Max Mosley: “Fia, Todt è Presidente ideale”

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L’avvicinarsi dela pensione (mandato in scadenza, ndr) sta ringalluzzendo Max Mosley che, da qualche tempo a questa parte, non perde occasione per rilasciare dichiarazioni inerenti al presente più immediato e al futuro più prossimo del contesto della Formula Uno.

Stavolta, dopo aver sentenziato ulteriormente sull’episodio che ha interessato la Renault e Flavio Briatore attaccando nuovamente l’operato di quest’ultimo, è tornato a sviluppare il “Mosley-pensiero” a proposito del successore in Fia. Stavolta, non c’è condanna nelle sue parole ma unappoggio incondizionato verso clui che, a detto di Mosley, può essere considerato l’nico vero erede ai vertici della Federazione. Ovvero, Jean Todt.

Tuttavia, vista l’antipatia che suscita il personaggio a più di un addetto ai lavori e a buona parte delgli appassionati, non siamo sicuri del fatto che abbia reso un servigio all’ex ferrarista:

Mosley: “Da Briatore il gesto più grave mai visto in Formula 1”

max-mosleyMentre il recupero fisico di Felipe Massa prosegue con la bella notizia del funzionamento totale delle funzioni dell’occhio colpito da un pezzo della vettura di Rubens Barrichello staccatosi nel corso delle qualifiche del Gp di Ungheria della stagione attuale di Formula 1, torna a tenere banco il caso che ha invischiato la Renault e comportato la radiazione di Flavio Briatore dal contesto dei motori.

A riprendere e commentare quanto avvenuto recentemente è stato lo stesso Max Mosley, presidente in pectore della Fia a cui sta scadendo un mandato non rinnovabile.

Mosley è tornato sulla vicenda e lo ha fatto a suo modo: con posizioni intransigenti e parole perentorie che non lasciano adito a dubbi. Su come la pensa rispetto al caso e rispetto all’ex direttore generale della scuderia d’oltralpe.

Le dichiarazioni sotto riportate sono quelle trasmesse dal Tg 1: Mosley è un fiume capace di scorrere impetuoso verso il nemico del circuito. Flavio Briatore, appunto: contro il quale – a detta del Presidente Fia – ci sono testimonianze e prove schiaccianti:

Kubica alla Renault: Alonso è già un ricordo

kubica-renault-2010Quattordicesimo con un misero bottino di nove punti: il bilancio di Robert Kubica a Mondiale quasi in archivio non è certo positivo: dopo la marcia spettacolare dello scorso anno – quando vinse un gran premio e riuscì a mettere in archivio la bellezza di 75 punti – per il 24enne pilota polacco il 2009 è stata la stagione del ridimensionamento.

Che non sia dipeso da lui, è poco ma sicuro: la Bmw Sauber, quest’anno, non ha certo brillato, cominciando a ingranare solo dalla seconda parte dell’anno. Quello più prolifico per pilota e scuderia. Le ambizioni di Kubica sono alte e il talento di cui dispone gli consente di immaginare scenari più rosei: essere protagonista, innanzitutto, e lottare per qualcosa di importante, quale passo successivo.

F1, post Singapore 2009: Hamilton ringrazia la squadra; Alonso con dedica a Briatore. Ferrari, che batosta!

AUTO-PRIX-F1-SIN-PODIUMVerdetti che più amari non si può. Per i ferraristi, certo. Ma pure per gli italiani in generale, che devono assistere all’ennesima giornata priva di gratifiche sulla pista. Si sarebbe potuto gioire, di rimando, per il podio di Fernando Alonso su Renault, ma nemmeno più lì ci sono portacolori della Nazione (con la radiazione di Flavio Briatore).

Detto ciò, onore al merito ai protagonisti di giornata. Che non hanno divise e auto rosso fiammanti ma capaci di regalare emozioni piacevoli. Il dominio McLaren, non si può negarlo, ha tolto al Gran Premio parecchia della suspance che altre volte ha tenuto inchiodati alla poltrona di casa ma a nessuno – ma proprio nessuno – può essere passato di mente il disastro di Lewis Hamilton a Monza.

F1: dossier Fia su caso Briatore, spunta Mister X. Flavio pronto alla contro mossa?

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Lo abbiamo lasciato senza neppure averlo potuto vedere, ascoltare, sentirlo replicare. La risposta di Flavio Briatore alle accuse e alla successiva condanna inflittagli dalla Fia – radiazione a vita dalla Formula 1 – sta per ora tutta nel breve inciso dato in pasto al Daily Mirror:

“Lascio per il bene del team” (frase antecedente alla radiazione ma relativa alle precedenti dimissioni, ndr).

A scelto di tacere, un gesto che lascia più di una interpretazione. A parlare, dopo la sentenza, ci hanno pensato in tanti (Piquet jr., Max Mosley tra i primi; a ruota Nico Rosberg, arrivato secondo a Singapore 2008 e fermo nel rivendicare una vittoria legittima e mai arrivata) ma arriva poche ore fa la presa di posizione di Bernie Ecclestone, patron del circo dei motori, il quale non può che esternare la propria solidarietà a Briatore.

Anche in questo caso, poche parole che vanno in soccorso del general manager italiano, con cui Ecclestone non è affatto in cattivi rapporti, lasciate in mostra sul quotidiano on line “El Mundo“:

“E’ una punizione troppo dura, non la meritava. Le scuse avrebbero dovuto aiutarlo”.

F1, clamoroso Fia: Briatore radiato a vita. Lo zampino di Mosley?

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Clamoroso in Formula 1. Lo diciamo subito: Flavio Briatore è stato radiato. Per lui, la Formula 1 è un percorso precluso a vita. Lo ha deciso il Consiglio Mondiale della Fia riunitosi oggi a Parigi.

Il verdetto è stato reso noto pochi minuti fa e rimanda al caso “Singapore 2008” che ha visto protagonisti in questi gironi Nelson Piquet jr. e l’ex direttore generale del team Renault, che già aveva rassegnato le dimissioni. Non solo Briatore a pagare, ma in realtà è come se fosse così: per la scuderia francese, infatti, una sospendere di due anni con la condizionale (come dire, per ora non accade nulla ma attenzione, perchè un secondo episodio nell’arco di due anni porterebbe a sanzioni inevitabili).

F1, Sir Jackie Stewart: “Riforma subito; senza sponsor è la fine”

Jackie-stewartFulmini e tuoni anche dalla bocca di Jackie Stewart, che della Formula 1 è una leggenda vivente. Sir Stewart, infatti, si è detto davvero spaventato – impaurito è il termine che traduce nel migliore dei modi le sue preoccupazioni – in seguito allo scandalo, l’ultimo in serie, che ha coinvolto il mondo dell’automobilismo.

Protagonisti, in sequenza: Flavio Briatore, Nelson Piquet jr., Renault. E’ pur vero, tuttavia, che ridurre quanto è accaduto a tre nomi isolati sarebbe forse improprio: ciò che tiene sulle spine, infatti, non è quello che già è venuto a galla ma la possibilità che possa esserci parecchio altro.

F1, Briatore denuncia Piquet jr., che contrattacca: “Ha manie di onnipotenza”

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Il circo dello spettacolo che è sempre stato la Formula 1 rischia di diventare, in questi frangenti, il baracchino della comicità assoluta. Viene da sorridere, ma tant’è. Nel vivo della vicenda che ha interessato in maniera diretta Flavio Briatore, la famiglia Piquet e il gruppo Renault (che, a quanto pare, è la vera vittima della situazione), accade che ogni giorno si assiste ad una nuova versione / visione di quanto accaduto.

Ricapitolando: Singapore 2008, Piquet jr. su Renault va fuori pista (dice di aver seguito ordini di scuderia al fine di consentire alla safety car di intervenire e garantire la vittoria a Fernando Alonso, ndr). Il minore della dinastia Piquet riferisce tutto alla Fia, in un’accusa diretta nei confronti del general manager: Flavio Briatore.

F1, Briatore: “Lascio per salvare la squadra”. Renault: “Duro colpo”. Alain Prost futuro G.M.?

briatore-renaultOramai è ufficiale: dopo le indiscrezioni fatte trapelare dal quotidiano spagnolo “As”, Flavio Briatore ha lasciato il suo incarico in Renault (assieme al direttore tecnico Pat Symonds, ndr) e si è concesso sulle pagine del Daily Mirror in quella che è a tutti gli effetti un’intervista volta a chiarire la situazione.

Per gli inglesi, il caso ha preso la denominazione di “crashgate” e rimanda a ciò che accadde nel corso del Gp di Singapore dello scorso anno (Piquet jr. ha confessato di aver assecondato la squadra ed essere incapèpato in un incidente volontario al fine di favorire Fernando Alonso).

Nelle parole del manager italiano, tutta la verità secondo Flavio Briatore.

F1, “As” sul caso-Piquet: Renault-Briatore, pronto il licenziamento “a tempo”

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Come accade spesso, le notizie cariche di clamore arrivano – con largo anticipo rispetto all’evoluzione dei fatti – dalla Spagna, fonte il quotidiano sportivo “As”. La notizia riprende la recente diatriba tra Nelson Piquet jr e Flavio Briatore, con il primo fermo nell’accusare il suo ex direttore generale per quanto accadde nel corso del Gp di Singapore del 2008.

La versione del minore dei Piquet è che Briatore lo averbbe spinto a causare un incidente col fine di favorire una buona prestazione di Fernando Alonso. La replica dell’italiano non si è fatta attendere: secca smentita e minaccia di denuncia.

Ora, per togliersi dall’embasse del caso, pare che la Renault stia pensando alla sostituzione dello stesso Briatore: in tal modo, si eviterebbero eventuali conseguenze disciplinari legate all’episodio e la compagnia francese scamperebbe un contrasto “da punto interrogativo” con la Fia.

Briatore contrattacca i Piquet: la Renault li denuncia per tentata estorsione

BRIATOREEra il 18 agosto scorso quando si assisteva alla disdetta del contratto che legava la scuderia Renault a Nelson Piquet jr. Il pilota francese Romain Grosjean ha preso il posto del figlio d’arte alla guida della Renault fin dal Gran Premio d’Europa. Il team di Formula 1 in una dichiarazione aveva detto che la partenza di Piquet rientrava in

“un accordo reciproco e che questa scelta è avvenuta nel miglior interesse di entrambe le parti”.

In realtà, si trattò di un vero e proprio licenziamento. Ora, tra il team e l’ex pilota si è giunti allo scontro dichiarato. Guerra aperta tra la dirigenza della Renault e la famiglia Piquet, padre e figlio. Tutto ha origine dall’accusa di Nelson Piquet Junior, secondo cui, nel corso del gran premio di Singapore del 2008, i due manager Flavio Briatore e Pat Symond gli suggerrirono di procurarsi un incidente in gara al fine di favorire in maniera diretta la vittoria del compagno di squadra, lo spagnolo Fernando Alonso, e della scuderia.

Briatore deride i nuovi team

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Aver paragonato la Formula Uno ad una GP3 non bastava, infatti anche Flavio Briatore ha detto la sua e in maniera più pesante rispetto alle ultime critiche della Ferrari. Il prestigio, l’unicità e la credibilità andranno perse se la FIA permetterà l’accesso a squadre minori, che fino ad oggi hanno partecipato a competizioni tutt’altre diverse dalla massima formula.