Formula 1 2012, Marussia: Il KERS una perdita di soldi

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John Booth, team boss della squadra russa non ha utilizzato mezzi termini. Secondo lui la tecnologia che viene usata per recuperare l’energia dalle frenate è inutile e serve solo a sperperare denaro.
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Ciò nonostante ritiene che sia indispensabile in Formula 1 se si vuole eliminare il ritardo da tutte le squadre che invece montano il sistema, come la Caterham, diretta rivale fin dal 2010.

Niente KERS per Toyota e Red Bull

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Tra gli argomenti più discussi in questa stagione, il KERS rimane tra quelli sempre più controversi. Attualmente la Formula Uno si trova in una situazione molto confusa, perché in previsione della prossima stagione, dove sarà obbligatorio l’utilizzo del sistema di recupero, alcuni team quest’anno stentano a sviluppare il tanto discusso componente per questioni di credibilità, costi ed efficienza.

Attualmente come ha sottolineato il presidente della Ferrari, il campionato di F1 è suddiviso in altrettanti sub campionati, dove vi trovano le macchine con il KERS, quelle senza e quelle che hanno saputo interpretare il regolamento a modo loro. Adesso pare che alcuni team non abbiamo intenzione di utilizzare il KERS per tutto il 2009, mentre alcune squadre come Ferrari sono costrette a non farne a meno, per via del fatto che la F60 è interamente costruita attorno a quest’ultimo sistema.

KERS e la sicurezza in pista

Quando si parla di sicurezza, non si parla solo di quella relativa ai piloti di Formula Uno, ma ben si anche di tutti coloro che assistono ai vari Gran Premi. In particolare in questi giorni si è assistito ad una proposta per sollecitare la sicurezza dei vari tecnici di pista, ovvero coloro che seguono la gara dai bordi del tracciato e che intervengono in occasioni come incidenti per dare un immeditato soccorso al pilota. Con l’introduzione del sistema KERS, molti di questi tecnici si sono rivelati preoccupati, perché quest’ultima novità potrebbe procurare spiacevoli conseguenza a qualche malcapitato che intervenisse senza precauzioni.