nel savonese. Il pilota polacco, a quanto si apprende in queste ore di fasi concitate e ancora poco chiare, ha perso il controllo della sua Skoda Fabia sull’asfalto umido ed è finito contro un muro di un edificio. Il pilota 26enne è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Pietra Ligure. In procinto di prendere parte al Mondiale di Formula 1 con la Lotus Renault, avrebbe riportato fratture multiple. Kubica è stato estratto dalla sua Skoda ancora cosciente dagli uomini della pubblica assistenza del 118.

Il pilota è stato intubato e stabilizzato in attesa dell’arrivo dell’elicottero dei vigili del fuoco che hanno trasportato sul luogo dell’incidente il medico. Vista la gravità della situazione, è stato deciso l’immediato ricovero al più vicino nosocomio. La Lotus Renault ha diffuso una nota: “Il pilota è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Pietra Ligure dove viene sottoposto ad esami. Il suo navigatore sta bene”, dice ma la stessa scuderia, non appena vi saranno aggiornamenti, emetterà un nuovo comunicato.

In Brasile matrimonio Lotus-Renault, Ecclestone incoraggia


L’accordo per il rifornimento dei motori francesi al team malese doveva esser confermato diversi GP fa, ma a causa delle diverse controversie sul nome che impegnano il proprietario Tony Fernandes, sarà definitivamente ufficializzato in Brasile, per altro posto ideale per le strategie aziendali della Renault.

Il CEO della Renault Carlos Ghosn, sarà presente a San Paolo per confermare l’impegno in un paese che si affaccia all’economia dell’automobili con ottime prospettive dovute alla sua crescita economica, la Renault infatti vuole portare la sua quota di mercato da 6% a 10%, operazione ottenibile attraverso una più alta considerazione di questo mercato, come del resto sta facendo la FIAT.

Le prospettive per la Lotus saranno migliori per il 2011. Si parla anche di un possibile accordo col pilota Bruno Senna, che sponsorizzato dalla Petrobras potrebbe sostituire Heikki Kovalainen. La Petrobras non è presente in Formula 1 dal 2008, ultimo impegno allora preso con la Williams.

Nel 2009 l’azienda petrolifera doveva ritornare con la Honda, portando con se Senna, ma poi il ritiro dalle corse del colosso giapponese costrinse gli amministratori a non firmare l’accordo, proprio perché l’interesse era quello di ritornare con un costruttore di auto.

Un 2011 galvanizzato anche da Bernie Ecclestone.

Nel 2011 tecnologia Red Bull per Lotus


Una Lotus sempre più propensa a crescere attraverso l’annuncio della collaborazione con la Red Bull Tecnology, accordo che fornirà la squadra malese con gli stessi cambi e sistemi idraulici del team austriaco. A giorni verrà sicuramente annuncitato il legame con la Renault per l’utilizzo dei motori.

Un’altro passo avanti per la squadra dopo l’anno di debutto trascorso con i sistemi idraulici della Xtrac, identico a quello utilizzato dal resto dei nuovi team, poco affdabili e non adatti alle esigenze di una F1.

Importante sottolineare come questo accordo non è stato realizzato direttamente con la Renault, ma attraverso la tecnologia della Red Bull.
Già questa settimana la Lotus aveva provveduto alla scissione del contratto con la Cosworth, un contratto del valore di 6 milioni di euro, certamente più economico del successore, segno di un maggior impegno nello sport.

Mike Gascoyne, capo tecnico della Lotus spiega i benefici di questi movimenti tecnici-finanziari, dovuti all’esigenza di avere un adeguato sistema…..

Lotus cambia nome e motore. Dal 2011 alleata con Renault

Novità, cambiamenti e grandi collaborazioni tecniche. Questo è quanto il nuovo team Lotus annuncerà tra due settimane durante il Gran Premio di Singapore. dal 2011 la Lotus inizierà una collaborazione tecnica con la Renault, collaborazione che prevede il rifornimento per il team malese di motori, cambi e sistemi Kers, tutto per la durata di almeno 2 anni.

Un accordo simile avvenne tra Force India e McLaren Mercedes ad inizio 2009, grazie al quale il team indiano ha potuto abbandonare il fondo della griglia. Basta guardare i numeri, infatti nel 2008 la Force India ritardava dalla vetta di circa 2 secondi, mentre l’anno successivo il distacco fu dimezzato fino a giungere ai miglioramenti di questa stagione.

Questo legame permetterà sicuramente alla Lotus di poter correre ai livelli di Sauber e Toro Rosso per poi in futuro arrivare ai massimi livelli come lo stesso Tony Fernandes, proprietario del team, ha dichiarato:”molti dei negoziati sono andati in porto in questa due ultime settimane. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere tra qualche anno le prestazioni di Ferrari e Red Bull“.