La Mercedes GP sogna un mondiale da protagonista

Se la Ferrari deve fare i conti con il surriscaldamento del motore, in casa Mercedes GP l’entusiasmo è alle stelle. Nonostante il quinto e il sesto posto ottenuti da Nico Rosberg e Michael Schumacher in Bahrain, il team di Ross Brawn guarda al futuro con speranza. Rispetto al pre-stagione spagnolo, nel deserto di Sakhir sono arrivate risposte importanti, anche se l’auspicato balzo in avanti è ancora lontano.

La nuova soluzione aerodinamica non è servita a colmare il gap con Ferrari e Red Bull, ma Schumi è riuscito a tenersi alle spalle il campione del mondo Jenson Button sulla McLaren.

Per questi motivi Nick Fry, direttore esecutivo della scuderia tedesca ha confermato che il clima in casa Mercedes GP è sereno, perché il progetto sta procedendo come desiderato: “I nostri piloti sanno che devono ancora lavorare per migliorare la macchina, ma il team è buono e tutti stanno facendo il loro dovere per ottenere risultati. La stagione è ancora lunga e sono certo che sotto la direzione di Ross Brawn tutto possa andare come vogliamo. Arriveremo lontano, questo è il nostro obiettivo”.

Ferrari shock: “Il motore della F10 si surriscalda in modo eccessivo”

La Ferrari trema. Dopo avere tornato con il massimo bottino possibile dalla trasferta in Bahrain, il team del Cavallino si ritrova a dover fare i conti con un problema al motore della F10. Secondo le prime indiscrezioni, il motore della nuova vettura soffre di surriscaldamento, causato dalla mancata refrigerazione del propulsore.

È per questo motivo che dopo i festeggiamenti per il primo posto di Fernando Alonso e il secondo di Felipe Massa, i tecnici della Rossa si sono rimessi al lavoro. La Ferrari ha già sostituito il primo motore – durante tutta la stagione è possibile utilizzarne solo otto –, poco prima del via sul circuito di Sakhir e quindi deve prestare attenzione ai propulsori, perché dal nono motore utilizzato scatteranno le sanzioni in griglia di partenza.

Sebastian Vettel, la promessa della F.1 dal cuore tenero e dalla vita ‘normale’

L’ultima immagine che ci ha regalato Sebastian Vettel è quella di un pilota sconsolato che accosta la sua macchina dopo aver perso incredibilmente il primo Gran Premio della stagione 2010. Se la sua Red Bull non l’avesse tradito, il tedesco avrebbe vinto la gara in Bahrain, nonostante alle sue spalle la Ferrari di Fernando Alonso avrebbe finito per tallonarlo fin sul traguardo.

Ma Vettel – considerato dagli esperti di F.1 come l’erede di Michael Schumacher – non è un ragazzo che si arrende alla prima difficoltà. Dopo il quarto posto nel deserto, il giovane pilota della Red Bull (23 anni il prossimo 3 luglio) pensa già al futuro (nuovo appuntamento con la F.1 a fine marzo in Australia) e sul sito ufficiale della Formula 1 si confessa a ruota libera. Chi l’avrebbe mai immaginato che il biondissimo tedesco si è commosso guardando “La vita è bella”?

E che l’appuntamento “da sogno” avrebbe come protagonista la sua ragazza (si chiama Hanna ed è bionda come il pilota)? Oppure che la sua paura peggiore sono i topi? È una storia di un ragazzo semplice, quella di Vettel che improvvisamente si è ritrovato proiettato nella F.1 che conta a lottare per il titolo mondiale, sfiorato lo scorso anno arrivando secondo alle spalle di Jenson Button.

La F.1 si allontana dall’Europa: sempre più GP in Asia e Medio Oriente

La Formula 1 e l’Europa, un feeling che ormai si raffredda sempre di più. Purtroppo la F.1 si sta allontanando dalla sua base (il primo Gran Premio del 1950 fu corso in Gran Bretagna) e si rivolge verso nuovi mercati, magari non soggetti a regole particolari come quelli dell’Unione Europea.

Per la seconda stagione consecutiva la gara inaugurale si è svolta in Bahrain che ha scalzato il classico appuntamento con l’Australia, segno che il deserto ha un fascino (economico, ovviamente) da non sottovalutare.

In questa stagione sono presenti ben sette Gran Premi tra Asia e Medio Oriente (Cina, Giappone, Malesia, Singapore e Korea in Asia; Baharain e Abu Dhabi in Medio Oriente): un risultato eccezionale, se si pensa che solo dieci anni fa in calendario comparivano solo due gare in Asia (Malesia e Giappone) e nessuna in Medio Oriente.

A fare posto ai nuovi Gran Premi, inevitabilmente, è stata l’Europa che mantiene in questa stagione nove gare (Spagna, Montecarlo, Turchia, Valencia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, Belgio e Italia), una meno rispetto al 2000 (sono spariti i Gran Premi di Francia, San Marino e Austria sostituiti dalla Turchia e da Valencia).

Ecclestone ha la soluzione per combattere la nuova noia della Formula 1

I cambiamenti in Formula 1? “Si devono attendere almeno tre o quattro gare, per vedere le cose cambiare”. Bernie Ecclestone risponde così a chi lo accusa di essere diventato il patron di una nuova noiosa F.1.

A niente è servito il nuovo regolamento che vieta il rifornimento di carburante durante i pit stop (con conseguente enorme serbatoio delle vetture) e nemmeno la scelta di limitare a otto i motori utilizzabili durante la stagione (con penalità in griglia per i team che ne useranno di più): in Bahrain abbiamo assistito al solito noioso spettacolo e si deve ringraziare il problema meccanico della Red Bull di Sebastian Vettel se non ci siamo definitivamente addormentati.

Non c’è niente di cui preoccuparsi – ha precisato Ecclestone –. Per vedere qualcosa di nuovo è necessario attendere qualche gara, perché ci sono molte novità che si devono prima testare. Le attese erano concentrate sulla presenza di tante squadre e anche del ritorno alla guida di Michael Schumacher. Però sarà ancora necessario rivedere ancora il regolamento tecnico e in Malesia (dove si corre il terzo Gran Premio della stagione, ndr) avremo una riunione per parlare proprio di questo tema”.

Formula 1: Il Banco de Santander più ricco dopo il pre-stagione e il GP del Bahrain

Il pre-stagione di Formula 1? Un affare da 25 milioni di euro. Tra i primi a festeggiare Fernando Alonso c’è stato il Banco di Santander, il nuovo main sponsor della Ferrari che ha seguito il pilota spagnolo, diventato il volto dell’istituto di credito iberico. Secondo le prime stime, il tour della F10 con le tre tappe in Spagna (ecco spiegata la motivazione di un pre-stagione tutto spagnolo, a differenza dello scorso anno con tappa in Bahrain) e il primo Gran Premio in Bahrain, avrebbe fruttato circa 25 milioni euro al Banco de Santander che ha investito nel team di Maranello circa 200 milioni di euro suddivisi in 5 anni (quindi circa 40 milioni di euro a stagione). Il risultato per la banca spagnola diventa ancora più sorprendente se si confronta con quanto racimolato lo scorso anno, quando il Banco de Santander era il main sponsor della McLaren (adesso marchiata Vodafone): nel 2009 l’istituto di credito iberico aveva ottenuto guadagni per circa 80 milioni di euro in tutta la stagione.

Stampa, piloti e team contro la nuova monotonia della F.1

Saranno pure cambiate le regole, ma la Formula 1 continua ad annoiare. La nuova monotonia del Circus adesso si è tinta di rosso grazie alla doppietta della Ferrari, ma ai piani alti della F.1 hanno iniziato a temere quello che è accaduto lo scorso anno: fuggi-fuggi generale con il pubblico che preferisce lo spettacolo del motomondiale a quello della Formula 1. Le critiche più pesanti arrivano dall’Inghilterra, dove il ‘Daily Mail’ addirittura parla di un “Noioso-rain” parafrasando la località del primo Gran Premio (Bahrain) e poi aggiunge: “La Fia e i piloti devono risolvere urgentemente il problema della noia. Ci sono quattro campioni del mondo in pista e le piste dovrebbero essere sempre più spettacolari (il circuito del Bahrain era stato rivisitato appunto per consentire maggiori sorpassi, ndr), invece sono sempre opache.

E’ tornato Schumacher il “capriccioso” e Rosberg s’infuria

Condividere il team con Michael Schumacher è un’impresa. Per informazioni chiedere a Eddie Irvine, Rubens Barrichello e anche a Felipe Massa. Adesso alla lista dei piloti che devono fare i conti con la presenza – scomoda – di Schumi, c’è Nico Rosberg, il giovane pilota della Mercedes GP che in Bahrain, nonostante l’età e la poca esperienza, è riuscito a stare davanti al sette volte campione del mondo. Certo, Schumacher è un po’ arrugginito e la sua performance è anche viziata da quel pizzico di emozione che tradisce anche i più esperti, ma per Rosberg è una soddisfazione da incorniciare, visto che Schumi era stato scelto da Ross Brawn per fare da mentore al giovane tedesco. Eppure se Rosberg si comporta da pilota esemplare, il kaiser inizia a ritagliarsi i suoi spazi, facendo il divo della F.1.

Alonso come Raikkonen: ma lo spagnolo è già un leader

Quando si dice “salire sul carro del vincitore”. Dopo un anno passato a sparar sentenze contro la Ferrari (in ritardo con lo sviluppo della F60 e incapace di reagire davanti alla scelta al limite del regolamento delle Brawn GP), la stampa italiana è tornata a celebrare il marchio più famoso del Mondo. È bastata la vittoria di Fernando Alonso – con il secondo posto di Felipe Massa per l’80esima doppietta delle Rosse – per riaccendere il tifo sopito di milioni di ferraristi. Il confronto con Michael Schumacher, che alla prima uscita in Ferrari era stato costretto a ritirarsi in Australia (era la stagione 1996) è stato vinto, ma la sfida con l’ex ferrarista Kimi Raikkonen è solo pareggiata. Già, perché il finlandese nel 2007 aveva vinto subito (Gran Premio di Australia), proprio davanti ad Alonso che all’epoca guidava la McLaren.

La delusione di Vettel, la soddisfazione di Schumi. Gli altri volti del Bahrain

Aveva la vittoria in pugno. Gli sarebbe bastato rimanere in testa per altri 20 giri e oggi i titoli dei giornali sarebbero stati tutti per lui. Invece Sebastian Vettel è uscito deluso e amareggiato per la prima gara della stagione. Il tedesco della Red Bull è stato costretto ad accontentarsi del quarto posto, superato da Alonso, Massa e pure da Hamilton. Risultato? Fuori dal podio per un problema meccanico che neppure i tecnici avrebbero potuto risolvere con un nuovo pit-stop. “Il weekend è stato molto positivo, però il problema meccanico mi ha fatto perdere la prima posizione: avevo la macchina più veloce in pista” ha poi dichiarato Vettel al termine della gara.

“La mia vittoria per i tifosi della Ferrari”. Alonso è già nel cuore dei ferraristi

Il mio successo? Lo dedico all’Italia”. Quando Fernando Alonso arriva davanti ai microfoni, è un fiume in piena che trattiene a stento l’emozione. Lo spagnolo ha appena conquistato il suo primo Gran Premio con la Ferrari e la dimostrazione di forza della Rossa è stata confermata dal secondo posto di Felipe Massa. “Lo champagne sul podio era dolce come il miele, ho voluto berne una gran sorsata” ha dichiarato Alonso al termine della prima emozionante gara della nuova stagione di F.1. L’asturiano sognava di poter pilotare la Ferrari fin da bambino e il padre glielo ricordava spesso: “Puoi vincere con la Renault, ma per entrare nella storia devi vincere con la Ferrari”.

GP del Bahrain: le pagelle dei protagonisti. Alonso strepitoso

Dopo la doppietta della Ferrari nel Gran Premio del Bahrain, con la vittoria di Fernando Alonso e il secondo posto di Felipe Massa, diamo i voti ai principali protagonisti della gara.

Fernando Alonso: lo spagnolo non poteva sognare un esordio migliore. Terza posizione in griglia di partenza, sorpasso a Massa alla prima curva e poi vittoria in tranquillità dopo che Vettel deve abbandonare la lotta. Alonso come Kimi Raikkonen (primo in Australia all’esordio nel team di Maranello nel 2007), il finlandese che – ironia della sorte – è stato scaricato per fargli spazio in Ferrari, ma meglio addirittura di Michael Schumacher che nel 1996 in Australia era stato costretto a ritirarsi alla prima con il team di Maranello. L’asturiano guida alla perfezione la F10, controllando il compagno di scuderia e mantenendo un ottimo passo di gara che gli permette di sorpassare Vettel quando la Red Bull cede. IMPERIALE. Voto 10.

GP del Bahrain: E’ iniziato l’impero di Fernando Alonso. A Sakhir è doppietta Ferrari

Il Gran Premio del Bahrain si tinge di rosso. Fernando Alonso trionfa sulla F10 della Ferrari alla prima uscita ufficiale con il team di Maranello. Meglio addirittura di Michael Schumacher che alla prima gara con la Ferrari in Australia nel 1996 fu costretto a ritirarsi. Se c’era bisogno di dare un segnale forte agli avversari, la scuderia del Cavallino centra l’impresa: l’annus horribilis della F60 sembra lontano anni luce e dopo quasi 7 mesi, la Ferrari torna a conquistare un Gran Premio – l’ultimo trionfo era firmato Kimi Raikkonen, primo nel GP del Belgio il 30 agosto dello scorso anno. E come se non bastasse, il dominio della Ferrari è confermato dalla seconda posizione di Felipe Massa (superato da Alonso alla prima curva) che pare aver dimenticato il terribile incidente della scorsa estate a Budapest: per il team di Maranello è la doppietta numero 80, un risultato che mancava da 1 anno e 9 mesi, ossia da quando il 22 giugno 2008 Massa e Raikkonen trionfarono in Francia.

GP del Bahrain: Vettel in pole, ma la Ferrari è tornata competitiva

Il Gran Premio del Bahrain si apre nel segno della Red Bull. A conquistare la prima pole position della nuova stagione di Formula 1 è Sebastian Vettel che nella Q3 ha fermato il crono su 1:54.101 staccando di poco più di 1 decimo Felipe Massa che con la sua F10 ha strappato la seconda posizione. L’altra Ferrari, quella di Fernando Alonso, partirà dalla seconda fila, davanti a Lewis Hamilton, primo dei due piloti della McLaren. Quinta posizione per Nico Rosberg che sta dimostrando di essere più in forma del collega tedesco in Mercedes GP Michael Schumacher che ha chiuso la sessione di qualifiche al settimo posto dietro a Mark Webber e davanti a Jenson Button.