Le condizioni di salute, innanzitutto, e – se il paragone è con la vita stessa – del resto, in fondo, chissenefrega. Uno dei talenti più costanti delle ultime stagioni di formula 1, Robert Kubica, ha rischiato grosso e se l’è vista davvero brutta. Kubica, uscito di strada al volante di una Skoda Fabia nella prima prova speciale del rally di Andora, è stato operato da una equipe di undici medici.
La squadra era composta da due rianimatori, due anestesisti, tre chirurghi ortopedici, tre chirurghi del Centro regionale di chirurgia della mano di Savona, un medico vascolare e due equipe di infermieri. Tra preparazione, stabilizzazione e intervento vero e proprio, il pilota di Formula 1 è rimasto sotto i ferri per oltre sette ore. L’obiettivo principale, dopo essere stato dichiarato fuori pericolo, era quello di riuscire a garantirgli la possibilità di utilizzare il braccio: perchè è questo che Kubica ha rischiato, di non poter più disporre di uno dei due arti superiori.