Fiat, si progetta il rilancio dello stabilimento di Melfi

fiat governo piano stabilimenti melfi

Tra i principali progetti di Sergio Marchionne e del gruppo Fiat c’è sicuramente quello di proporre degli investimenti importanti e di portare avanti dei progetti a lungo termine, annunciati nel corso di una presentazione a cui ha partecipato anche l’attuale Premier Mario Monti.

fiat governo piano stabilimenti melfi
Gli ultimi mesi, intrisi di polemiche e di scioperi, dibattiti e discussioni, sono stati piuttosto difficili per il marchio del Lingotto, che ha cercato in questa occasione di gala di mostrare il suo lato migliore, garantendo tutta una serie di investimenti che verranno destinati al mercato italiano. La fabbrica di Melfi, nello specifico, sarà oggetto di un importantissimo progetto da 1 miliardo di euro, che spingerà lo stabilimento alla produzione di 1600 vetture al giorno e per farlo diventare il cuore pulsante che porterà alla nascita di due nuovi SUV, il primo a marchio Jeep e il secondo che apparterrebbe alla gamma Fiat 500.

Marchionne, al Salone di Detroit 2012 nuovo look ed ipotesi di collaborazione

Solitamente preferiamo occuparci di automobili, non di uomini. Preferiamo le quattro ruote, che sono concrete e solide, alle due gambe, che invece sono più volatili, meno certe. Ma il Sergio Marchionne che si è presentato al Salone di Detroit 2012, in qualità di Amministratore Delegato di Chrysler Group (una delle società protagoniste della manifestazione), merita un po’ d’attenzione. E non solo per quello che ha detto.

Fiat S.p.A., gli analisti bocciano le previsioni (rosee) di Sergio Marchionne



Sergio Marchionne
ha previsto che entro il 2014 Fiat S.p.A. e Chrysler Group saranno in grado di vendere oltre sei milioni di automobili ogni anno: è ottimista, il manager italo-canadese che dal nulla è riuscito a fondere due realtà distanti un oceano. Gli analisti, invece, non sono concordi alla sua previsione e sono di ben altre vedute: secondo un nutrito gruppo di uomini che coi numeri ci sanno fare, le due società riusciranno ad arrivare ad un volume di vetture commercializzate pari a 4,9 milioni entro il 2014, cioè ad un regime inferiore alle speranze di Marchionne di oltre un milione di veicoli.

Chrysler 300C Touring: non sarà prodotta la nuova generazione

La casa automobilistica statunitense Chrysler ha ufficialmente annunciato che non sarà prodotta la nuova generazione di 300C Touring, la station wagon di segmento E dell’azienda che si appresta ad essere pensionata: è una voce sicura a dirci con certezza che non vedremo un’altra giardinetta simile nel listino Chrysler, cioè quella dell’Amministratore Delegato del brand, Saad Chehab, Chief Executive Officer anche della casa automobilistica Lancia (che avrebbe potuto importare in Europa, qui, tra noi, la probabile versione station wagon di Chrysler 300C, trasformandola in Thema come già è avvenuto per la berlina). Nel corso di un’intervista con l’autorevole testata britannica Autocar, il manager ha spiegato che “sales in the US, for estates, are too slow to justify the development costs”, cioè che (a grandi linee) le vendite negli Stati Uniti di questa tipologia di station wagon sono troppo lente (troppo basse) per giustificare i costi di sviluppo. In altre parole, non ci sono così abbondanti richieste per la versione Touring di Chrysler 300C nel bacino d’utenza in Nord America per garantire successo e quindi la copertura degli investimenti necessari a commercializzare questa station wagon.

Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. escono da Confindustria

Escono da Confindustria le società italiane Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. (la prima racchiude tutti i brand prettamente automobilistici dell’ex Gruppo Fiat, la seconda, invece, tutti quelli operanti in altri settori: la suddivisione e la differente quotazione sono avvenute qualche mese fa, con lo spin-off inglobato nel programma di rilancio promosso da Sergio Marchionne): la decisione, presa dopo un primo avvertimento all’inizio dell’estate, avrà validità dal primo giorno del prossimo anno ed è stata comunicata ad Emma Marcegaglia, imprenditrice alla guida dell’organizzazione italiana, e a tutti i media attraverso una lettera firmata proprio dall’Amministratore Delegato e Presidente del conglomerato italiano (rispettivamente di Fiat S.p.A. e di Fiat Industrial S.p.A.), Marchionne.

Marchionne lascia il suo posto di AD nel 2016?

Foto: AP/Lapresse

Nel corso di un discorso tenuto a Treverse City, in Michigan, in occasione di un evento – come riporta il quotidiano nazionale Repubblica sul proprio sito internet -, l’Amministratore Delegato del Lingotto Sergio Marchionne ha annunciato che potrebbe lasciare il suo posto in Fiat S.p.A. e contemporaneamente le sue cariche in Chrysler Group a partire dall’anno 2016. Anche se mancano cinque anni al momento, la sua decisione ci cade tra le mani quasi senza preavviso: abituati a vederlo su quello scranno, sarebbe e sarà complesso abituarsi all’idea di un volto differente (sia per chi lo stima, sia per chi lo disprezza).

Maserati, nella gamma presto un motore V6 Pentastar benzina

Foto: AP/LaPresse

Non è la prima volta che ne parliamo e – molto probabilmente – non sarà neppure l’ultima: la casa automobilistica modenese del Tridente, cioè Maserati, utilizzerà un nuovo propulsore benzina, non appena nella gamma saranno introdotti i nuovi modelli in fase di sviluppo. Una motorizzazione – più nello specifico – che sostituirà in maniera definitiva i meno moderni 4,7 V8 e 4,2 V8 di origine Ferrari che oggi il brand utilizza per le proprie vetture sportive. Sappiamo anche (e questo ce l’hanno assicurato numerosissime indiscrezioni) che il nuovo motore Maserati farà parte della famiglia Pentastar del Gruppo Chrysler.

Chrysler, nel 2013 arriverà ufficialmente la nuova trasmissione ZF automatica sequenziale a nove rapporti

Foto: AP/Lapresse

La casa automobilistica statunitense americana Chrysler ha annunciato, alcuni giorni fa, di aver stretto un legame con l’azienda tedesca ZF, nota produttrice di trasmissione automatiche: l’euforia che circola attorno a questo accordo è talmente alta che, poche ore fa, sono trapelate nuove indiscrezioni in merito al rapporto commerciale tra una delle più importanti società costruttrici di automobili nel Nuovo Continente ed un brand i cui prodotti sono installati in buona parte dei veicoli automatici del Vecchio Continente.

Alfa Romeo, nuove indiscrezioni sul SUV del Biscione

Foto: AP/Lapresse

Non ha sapore di nuovo questa notizia: la casa automobilistica del Biscione ha intenzione di commercializzare un SUV nel corso dei prossimi anni, il primo della sua nobile storia. Il nuovo crossover italiano dovrebbe raggiungere il listino durante il prossimo anno: sarà l’unico nuovo modello; soltanto nel 2013 saranno commercializzate la nuova Alfa Romeo MiTo restyling, la nuova Alfa Romeo MiTo cinque porte e la nuova Alfa Romeo 4C GTA Concept.

Fiat, nuovo allestimento TwinAir per 500 e 500C

La casa automobilistica italiana Fiat lancia, in Italia, il nuovo allestimento TwinAir: se il nome non fosse per voi sconosciuto e se, quindi, il suono di questa parola generasse in voi una sorta di confusione, non fatene un dramma: da oggi in poi, TwinAir identificherà tanto una famiglia di propulsori benzina (a due cilindri) quanto un livello di personalizzazione, che il brand Fiat ha pensato per 500 e 500C e che ha realizzato per farlo diventare il cuore “fun” di tutta la gamma della storica utilitaria torinese.

Jeep, tre nuovi SUV già in fase di sviluppo per il mercato europeo

Foto: AP/Lapresse

I piani di Sergio Marchionne per la casa automobilistica Jeep in Europa? Ambiziosi, in una parola soltanto: il manager (Chief Executive Officer del Gruppo Chrysler e Managing Director di Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A.) vuole incrementare il peso del brand statunitense nel Vecchio Continente, riuscendo entro il 2014 ad aumentare il volume di vendite Jeep, qui, da 25.000 unità per anno a 125.000 unità per anno. Il piano è molto più complesso ed elaborato: Marchionne desidera ingrandire la presenza di tutto il Gruppo Chrysler in Europa: per farlo, c’è bisogno di portare il volume di vendite da 420.000 unità per anno (dato del 2010) ad 800.000 unità per anno entro il 2014.

Gruppo Fiat: nuova operazione finanziaria, si arriva al 46% del Gruppo Chrysler

Foto: AP/Lapresse

“Fiat ha raggiunto un accordo con Chrysler Group LLC e gli altri soci di Chrysler relativamente all’esercizio da parte di Fiat della “Incremental Equity Call Option” spettante a Fiat ai sensi dell’Operating Agreement di Chrysler”. Così si legge nell’incipit del comunicato stampa diffuso dalla società italiana Fiat S.p.A., all’indomani del raggiungimento del 46% della proprietà della società statunitense Chrysler Group. Il conglomerato di aziende nostrano ha ingranato la quinta marcia, come si suol dire (se ci fossero rapporti ancora superiori, avrebbe scelto pure quelli): in poco meno di un mese, la società ha dapprima portato la propria partecipazione al 30% del totale, per poi, in queste ore, aumentare ancora ulteriormente la proprietà (un incremento aggiuntivo del 16%).

Gruppo Chrysler: la società italiana Fiat S.p.A. sale al 30% della proprietà

Foto: AP/Lapresse

La società italiana Fiat S.p.A. ha raggiunto il 30% del Gruppo Chrysler: si tratta del secondo step del progetto dell’Amministratore Delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, che aveva già annunciato questo passaggio cruciale nelle scorse ore (durante un evento sul tracciato di balocco per la presentazione della nuova gamma della casa automobilistica statunitense Jeep) e che aveva già previsto questa mossa nell’accordo tra il conglomerato italiano e quello di Detroit, siglato alcuni mesi fa. Oggi arriva soltanto la conferma ufficiale dall’azienda torinese: “La Fiat annuncia che è stato raggiunto il secondo dei performance event previsti dal Chrysler Group Operating Agreement, come modificato, dalla cui realizzazione deriva un incremento del 5% della propria quota di partecipazione in Chrysler. L’incremento ha effetto da oggi. La quota di Fiat in Chrysler sale al 30%”. Così si legge all’interno del comunicato stampa, molto breve, divulgato dalla stessa Fiat S.p.A.

Maserati, ancora indiscrezioni su SUV e berlina di segmento E

Foto: AP/Lapresse

È uno dei brand più magri, minuti, del Gruppo Fiat di Torino: la casa automobilistica italiana Maserati sta studiando una strategia efficace per portare il volume di vendite annuali a 20.000 veicoli e, nello specifico, sta valutando verso quali direzioni allargare l’attuale gamma di vetture, che è composta dall’ammiraglia Maserati Quattroporte (una berlina di lusso di segmento F), dalla fastback sportiva Maserati GranTurismo e dalla cabriolet Maserati GranCabrio.