Formula 1, McLaren: Hamilton e una stagione ancora lunga. “Campionato molto equilibrato”

Difficile ricordare una lotta per il titolo iridato così combattuta come quest’anno: e dopo i primi otto gran premi disputati, è molto difficile indicare il futuro vincitore del mondiale 2010 di F1. Ed è alquanto prevedibile che in tanti abbiano cambiato più volte favorito nel corso della stagione. Anche perché é stato un susseguirsi di alternanze di vittorie e risultati: Fernando Alonso aprì le danze in Bahrain, poi è stato il momento di Sebastian Vettel. E dopo l’intermezzo di Jenson Button a Melbourne e in Cina, la Red Bull ha preso nuovamente posto sul gradino più alto del podio grazie a Webber. E, dulcis in fundo, ora è arrivato Hamilton. Una stagione in cui chi si distrae é perduto, ma non troppo, visto che c’è sempre la possibiltà di rientrare nei giochi.

Il ruolo di leader della classifica piloti continua a cambiare e nessuno dei campioni tra le prime posizioni, è ancora riuscito a guadagnarsi un vantaggio sui propri rivali sufficientemente ampio. Vincere il titolo non sarà impresa facile per nessuno e i piloti dovranno spingere al massimo da qui sino alla fine.

Formula 1, in Canada vince Hamilton. Terzo Alonso

A Montreal trionfa Lewis Hamilton su McLaren, nuovo leader del Mondiale, davanti al compagno Button in un GP condizionato dall’irregolare e imprevedibile consumo dei pneumatici. Il pilota della Ferrari Fernando Alonso chiude sul podio, dopo aver lottato per tutta la gara per il successo e aver ceduto nel finale la posizione a Button per un’incomprensione con un doppiato. Un pò in ombra la Red Bull, giunta quarta con il tedesco Vettel e quinta con Mark Webber, con l’australiano che scivola così al terzo posto nel Mondiale. Ottima gara di Buemi con la Toro Rosso, alla fine 8°, a punti pure Liuzzi, 9°. Massa solo 15°, ma il brasiliano è stato penalizzato da due collisioni, una alla prima curva, con lo stesso Liuzzi, l’altra al penultimo giro, con Schumacher. In classifica, ora Hamilton guida con 109 punti, poi Button con 106, Webber 103, Alonso 94, Vettel 90.

Formula 1, Gp Turchia: frittata Red Bull, trionfo McLaren

ISTANBUL (Turchia), 30 maggio 2010 – Incredibile, ma vero. La Red Bull da oggi si trova a rivivere i grandi duelli tra Senna e Prost della McLaren di oltre un decennio fa. Perchè è fin troppo chiaro che dopo oggi, la rivalità tra i due piloti della casa austriaca, non potrà più essere snobbata o tenuta sotto cotrollo. Le domande sono tante dopo l’incidente avvenuto nel Gp della Turchia, che ha relegato Weeber al 3° posto e eliminato dalla corsa il tedesco Vettel. Ha sbagliato Sebastian Vettel? Doveva stare più attento Mark Webber? I replay dicono che, materialmente, è più colpa del tedesco. In linea di massima, come detto, alla base dell’odierna situazione, la colpa più vera è di Christian Horner, il responsabile della Red Bull che non ha solo buttato via la vittoria del GP di Turchia. Ha probabilmente visto incrinarsi qualcosa tra i due piloti; e ora ricucire sarà dura. Perchè ha davvero dell’incredibile quello accaduto al 41° giro del settimo appuntamento del Mondiale, finito con un trionfo McLaren e la vittoria di Lewis Hamilton davanti a Jenson Button.
Sino a quel momento infatti, tutto lasciava presagire una comoda, l’ennesima doppietta Red Bull, ed invece ecco arrivare il patatrac.

Formula 1, Gp Spagna: la parola ai piloti. Webber, Alonso e Hamilton commentano le qualifiche

E’ sempre una bella lotta tra me e Sebastian, questa volta sono riuscito a fare due giri ottimi anche nella Q3“. Lo ha afferma il pilota australiano della Red Bull, Mark Webber, dopo aver ottenuto la seconda pole stagionale, colta questo pomeriggio nelle qualifiche del Gp di Spagna. Il pilota della Red Bull Webber, scendendo di un soffio sotto l’1’20” (con il tempo di 1’19″995), ha avuto la meglio sul compagno di squadra, il tedesco Sebastian Vettel. “Una pole che dedico al team, tutti i ragazzi hanno dormito poco durante la notte e hanno lavorato in modo incredibile. Il loro sforzo si vede nei tempi. Non sarà sempre così, concentriamoci sulla gara di domani“.

Le Red Bull sono superiori. La corsa è lunga, possono succedere molte cose“. Questo il pensiero  del pilota spagnolo della Ferrari, Fernando Alonso, dopo aver ottenuto il quarto posto nelle qualifiche del Gp di Spagna, dominate dal primo all’ultimo giro dalle Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel. “Le Red Bull sembrano di un’altra categoria, magari possiamo recuperare una posizione su Hamilton“, dice lo spagnolo pensando al duello con la McLaren-Mercedes dell’inglese Lewis Hamilton, terzo in griglia. Per la vittoria finale servirà una vera e propria impresa, oltre che a una certa dose di fortuna. “Penso che qui le Red Bull siano troppo superiori sia in qualifica che in gara. Però, bisogna arrivare alla fine“.

F1 2010, Gp Shangai: McLaren, Button, Hamilton. Poi tutti gli altri

La McLaren conquista la Cina andando a piazzare la doppietta nel Gp di Shangai. Trionfa Jenson Button, al secondo posto Lewis Hamilton. Nico Rosberg finisce terzo e precede Fernando Alonso, quarto nel corso di una gara che la Ferrari farebbe bene ad archiviare in fretta, considerando anche il nono posto finale di Felipe Massa. Eppure, lo spagnolo del Cavallino regala la prima emozione proprio in partenza, quando riesce a vanificare la pole di Sebastian Vettel (la Cina è una delusione evidente, per il tedesco) e il secondo posto di Mark Webber e si porta al comando del Gp.

Ma dopo i primi giri, un incidente nelle retrovie e la pioggia che inizia a scendere fanno saltare ogni piano: i migliori optano per il cambio gomme, a ruota della Safety Car ci finisce Rosberg. La pista, tuttavia, rimane asciutta e il primo errore strategico di Shangai è proprio di coloro che avevano puntato sulle gomme da bagnato (anche Alonso) cui tocca fermarsi nuovamente e montare le slick. Al decimo giro, le Red Bull sono sparite nelle retrovie e Massa ha dovuto fare i conti con un’uscita di pista che non ne compromette la gara.

Nelle posizioni di vertice, tutti coloroc che non hanno ceduto alla tentazione del cambio gomme: Rosberg, il primo, poi le due McLaren e la Renault. Una delle cose più belle la regala proprio Hamilton: passa Sutil e Vettel in un colpo solo, sorpasso da applausi; ancora l’inglese protagonista in uno dei duelli che ha appassiionato di più. Lewis e Schumacher, in grande forma, si danno battaglia per conservare le rispettive posizioni. Il tedesco resiste finchè la sua vettura mostra segni di cedimento: ancora Safety Car in pista al 21esimo giro a causa di un incidente che ha coinvolto la monoposto di Alguersuari. Per Alonso e Massa, con distacchi abissali, è una fortuna.

F1, Gp Shangai: McLaren e Hamilton dominano le seconde libere

Motori Mercedes sugli scudi nella seconda sessione di prove libere a Shangai. Stavolta è Lewis Hamilton a registrare il miglior tempo con 1:35.217. Alle sue spalle Rosberg (+ 0.248), Button (+ 0.376) e Schumacher (+0.385). Totale: 4 motori delle frecce d’argento ai primi quattro posti. Un predominio che lascia presupporre una calda giornata per domani quando ci saranno le qualifiche ufficiali.

Il bilancio delle altre: le Red Bull tengono, Sutil stabile, Alguersuari risolleva le sorti della Toro Rosso dopo il brutto incidente di Buemi, in discesa Kubica (9°) e Petrov (12°) con le due Renault. Capitolo Ferrari: Alonso riesce finalmente a girare ma chiude solo al decimo posto (a +1.387 dalla vetta) e Massa riesce a fare peggio chiudendo proprio dietro all’iberico (+1.727).

Alonso contro il decalogo per i piloti: “Hamilton ha sbagliato, ma non esageriamo”

Veloci in pista, spericolati in città. Il comportamento di Lewis Hamilton per le strade di Melbourne non è ancora stato dimenticato, tanto che i vertici della Federazione dell’automobile stanno pensando di scrivere un decalogo comportamentale dedicato ai piloti. La proposta riguarderebbe i comportamenti che i protagonisti della Formula 1 dovrebbero mantenere sia in pista che lontano dai circuiti, quando decidono di mettersi al volante della auto. Fernando Alonso è stato tra i primi ad intervenire sull’idea – che al momento è ancora allo stato embrionale –. Il pilota spagnolo della Ferrari si è detto assolutamente contrario al decalogo. “Per un errore di un pilota non servono delle regole scritte per tutti gli altri” ha dichiarato l’asturiano che lontano dai circuiti non si è mai reso protagonista di spiacevoli episodi come quello di cui si è parlato in Australia.

GP di Malesia: Hamilton in testa nelle prove libere. Ferrari k.o. per il caldo umido

La sveglia per i tifosi della Ferrari non è stata positiva. Chi si attendeva di alzarsi e scoprire che la Ferrari aveva dominato le due sessioni di prove libere del Gran Premio di Malesia è rimasto deluso. In testa c’è Lewis Hamilton che prima ha fermato il crono su 1:34.921 e poi ha replicato abbassando il suo tempo di quasi 1”: 1:34.175. Il caldo umido della Malesia ha messo in seria difficoltà il team di Maranello che come sempre si sta concentrando sulla gara. Risultato? Fernando Alonso settimo e Felipe Massa prima 11esimo e poi addirittura 15esimo. A fare da padroni nelle prove del venerdì sono stati i piloti McLaren e Mercedes: nella prima sessione le prime quattro posizioni appartengono a Hamilton, Rosberg, Button e Schumacher, mentre nella seconda parte solo Vettel è riuscito ad infilarsi al secondo posto davanti a Rosberg.

F1: Button, Vettel, Schumi e la forma della testa di Hamilton…

Dopo due prove di campionato inizia a delinearsi la griglia “reale” dei contendenti al titolo che lo scorso anno fu di Jenson Button. Ma se il primo appuntamento in Bahrain aveva dato ragione ai tradizionalisti e il secondo appena terminato, aveva favorito le nuove leve, adesso rimane un solo punto certo: la cara e amata Rossa.

Alonso ha impiegato ben poco tempo ad ambientarsi e a conquistarsi la prima volta e, soprattutto, il cuore dei tifosi di Maranello. I 25 punti incamerati al primo colpo avevano fatto effetto (ma in fondo in fondo c’era riuscito anche il suo predecessore Raikkonen) mentre lascia ancora più sorpresi il buon piazzamento in Australia, sintomo di una condizione ottimale sia del pilota che della monoposto. Nulla da eccepire anche su Felipe Massa, al rientro dopo il lungo stop: il suo bottino di punti è congruo alle aspettative della vigilia, ossia alle aspettative di una seppur mascherata seconda guida. L’unica incognita per il Cavallino a questo punto sembra essere la resi dei motori: già sostituiti in tutte e due le tappe. I propulsori a disposizione sono 8 per tutto l’anno: basteranno?

F1 2010, da Melbourne alla Malesia: pagellone e qualcos’altro…

Messi da parte i verdetti – trionfo per Jenson Button su McLaren, buona tenuta delle Ferrari, sorpresona Robert Kubica e sfortuna “cronica” per la Red Bull di Sebastian Vettel – la F1 dà l’arrivederci all’Australia per approdare in Malesia. Si correrà il giorno di Pasqua (ore 16 locali, le 10 di mattina in Italia) con quintali di aspettative da parte di tutti. Perchè, se qualche conclusione va tratta dall’andamento dei primi due gran Premi, un paio sono le seguenti: cinque piloti a podio nei primi due appuntamenti dell’anno; quattro della cinquina riconduicibili direttamente a Ferrari e McLaren, tornate vive, resuscitate dopo un declino durato un annetto intero.

Melbourne racconta del primato in classifica piloti di Fernando Alonso, che precede Felipe Massa di quattro punti (37 a 33) ma anche di quanto i due rampanti del Cavallino abbiano il fiato sul collo di Button e del redivivo Lewis Hamilton. Mica due venuti dal nulla: rispettivamente, il campione in carica e l’ex canpione del Mondo. Una corazzata di tutto rispetto, la migliore (nella teoria) per contrastare la voglia matta di Luca Cordero di Montezemolo e soci (leggasi pure necessità): Maranello non può permettersi altre debacle.

Hamilton: “Rosberg più forte di Schumacher”. Ecclestone: “Diamo tempo a Schumi”

Bernie Ecclestone e Lewis Hamilton, la strana coppia. Prima di affrontare il secondo Gran Premio della stagione (da ieri le monoposto hanno iniziato a girare all’Albert Park di Melbourne), il sito ufficiale della Formula 1 ha pubblicato un’intervista doppia ai due inglesi: la giovane promessa da una parte e il vecchio patron dall’altra. Uno dei primi argomenti affrontati dalla coppia Hamilton-Ecclestone è stato il ritorno alle corse di Michael Schumacher che dopo tre anni trascorsi ad impegnare il tempo in ogni modo (dal freeclimbing alle gare in moto) ha deciso di rimettersi al volante di una monoposto. “Certe persone non invecchiano – ha detto il pilota della McLaren – e Schumi ha già vinto il mondiale sette volte. Questo però non significa che sarà ancora il più forte: in Bahrain è dovuto rimanere dietro al suo compagno Nico Rosberg che è andato molto veloce, soprattutto nelle qualifiche”.

GP d’Australia: La McLaren domina le libere. Ferrari in difficoltà

Il weekend in Australia della Ferrari non inizia nel migliore dei modi. Durante le prime prove libere all’Albert Park di Melbourne, le F10 di Fernando Alonso e Felipe Massa rimangono sempre distanti dai più veloci del gruppo, mentre la McLaren inizia a lasciare il segno sulla seconda tappa di Formula 1. Nella seconda sessione di prove – andate in scena nella notte italiana – le MP4-25 di Lewis Hamilton e Jenson Button hanno fatto segnare i tempi migliori: 1:25.801 per il campione mondiale 2008 e 1:26.076 per l’iridato del 2009. Alle loro spalle la Red Bull di Mark Webber che nella gara di casa potrebbe inserirsi nella lotta per la vittoria: l’australiano ha fermato il crono a 1:26.248.