F1 calendario 2013, Ecclestone conferma solo 20 gare

ciao

L’anno prossimo il calendario di Formula 1 non esploderà per colpa dell’ingresso di nuovi eventi.
f1 calendario 2013 ecclestone conferma solo 20 gare
Bernie Ecclestone lascia tutto com’è, niente campionato con 24 gare e il New Jersey potrebbe essere posticipato di qualche anno. Un significativo cambiamento avverrà invece nel 2014, con il Gran Premio della Russia pronto a debuttare.

Troppi GP in F1! Alternare gare e personale


Durante il Gran Premio dell’India tra i tanti argomenti trattati c’è stato quello che riguarda le gare future che entrano e quindi la flessibilità delle squadre nell’adempimento di tutti questi futuri impegni. Quest’anno ci sono state 20 gare, anche se in Bahrein non si è corso e parecchi team hanno fatto intendere che già così è molto difficile lavorare.

Allora come si spiega il fatto che già dall’anno prossimo ci sarà il nuovo Gran Premio degli USA in Texas? E nel 2013 l’altro nel New Jersey? Per non parlare del Gran Premio di Russia che ha già trovato accordi per portare la Formula 1 sul Mar Nero.

A questo la soluzione migliore per ora è l’alternanza, ovvero far si che due gare si alternino la Formula 1 ogni anno. Questo succede già in Germania, forse è la stessa strada che seguiranno Barcellona e Valencia e sembra essere anche la soluzione che permetterebbe al Belgio di alternarsi con la Francia, concedendo appunto a quest’ultima un meritato ritorno nella categoria.

Il problema che segue è appunto la distribuzione del personale. Sembra infatti che Martin Whitmarsh abbia parlato di un approccio simile di quello utilizzato in NASCAR, dove un team ha due squadre di personale che si alternano, concedendo all’altra una pausa.

F1, elenco di tutti i GP futuri ed attuali


C’è troppa confusione tra i calendari di Formula 1. Quante gare ci saranno negl’anni che verranno? C’è un limite al numero di gare percorribile in una stagione? Quali altri paesi sono entrati o stanno per entrare nel circus? Eccovi qui di seguito il resoconto di tutti i Gran Premi che attualmente ed in futuro ospiteranno la Formula 1.

Un massimo di gare non esiste, ma un compromesso tra costi e tempo indica che è difficile correre in più di 20 paesi. Così nell’immediato futuro vedremo l’ingresso certo di Russia e dei 2 nuovi GP degli Stati Uniti. Il Messico dovrebbe essere un futuro aspirante e lo stesso discorso vale per il Sud Africa.

Francia e Belgio stanno per arrivare ad un accordo che li vincolerà alternandosi negli anni. La Francia ritornerà in Formula 1 nel 2013 con un accordo che sicuramente varrà fino al 2020. Il GP francese verrà disputato così negl’anni dispari, mentre in alternativa toccherà al Belgio ospitare le corse.

Lo stesso discorso vale per Barcellona e Valencia. L a prima ha un accordo fino al 2016, la seconda fino al 2014.

Il Giappone ha un contratto esteso fino all’anno che viene, mentre il Bahrein fino al 2013( sempre da considerare la situazione politica locale). Canada e Singapore sono coperti fino al 2014, forse si parla di un trasferimento per il secondo, mentre il Canada, imparata la lezione precedente, non lascerà le gare perché ha capito i benefici che questa porta al paese.

F1, Stewart critica Tilke, KERS e ali mobili


Arrivano pesanti critiche per Tilke, l’architetto personale di Ecclestone che negli ultimi anni ha disegnato il maggior numero degli attuali circuiti presenti in Formula 1. Jackie Stewart interviene criticando il progettista per aver realizzato piste incapaci nel selezionare i veri piloti, ovvero quelli che non commetto errori.

Il KERS e l’ala mobile sono i più recenti diversivi adottati dalla FIA per tentare di incrementare il numero dei sorpassi e dunque dello spettacolo, ma l’ex 3 volte campione del mondo sconsiglia queste soluzioni costosissime, riferendosi ancora una volta all’ultimo GP del 2010, quello che vide assegnare il titolo a Vettel dopo una straziante e subita gara di Alonso.

Stewart è felice di non assistere a gare pericolose come quelle di una volta. Tanti sono stati gli amici ed i concorrenti che l’ex pilota ha visto morire. La sua Formula 1 era fatta di uomini che rischiavano ad ogni curva la propria vita, perché i rischi erano altissimi e l’attenzione sulla sicurezza non era concentrata come lo è adesso.

Ogni circuito manca di originalità, sembrano tutti gli stessi e nessuno è realizzato con curve dove il pilota potrebbe essere costretto all’errore. Penalità che oltre a selezionare il conducente realmente più bravo, permetterebbero un consistente aumento dello spettacolo, quello vero costituito dai più bravi piloti del mondo alla guida delle macchine più veloci del mondo.

No ai circuiti fatti su misura per soddisfare la golosità economica del padrone Ecclestone