Fiat Punto, la nuova generazione arriva nel 2014?

La nuova Fiat Punto restyling è stata appena svelata al Motor Show 2011 di Bologna, la manifestazione automobilistica nostrana che si è conclusa ieri: l’utilitaria aggiornata a livello estetico (principalmente) sarà introdotta nel listino tra alcune settimane. Noi siamo un po’ irrispettosi: non c’importa molto di questo maquillage: oggi ci occupiamo della nuova generazione della citycar di segmento B del Lingotto. Secondo alcune indiscrezioni, la nuova generazione, la quarta, dell’apprezzata due volumi italiana sarà commercializzata a partire dall’anno 2014, in ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista nel piano di sviluppo dell’Amministratore Delegato Sergio Marchionne. Perché?

Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. escono da Confindustria

Escono da Confindustria le società italiane Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. (la prima racchiude tutti i brand prettamente automobilistici dell’ex Gruppo Fiat, la seconda, invece, tutti quelli operanti in altri settori: la suddivisione e la differente quotazione sono avvenute qualche mese fa, con lo spin-off inglobato nel programma di rilancio promosso da Sergio Marchionne): la decisione, presa dopo un primo avvertimento all’inizio dell’estate, avrà validità dal primo giorno del prossimo anno ed è stata comunicata ad Emma Marcegaglia, imprenditrice alla guida dell’organizzazione italiana, e a tutti i media attraverso una lettera firmata proprio dall’Amministratore Delegato e Presidente del conglomerato italiano (rispettivamente di Fiat S.p.A. e di Fiat Industrial S.p.A.), Marchionne.

Fiat-Chrysler, 2011-2014: solo conferme

Foto: AP/Lapresse

Fiat e Chrysler sono ormai un connubio consolidato che garantisce di guardare al futuro delle due aziende in maniera ottimistica: le valutazioni, fresche di pubblicazione, del Lingotto, portano a ritenere che nel 2014 si potranno vendere circa 6 milioni di auto.

Non solo: tutti confermati i target finanziari del 2011: la gestione ordinaria dovrebbe chiudersi con un utile che oscilla tra lo 0,9 e l’1,2 miliardi di euro. Sul fronte ricavi, l’annualità va a voltare pagina con un totale di 37 miliardi e un indebitamento industriale netto tra 1,5 e 1,8 miliardi. E’ quanto si evince in seguito all’incontro – roadshow – di Londra, organizzato per valutare l’opportunità di un nuovo bond e nel corso del quale sono state date risposte agli investitori europei: presente, quale volto sempre più armonico della Fiat, l’amministratore delegato Sergio Marchionne che ha fatto la spola tra Stati Uniti e Londra.

Gruppo Chrysler: la società italiana Fiat S.p.A. sale al 30% della proprietà

Foto: AP/Lapresse

La società italiana Fiat S.p.A. ha raggiunto il 30% del Gruppo Chrysler: si tratta del secondo step del progetto dell’Amministratore Delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, che aveva già annunciato questo passaggio cruciale nelle scorse ore (durante un evento sul tracciato di balocco per la presentazione della nuova gamma della casa automobilistica statunitense Jeep) e che aveva già previsto questa mossa nell’accordo tra il conglomerato italiano e quello di Detroit, siglato alcuni mesi fa. Oggi arriva soltanto la conferma ufficiale dall’azienda torinese: “La Fiat annuncia che è stato raggiunto il secondo dei performance event previsti dal Chrysler Group Operating Agreement, come modificato, dalla cui realizzazione deriva un incremento del 5% della propria quota di partecipazione in Chrysler. L’incremento ha effetto da oggi. La quota di Fiat in Chrysler sale al 30%”. Così si legge all’interno del comunicato stampa, molto breve, divulgato dalla stessa Fiat S.p.A.

Fiat 500 Prima Edizione, già esaurita l’edizione limitata per gli States

E pensare che, quando Sergio Marchionne annunciò, convinto, tra il fiducioso (troppo?) ed il vaticinante, di voler vendere 50.000 unità di Fiat 500 in quel mercato, lo statunitense, che è stato sempre fin troppo solidale con vetture di tutt’altra stazza (e c’è voluta una crisi mondiale a stroncare questo innamoramento profondissimo), non avevamo dato quel tanto peso che sarebbe stato giusto concedere. Siamo quasi abituati ai voli pindarici dei manager in giacca e cravatta. E lui che il completo non c’è l’ha? Lui che la divisa di rappresentanza neppure sotto tortura? Lui ha visto giusto.

Fiat, il nuovo assetto in Fiat Group S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A.

Annunciato durante lo scorso 21 aprile, allorquando i vertici del Lingotto si riunirono per l’Investor Day ed esplicitarono il futuro, punto per punto, per un lustro di tempo, il prossimo, in seguito alla liaison stretta con l’americana Chrysler, è giunto il momento di far luce sullo scorporo dei brand e delle collaborazioni contenuti nel carnet Fiat, il cosiddetto spin-off che aggiornerà l’assetto di tutto il colosso industriale.

Fiat 500 Blackjack, svelato l’allestimento dominato dal nero

La moda del bianco è passata … di moda? Numerose case automobilistiche hanno offerto, nell’ultimo periodo, una serie di allestimenti o pacchetti speciali, che hanno come fulcro dominante il colore nero: è sufficiente giocare in casa, con Lancia Delta Hard Black, o ricordare Mercedes CL, che ora propone una colorazione grigia opaca nel pacchetto di personalizzazione Designo.

Ultima in ordine di tempo è Fiat, con la nuova 500 Blackjack, che anticipammo qualche giorno fa con un’immagine teaser: l’utilitaria torinese, che ha concesso la possibilità dell’esclusività di ogni modello acquistato e che ha fatto del farcire di optional il contratto un trend al pari di quello della cromia bianca della carrozzeria – sopra citato –, si propone, oggi, come alfiere del nero.

Fiat-Crysler è ufficiale: Marchionne nuovo A.d., Robert Kidder il Presidente

sergio-marchionneBuone nuove rispetto all’asse Fiat-Chrysler. La notizia è ufficiale da pochi minuti: accordo raggiunto e resi noti anche gli assetti societari. Sergio Marchionne amministratore delegato del gruppo, Robert Kidder il neo presidente. A rendere pubblici i primi sviluppi è una nota congiunta dei due marchi con la quale si sancisce in maniera definitiva l’accordo.

Le prime dichiarazioni sono proprio di Marchionne che pare entusiasta:

Chrysler può tornare ad essere una società forte e competitiva con una gamma di vetture affidabile che colpiscono l’immaginazione e ispirano fedeltà. Di questo siamo tutti contenti e, noi in particolare, particolarmente orgogliosi”.

Giubilo anche nelle affermazioni provenienti dritte dalla Casa Bianca
che si dice

“lieta che l’alleanza Chrysler-Fiat possa ora andare avanti, permettendo a Chrysler di riemergere come un produttore automobilistico competitivo ed efficiente”.