Sono le ore 20 quando sotto la luce artificiale di Marina Bay, quindicesimo appuntamento della Formula 1, ha inizio la gara. Partenza normale, Alonso mantiene la prima posizione, poi a seguire tutti gli altri. Primi giri senza problemi se non che Nick Heidfeld tampona con una Force India, danneggiando il suo alettone e costringendosi al rientro ai box per le dovute riparazioni.
La prima Safety Car entra per via del ritiro di Liuzzi che parcheggia la sua auto in pista e proprio all’ora i meccanici della Ferrari e della Red Bull decidono di far rientrare Massa e Webber per montare le gomme dure, così da permettere ad entrambi i piloti la prosecuzione della gara senza ulteriori stop-and-go.
Per Webber questa decisione sarà decisiva, in quanto il pilota nonostante rientrerà decimo finirà la gara in terza posizione grazie alle successive apparizioni della Safety Car, senza escludere la superiorità della Red Bull che gli ha permesso di sorpassare diversi piloti fin da subito con gomme dure.
Alonso e Vettel fanno la gara. I due si dividono al massimo di un secondo e mezzo, diciamo un botta e risposta durato tutta la gara. Oltre al tedesco della Red Bull, Alonso deve considerare il fatto che Webber ha già cambiato gomme e dunque per non farsi superare nel momento in cui a sua volta verrà chiamato ai box dalla squadra, è costretto a girare in tempi bassi per accumulare un distacco di almeno 30 secondi che gli garantisca la sostituzione degli pneumatici in totale sicurezza.
Webber al contempo superare diversi piloti, tra cui Michael Schumacher e si assicura un distacco inferiore ai 30 secondi da Hamilton, che in quel momento corre in terza posizione ma senza aver cambiato gomme.