Il GP Bahrain 2014 si chiude con lo stradominio della Mercedes. La gare si è conclusa dopo una delle più belle lotte per la prima posizione che si sia vista negli ultimi anni. I due piloti della Stella, dopo la ripartenza della gara rallentata dalla safety car entrata per un rocambolesco incidente causato all’uscita dai box da Maldonado il quale ha fatto letteralmente rotolare la monoposto di Esteban Gutierrez, hanno dato un sano spettacolo fatto di sorpassi e controsorpassi effettuati nel rispetto delle regole. Un arrivo a posizioni invertite rispetto alle qualifiche di ieri.
Lewis Hamilton, davanti al compagno di squadra Nico Rosberg, è riuscito a mantenere la prima posizione nonostante le gomme a mescola media. L’altra guida della Stella (non certo seconda guida) non è riuscita a sfruttare il nuovo treno di pneumatici morbidi accontentandosi della seconda posizione. A completare un podio stellato ci ha pensato Sergio Perez che ha chiuso in terza posizione con la sua Force India-Mercedes. La Ferrari, dopo i proclami di rito che accompagnano ogni Gran Premio, chiude un week end al limite del disastroso con entrambe le monoposto in fondo alla zona punti.
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Qualifiche GP Bahrain 2014, dominio Mercedes con Rosberg in pole
Questa nuova Formula 1 non piace alla Ferrari e si vede. Non piace neppure alla Red Bull e si vede. Non è gradita neppure a patron Bernie Ecclestone e anche Jean Todt sembra non sia proprio esaltato dai nuovi motori e dal loro suono, dalle nove aerodinamiche e dal regolamento. Insomma sembra che non ci sia nessuno soddisfatto. O forse si. Chi adora questa stagione, almeno fino a ora, è sicuramente la casa che era (giustamente) favorita per questa stagione: Mercedes.
La grande esperienza della Stella con le sue strutture all’avanguardia nel campo delle motorizzazioni ibride le stanno permettendo di dominare questa prima della stagione di F1 2014. Anche nelle qualifiche GP Bahrain 2014, infatti, la Mercedes ha dato bella mostra di sé con la pole position di Nico Rosberg e la prima fila completata dal compagno di squadra Lewis Hamilton. E siccome non c’è due senza tre, la terza piazzola sarà occupata da un’altra vettura motorizzata dalla Stella: la Williams-Mercedes di Valtteri Bottas.
GP Bahrain 2013, vince Vettel nella giornata storta delle Ferrari
Sebastian Vettel ritorna a volare e con lui il team Red Bull. Una delle tappe più interessanti del circuito della F1 dà ancora una volta ragione a chi sostiene che la Red Bull è la macchina da battere. Già un anno fa, sempre su questa stessa pista, la Red Bull si era imposta ritrovando un successo che aveva allontanato critiche e crisi.
Per quanto riguarda Vettel, che aveva già vinto quest’anno in Malesia, è la seconda affermazione che vale un primato fortificato in classifica piloti, con l’obiettivo di raggiungere il quarto titolo consecutivo. A completare il podio troviamo Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, che sono stati premiati da un’ottima strategia (solamente con due soste) della Lotus, che ha risparmiato molto sulle gomme. Al quarto posto troviamo la Force India, complice la buona gara di Paul Di Resta, mentre per la Ferrari il GP Bahrain 2013 non dice bene.
Qualifiche GP Bahrain 2013, pole position per la Mercedes di Rosberg
Il Circus non si ferma neppure per le manifestazioni anti Gran Premio in Bahrain e il primo responso arriva oggi dopo le qualifiche. La prima piazzola sarà occupata da una Mercedes, quella di Nico Rosberg che conquista la sua seconda pole position della carriera e sarà affiancato dal connazionale della Red Bull, Sebastian Vettel.
Terzo tempo per lo spagnolo della Ferrari, Fernando Alonzo a cui la terza piazzola ha portato fortuna in Cina vista la vittoria conquistata. La rossa numero 3 sarà affiancata dalla rossa numero 4 di Felipe Massa che, nonostante il sesto tempo, partirà quarto per le penalizzazioni inflitte ai piloti che hanno registrato il quarto e quinto tempo.
GP Bahrain, la Fia conferma la gara il 22 Aprile
Tra qualche settimana la Formula Uno andrà in Bahrain e correrà. Questo è quanto stato deciso dalla FIA che ha deliberato la sua decisione in un comunicato ufficiale.
Nonostante la Federazione rimane convinta sull’argomento sicurezza, l’opposizione ha in questi giorni manifestato chiaramente contro il Gran Premio, in particolare alcuni manifestanti hanno sfilato per le strade vestiti da piloti di F1. Lo sport si appresta così ad affrontare uno dei momenti più delicati della sua storia. Tra i protagonisti si spera che tutto proceda senza strani episodi, ma atti terroristici e proteste violenze non sono da escludere.
F1 2012, gli Stati Uniti sono preoccupati per il Bahrain
Pochi giorni all’inizio del GP di Cina, ma la Formula Uno è distratta dalla prossima gara in medio oriente.
Jean Todt si incontrerà con i team solo sabato, ma oggi la FIA ha pubblicato una lettera di John Yates, l’ex capo della polizia metropolitana, dove con rassicurazione è stata riportata l’attuale situazione in Bahrain. Intanto dalla Casa Bianca arrivano diverse notizie, dove il portavoce Jay Carney ha detto che gli USA sono preoccupati per la situazione nel paese del Golfo, invitando le autorità locali a non utilizzare metodi violenti per la repressione
GP Bahrain 2012, solo la FIA può salvare lo sport
Ancora una volta gli interessi economici stanno prevalendo sulla giusta coscienza e nessuno è in grado di prendere una corretta decisione per l’esclusivo bene dello sport.
Ecclestone, furbissimo come sempre, ha girato la responsabilità di andare a correre ai team, sapendo che questi essendo vincolati a gli sponsor non possono scegliere facilmente. La vicenda degli inviati Lotus è la dimostrazione di un complotto ai danni delle squadre. Due responsabili sono stati mandati per valutare la situazione e la comunicazione pubblicata, era un rapporto privato che doveva rimanere interno ai 12 team. Dall’altra parte Zayed Al Zayani, il presidente del GP, ha detto di essere confuso sul comportamento delle squadre ed ha criticato alcuni estremisti per aver incrementato i falsi timori sul circuito di Sakhir, quando invece la situazione in Bahrain è tranquillissima. Solo la FIA, in questa confusa e strana vicenda può prendere una coraggiosa soluzione negli interessi della Formula Uno.
F1 2012, in bilico GP Bahrain e USA
Il calendario di Formula Uno potrebbe ridursi a 18 appuntamenti. Il Bahrain è vicinissimo alla cancellazione a causa dei recenti episodi verificati in questi giorni, sintetizzati dalla preoccupante denuncia anonima fatta da un Team Boss, con la quale ha espressamente chiesto di cancellare l’evento nel medio oriente.
Dall’altra parte in Texas la situazione non è delle migliori. Il circuito di Austin è ancora indietro con la tabella di marcia dei lavori e mentre viene a mancare una normale collaborazione tra i promotori del Gran Premio e i governatori locali è giunta notizia che non sono state ancora pagate le tasse alla FOM.
F1 Bahrain, i team sono pronti a non correre
Proteste, violenze e manifestazioni stanno rendendo sempre più difficile la sopravvivenza della gara in Bahrain, così le squadre si sono organizzate nel caso in cui non si dovesse svolgere il Gran Premio.
Per tutti coloro che saranno presenti in Cina è previsto infatti un doppio biglietto, il primo nel caso in cui l’appuntamento dovesse essere rispettato come da calendario. Il secondo diversamente con destinazione Europa. I responsabili delle squadre si incontreranno in Cina per prendere una decisione, intanto la FIA sta monitorando costantemente la situazione del paese.
F1, Damon Hill: in Bahrain c’è rabbia, dolore e tensione
L’ex pilota di Formula Uno è il primo a lanciare un segnale forte di protesta contro l’imminente Gran Premio del Bahrain.
Lo scorso dicembre fu lui stesso di persona, insieme al presidente della FIA Jean Todt, ad andare nel paese arabo per valutare le possibile condizioni atte ad ospitare la gara. Da li ad ora le cose sono cambiate. Nel recente pranzo di Londra Ecclestone e i dirigenti del GP hanno fatto finta di niente, indicando le recenti proteste come atti vandalici, ma John Timoney, ex capo della polizia a Miami e attuale consulente nel Ministero degli Interni in Bahrain, ha smentito l’aria serena ammettendo i seri pericoli in cui lo sport va incontro.
F1 Bahrain, la FIA non annulla la gara
Fino ad oggi il GP del Bahrain fa parte del calendario di Formula Uno, ma in questi giorni voci hanno sostenuto che la Federazione dell’Automobile aveva cancellato l’evento per motivi di sicurezza. Giunta la smentita che conferma l’intenzione di andare a correre ad aprile nel medio oriente, lo sceicco Abdullah bin Isa al-Khalifa ha confessato che peró non sarà garantita sicurezza a tutti coloro che viaggeranno per raggiungere l’autodromo in vista della gara.
F1 Bahrain, in vendita i biglietti del GP
F1, gruppi parlamentari inglesi dicono sì al Bahrain
Formula 1, ancora incerto il destino del Gp del Bahrain
Bernie Ecclestone ci ha provato in tutti i modi: aveva prima proposto che il GP