Tutto attorno alla Saga-McLaren

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Ogni anno la Formula Uno vive diversi scandali che oscurano la meravigliosa bellezza delle corse e dello sport. L’anno scorso Max Mosley si presentò al mondo con la sua orgia sessuale a sfondo nazista, ma quest’anno i riflettori sono ritornati sopra la McLaren, per via delle bugie dette dal team e dal pilota Hamilton in occasione del Gran Premio australiano. Ralph Schumacher e Jackie Stewart preferirebbero che la questione si chiudesse presto, ma Bernie Ecclestone non nasconde che il 29 aprile il consiglio del Motorsport potrebbe intraprendere sanzioni più pesanti della spy-story avvenuta qualche anno fa ai danni della Ferrari.

Hamilton vicino al ritiro

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L’attuale campione del mondo sta sicuramente passando il periodo più brutto della sua carriera. Dopo lo straordinario successo nel 2008, Lewis Hamilton si ritrova da solo davanti alla squadra, al pubblico, per via dello scandalo avvenuto a pochi giri dal termine del Gran Premio australiano.

Hamilton a Sepang ha chiesto scusa in una conferenza da lui stesso organizzata, ma le parole non bastano a coprire le pesanti critiche che la stampa britannica ha creato sul pilota: “Da eroe a nullità”. È questo uno dei tanti titoli, creati per spiegare il bruttissimo gesto di Hamilton nei confronti dei commissari sulla questione Safety-Car. In McLaren si respira un’area pesante, perché Hamilton confessando di esser stato comandato dalla squadra, ha messo in cattiva luce i rapporti con quest’ultima, costringendo l’allontanamento del direttore sportivo David Ryan dal team dopo anni di militanza.